Tears Roll Down - A Tears for Fears fanfiction #1 Memories Fade

di change_
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MEMORIES FADE- Tiepida l’aria,tiepido il letto,tiepida la cioccolata nella tazza,tiepido il timido sole,tiepido il venticello che entrava dalla finestra.Tutto era dolcemente immerso nell’abbraccio del tepore primaverile.Roland riposava nel suo letto basso,gli occhi scuri semichiusi,ornati da una naturale lacrima.Non indossava nulla,a parte un semplice intimo,un boxer color cielo.Il suo petto,perfetto,chiaro e ben rasato si abbassava e si alzava a seconda dei suoi leggermente affannosi respiri.«Curt…»si lamentò nel sonno,accennando un sorriso e muovendosi.Le sue spesse labbra,dal languido sapore si erano leggermente mosse nel lamentare il nome di chi lui amava da diverso tempo.Sempre era annegato nei suoi occhi.Sempre gli aveva ammirato i suoi movimenti leggeri ed eleganti e le lunghe gambe che quando spesso gli sedeva accanto sentiva sue.Come sentiva suo tutto il resto del suo corpo.Il ciondolo dorato molto grande che Roland portava al collo brillò.Un raggio di sole penetrato dalla finestra ne fece scintillare il bordo tempestato di cristalli dorati,che facevano la forma del sole.Mille bagliori colorati si sprigionarono.Brillava,un po’ come gli occhi di Roland stesso.«Rol?»si sentì chiamare.Curt gli si avvicinò con una tazza di cioccolata.Vedendolo dormire,non potè resistere.E gli baciò la guancia.Una,due,tre volte.Roland mugugnò «Cinque minuti…per favore…»Curt si sporse in avanti,e dalla vestaglia uscì il suo ciondolo,una grossa luna d’argento dal bordo tempestato di cristalli bianchi.«Sveglia,Roland Jaime de la Quintana,ti ho portato la tua cioccolata…quella speziata…» disse imitando un tono altezzoso nel pronunciarne Roland aprì piano gli occhi scuri.E gli sorrise,annegando nei suoi occhi.Curt capì,e volle accarezzarlo.Quindi gli si sedette accanto e lo abbracciò.«Ohw..»mugolò Roland «Sei il migliore che si possa avere.»Gli occhi di Curt emisero un bagliore leggero.Come uno di quelli della sua luna.Sentì Roland mettersi comodo e stringerlo forte,tenendo le sue belle mani. «Ohw,Rol»mormorò coccolandolo Curt.Roland lo stinse ancora e Curt decise.Decise di fargli capire,almeno almeno un po’,quanto lo amasse.Bagnò le labbra.La sua lingua,leggermente,passò sulla bocca.Fissò Roland.Poi nascose il viso nell’incavo del collo del ragazzo.E lo baciò,prendendo lievemente la sua pelle.Tra i bianchi incisivi prese la morbida pelle di Roland.In un bacio-morso dolcissimo,come il cioccolato che sapeva preparare bene solo per loro due.Curt baciò ancora la sua pelle appena appena ambrata.Anche Roland decise.Di dargli un pezzo del suo amore.E fu con un dolce bacio-morso come il suo che glielo diede.Roland prese tra i denti quasi perfetti,quella pelle dall’impalpabile aroma di cioccolato speziato. Dopo un po’ alzò il viso.Roland era sul punto di piangere.Cercando di non fargli male,pettinò con le dita i ciuffi di Curt che spuntavano da dietro la nuca.Lui gli accarezzò i capelli tirati indietro.Sorridendogli,lo attirò a sè.Curt sussultò.Sentiva il cuore in gola.«Io…io ti amo»si sentì dire.Lo strinse,fra le sue braccia,stringendo anche le palpebre.Riaprendole,due grosse lacrime scivolarono su quel viso affilato e pallido.Scesero sul raso della vestaglia e sulle spalle del suo Roland.«Ti amo…ti amo anche…io.Troppo.»ebbe la forza di mormorare,scosso dagli spasmi.Piangeva in silenzio,la mano con le dita chiuse,appoggiata sul petto del suo amore.Su suo viso,uno splendido e fragilissimo sorriso.Roland lo tenne stretto e chiuse gli occhi,sospirando un «Ti amo…».Stringendolo,lo sollevò.Tirandolo con le braccia sotto le sue ascelle.Curt ondeggiava mentre l’altro sceglieva cosa dirgli.Ma gli unici pensieri e parole dei due erano soffusi «Ti amo…Curt» o «Ti amo,Rol».Curt alzò il viso,con gli occhi pieni di lacrime e il sorriso ancora in volto.Gli sembrò di sciogliersi come una sua lacrima.La sua luna sembrò scintillare più vivida a ogni goccia,che si posava sulle sue mani,per poi morire.Roland gli passò un dito sotto gli occhi,poi,con un sorriso,sulle labbra.Il suo dito gocciolava le lacrime di Curt.Si tocco con esso le labbra.Lui lo guardava,innamorato.Con un’estrema delicatezza prese tra le lunghe dita il viso di Curt.Quindi aprì le labbra e socchiuse gli occhi.Poi di scatto,li riaprì. «V-vuoi…c-che lo faccia?»biascicò abbassando lo sguardo,poi scorrendo le mani sul suo collo,sfiorandolo.Curt appoggiò affettuosamente la fronte sulle sue labbra e sussurrò,con la voce rotta dal pianto «N-non temere,puoi f-fare tutto,per darmi…darmi il..tuo amore.»Roland sorrise,tirando prima su con naso.Curt gli dischiuse le labbra,mente l’altro lo attirò a sè,mettendoselo a cavalcioni sul letto.Ci fu un momento in cui il tempo sembrò fermarsi.Gli mordicchiò le labbra,poi Roland gli tormentò le sue con la lingua.Carezze,carezze di velluto erano i baci di Roland su quella pelle.Non sapeva più che dire e che fare. Quando si staccò da Curt,ci pensò lui.«Guarda.»mormorò prendendo tra le mani la cioccolata ancora calda nella tazza.Curt gliela mise tra le mani«Questa l’ho preparata per te,con amore…come tutti i giorni.»Roland gli sorrise e la sorseggiò. Il dolce ma caldo sapore delle spezie entrò dentro di lui,impossessandosene.Una stupenda sensazione di piccare lo fece sospirare,chiudendo gli occhi.«E’ magnifica, splendida…»mormorò con gli occhi chiusi.«Ti amo,ti amo da morire.»disse, continuando a sorseggiare quella meraviglia al cioccolato.Le labbra abbracciarono il bordo della tazza blu notte perlata,col disegno di un sole di cristalli.Roland alzò il gomito per finire la tazza,poi la posò sul comodino e Curt lo abbracciò forte.«Ti è piaciuta,Rol?»mormorò guardandolo da sotto,poi alzandogli il viso con un dito,da sotto il mento.Roland gli fece un bellissimo sorriso.Poi gli passò una mano sul viso e saettò lo sguardo dalla tazza a lui,dandogli un colpetto e poi prendendo fiato.Nel fare questo,aprì le labbra spesse e succose.Si mostrarono gli incisivi piuttosto in avanti,tratto che lo rendeva più carino.Con dolcezza gli rispose «Era splendida…come te,amore mio.»Gli fece una carezza.E un altra.Ancora un’altra.Assunse un’espressione teatralmente sofferente mentre,da sotto la vestaglia,gli passava addosso le mani,tormentando il maglione di lana dai ricami bianchi.Passò una mano sui pantaloni blu notte,disseminati di stelline d’argento.«Rol,Non credi che siano un po’ pesanti per la stagione?»disse lui,toccandosi i pantaloni luccicanti come splendide stelle nel firmamento estivo. Sul viso di Roland si dipinse un ghigno.Quei suoi splendenti incisivi lo rendevano più smagliante.«Curt!»Roland,sempre con quel sorrisetto stampato ad illuminare ancora di più il suo bellissimo viso,avanzò verso di lui esclamando il suo nome.Con eleganza e malizia avanzò a mo’ di pantera sul letto.Con la sinuosità di un leopardo allungò una affusolata mano dalle unghie lunghe e curate verso il maglione nero di Curt.In un momento gli fu addosso.Baciò le sue labbra,rapido e sensuale.Lo strinse,nel fare questo,al suo corpo e cominciò a sfilargli il maglione con dolcezza e impeto fusi in un cocktail di passione.Roland si sentì pervadere dalla potenza.Roland gli accarezzò il petto nudo avvolgendolo tra le candide lenzuola col motivo Paisley.Continuò ad accarezzarlo,poi mosse la mano verso il bottone a forma di stella dei pantaloni di Curt.Le cui stupende mani ornate da un anello col sole di cristalli (il simbolo di Roland,donatogli da lui)scivolavano fluentemente sui suoi fianchi pallidi,dalla linea morbida.Il sole illuminava un po’ i loro visetti.Con un unico,fluido gesto,Roland gli sbottonò i pantaloni.Curt scivolò ancora la sua mano sul suo gluteo coperto da un boxer color crema.Infilò delicatamente,le lunghe e indiscrete dita sotto il leggero jersey.Roland sogghignò «Bellissimi pantaloni,ti stanno d’incanto…col maglione Gap…ma siccome fa caldo…»Curt trasformò il ghigno in un sorrisetto,nella pausetta che Roland fece,per poi continuare in un «…ho deciso di renderti come me»poeticizzando un po’.Curt gli fece un’artigliata al petto,mormorando malizioso «Perchè?Il solo guardarmi ti faceva venir caldo?»Con velocità fulminea gli si avvicinò e gli lasciò un bacio a stampo che lo fece rimanere basito per un po’.Ma poi Roland lo abbracciò con leggerezza.Gli lasciò con estrema dolcezza una carezza sulla guancia.Quel tocco a Curt sembrava di velluto.Curt lo baciò.Come Roland si abbandonò in quel bacio,lui si sentì come se ogni particella del suo corpo volesse avvolgerlo.Volesse fare parte di Roland.D’istinto lo artigliò,tirandolo con foga dalle parti dei fianchi.«Sei mio.»sibilò facendogli la sua tipica “Look of Love”.Una punta di soddisfazione e potenza,come freddo cristallo era nella sua voce.Roland ridacchiò vittorioso.Abbracciandolo,vide il modo scomparire nel tempo di uno dei respiri di Curt.Che in quel momento gli accarezzavano il petto.Curt gli si era posato addosso,con le unghie gli sfiorava il petto.I suoi respiri erano delicati.Per Roland erano musica.Dolce,quel leggeri soffi erano parte delle carezze.Curt gli baciò i capezzoli.Più volte.Roland sentì qualcosa crescere di più,nel basso.D’impulso lo tirò a sè.Lo baciò ripetutamente sulle labbra.Poi gli mosse le mani sui fianchi,scenden dole.Curt lo baciò e cominciò a scendergli il boxer.Gli toccò le labbra «Sei dannatamente bello»gli disse con un tono possessivo.«Se dovessi perderti,non mi darei pace finchè non ti avrei trovato»Roland lo strinse.Sentì il suo dolce respirare. Le sue mani correre sulla bella guancia.Baciò il suo collo.Ad un tratto gli parve di sentirsi dire qualcosa come «Your mind is weak.»Roland rimase.«Now don’t pretend,you can justify the end.»Era una voce crudele.«Ehi?»sussurrò lo stesso con malizia Roland.E Curt rispose «Mmmm…mmh..mmmhh!»e lo accarezzò mentre Roland sogghignava…piano,Curt scivolò su di lui,impercettibilmente.Poi,di scatto abbassò la testa.Tirò fuori la lingua soffice.Cominciò ad accarezzargli i capezzoli con l’umida lingua.Con la tenerezza di una normale carezza,o più.Roland risentì la sensazione di piacere intenso di pochi minuti prima.Curt lo baciò e lo coccolò con tenerezza.«E’ per questo che ti amo all’infinito.»gli mormorò all’orecchio.E unì le sue labbra in un abbraccio stellare,caldo come il Sole,pallido come la Luna.«Ti amo»si lamentò ancora…«Ti amo….ti a…mo aaah..»continuò,anche coprendolo di baci dolcissimi come cioccolata.La lussuria,come una morsa di tensione lo sosteneva.Roland era prigioniero di Curt.Carezzando il suo collo,Roland sentì il sonno arretrato venirgli incontro.Quindi se lo abbracciò stretto.Curt sbadigliò e Roland capì che non era il solo a stare morendo di sonno.Lui passò le mani tra i capelli lunghi di Roland e gli fece,retorico «Hai sonno?».Lo disse con dolcezza.Baciò ancora una volta le sue labbra,sentendosi suo.Solo suo.«Mmh…sì» E ancora quelle voci.Lo valutavano.Gli imprecavano.Stavolta fu «Without the hope my body starts to fail.»Curt lo guardò.Roland gli disse «Ora siamo soli,solo io,tu e nessun altro.Ti amo da morire.»Lui lo fissò.E parlò per le voci.«Memories fade but the scars still linge-er.»E gli mostrò,senza dolore in viso,un taglio rosso.Altro motivo di sofferenza da parte di Rol.«I cannot see the reason for the pain.»disse,calmo,leccandoselo.«So much I’m losing me.»sibilò Curt smarrito.«With hungry joy,I’ll be your toy,just hoping you will play.» sussurrò ancora Roland,coccolandolo e mordicchiandogli le labbra.«Engulfed by you,what can I do?»Curt cercò il suo sguardo.Nei suoi occhi passò un lampo di tristezza.Posò le labbra sulle sue,sfiorandolo.Roland ricambiò scompigliandogli il ciuffo disordinato. Poi passò le mani sul suo viso e girò tra le dita una delle treccine di Curt.Neri erano i suoi capelli finemente intrecciati alla base della nuca.Lo baciò con passione.Poi cedette sotto le sue carezze.Con delicatezza gli aveva posato il suo amore condensato in un bacio d’amore dalla saliva profumata di cioccolata calda..Poi cedette al sonno che lo seduceva.Quel sonno con le sembianze di Curt.Un sonno maledetto,pericoloso.Non appena cadde assopito tra le braccia del sonno dalle sue labbra uscì un fiotto di sangue.Le sue labbra sagonate si mossero lentamente in un «Goodbye my friend,will I ever love again?»Strinse la mano di Curt.Anche dalle sue labbra uscì del sangue che cadde a terra.Un suono leggero,come di vetro.E le stesse parole di Roland.Il sole attorno al suo magro collo emise bagliori sanguigni.Roland fu avvolto da riflessi dorati.E avvenne.Là.In quell’istante.




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