Now And Forever My Love Is For You

di Shadowolf
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« What are you doing there? »
Perso completamente nei miei pensieri, non lo sento aprire la porta del bagno ed uscirne, richiudersela poi alle proprie spalle, come la trovo quando infine getto una veloce occhiata nella sua direzione, salvo poi tornare a guardare di sotto.
« Nothing… » gli rispondo sovrappensiero, appoggiando la fronte appena appiccicaticcia alla superficie fredda e liscia della vetrata limpida che mi permette di guardare giù in strada. Lascio andare un piccolo sospiro accompagnato da un brivido, il mio corpo che si ribella. A cosa, non saprei dirlo con esattezza, anche se intravedo un paio di validi concorrenti.
« Come back to bed, come on… You don’t want to risk somebody spotting you, do you? »
« Don’t I? »
Accenno un ghigno a metà strada tra il divertito e lo spensierato, ma non mi giro a guardarlo, talmente sono assorto nello scrutare ignoti farsi largo tra la strada chiusa al traffico, sotto la pioggia che adesso non sembra avere alcuna intenzione di smettere. Me ne rimango lì, come fossi un soldato alla fine del mondo. In quell’attimo in cui il tempo sembra non scorrere più.
« You’re shivering, baby… »
« Yes… » gli rispondo quasi all’istante, la bocca mossa all’azione dalla prima esigenza. «You could join me and warm me up. You know what they say, two hearts… » aggiungo subito dopo, il secondo desiderio pronto a dar filo da torcere all’altro.
Lo sento sospirare piano per poi arrendersi, e non passano che una manciata di secondi prima che le sue braccia mi cingano il cinto, le sue labbra si impossessino del mio collo e un piccolo gemito di piacere riempi quel silenzio e spezzi l’incantesimo nel quale ero inconsapevolmente cascato.
«Jude… » mormoro allora, quasi senza rendermene conto ancora, e le mie dita si vanno subito ad intrecciare alle sue, rinforzando se possibile ancor più la sua presa. I nostri corpi diventano uno solo, riesco a percepire ogni suo minimo movimento, e so per certo che anche lui può.
« We could have gone to the concert, if you wanted to… »
« I did not… I just… I got lost, y’know… All these people… They’re going home now, they have no idea we’re here, spying on them… It makes you think about… I don’t know, life… » bisbiglio, la mia voce che si è fatta sempre più piccola verso la fine. Sorrido appena e allungo il collo all’indietro, sulla sua spalla, così da poter incontrare i suoi occhi che in questo momento la fioca lucina del comodino fa sembrare più verdi che grigi. Gli prendo la mano e ne bacio il dorso, tenendola vicino alle mie labbra mentre con un brivido gli sussurro di farmi suo, e suo soltanto, con il cuore che batte ormai troppo veloce per poterlo fermare.
Lui si apre in un sorriso caldo ed innamorato, che in un sol colpo mette d’accordo entrambe le parti in disputa dentro di me, come mi prende per mano e mi conduce di nuovo nel nostro piccolo mondo, lontano dalla gente, dalla pioggia, dal fango di Hyde Park. Salvandomi una volta ancora dall’oscurità.





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