Aqua;

di drewstongue
(/viewuser.php?uid=220199)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


"Svegliarmi in una sala d' ospedale non è proprio quel che si definirebbe 'una festa di compleanno da sogno'." Ho aperto gli occhi e ho visto mia madre che stringeva un palloncino e mi guardava dalla porta. Sembrava felice che mi fossi risvegliata, ma aveva un alone profondo di tristezza negli occhi, come se qualcosa non andasse. L' ho chiamata, e mi è sembrata come appena sveglia da una qualche fantasia. Mi ha abbracciata e augurato un buon compleanno, ma d'un tratto è entrato un dottore dall' aria preoccupata. L' ha chiamata in disparte e lei ha preferito spostarsi fuori dalla camera. "Certo dottore, capisco. Ma è proprio sicuro che non ci sia un mezzo? Un qualunque modo, la prego." Sono le uniche parole che sono riuscita a sentire prima che si chiudessero nello studio del dottore. Mi sono riaddormentata, e quando mi sono risvegliata mia madre non era ancora tornata. Ho chiamato Carol, l' infermiera, e le ho chiesto di mia madre. "Aqua, non ho idea di dove sia andata, ma tu come ti senti?". Come mi sento. Bella domanda, ma non ne ho idea. Dopo l'intervento non so più niente. Non vedo nessuno oltre mia madre e i dottori da settimane. Semplicemente 'sopravvivo'. Oh guarda, quest' aggeggio sta lampeggiando, mi sento così strana. Mi fa male la testa, non sento nulla, solo un suono acutissimo. "Dottore, corra!"





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1201047