I soldati in marcia:
rullo di tamburi.
Il sangue scivola
lungo le guance,
sul petto,
e la schiena,
sulle spalle.
Il mondo è qui
sul campo di battaglia
che guarda o forse ignora
o forse aspetta
che io capisca
forse nulla.
Perché si vive?
O è più giusto gioire
abbandonati alle apparenze
ch'esser reietti, maledetti
abbandonati
ad atroci sofferenze?
O a trovar la quiete
più di lasciar le cicatrici
sulle guance,
sul petto,
e la schiena,
sulle spalle?
Ch'esser folle
come Don Chisciotte
che sbatte contro
i mulini a vento
convinto di affrontare
i giganti?
Che sia questo
il destino mio
e di chi dannato
è per un così
consistente nulla?
Se esso sia vero...
Che lo sappia solo Iddio?
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