La collezionista di sogni e desideri.

di Specchio di luna
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C’era una volta una ragazza di nome Cèline, il suo nome non le era stato dato casualmente, il motivo per cui le era stato attribuito era perché sua madre era una grande sognatrice, una di quelle che cercava di guardare anche oltre l’orizzonte, una di quelle che pensava in grande, una di quelle dalle grandi aspettative. Essa aveva deciso di darle quel nome proprio mentre era distesa su una delle tante spiagge dell’Irlanda, coperta dalla sua coperta preferita, ovvero quella che lei chiamava il ‘manto di stelle’ che altro non era che il cielo. Cèline crebbe molto in fretta, lei aveva fretta di diventare grande non fosse altro per scappare da quel suo piccolo paesino di provincia. In una notte di luglio, qualcosa di strano le passò per la testa, un’idea arguta, rapida come una gazzella si fece spazio fra i suoi sogni, cercando di arrivare dritta al suo cervello per convincere la ragione a metterla in atto. Aveva bisogno di un cambiamento radicale in quanto la vita spenta del suo piccolo paese non poteva soddisfare i suoi grandi sogni, le sue grandi ambizioni. Decise di partire per un lungo viaggio, per trovare, inseguire, raggiungere, realizzare, i suoi sogni. Lasciò un biglietto ai suoi genitori, sul tavolo della cucina, accompagnato da un mazzo di rose blu che erano le sue preferite. Sul biglietto c’era scritto ‘Non temete sto solo cercando di trovare e realizzare i miei sogni. Sto partendo ragazza, tornerò guerriera. Non so quanto tempo mi ci vorrà, ma voi abbiate fede, io tornerò più forte di ora, più felice di adesso.  A presto, baci. Cèline.’





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