Harrison Clever

di VAleMPIRE
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CAPITOLO PRIMO

 

Harrison Clever, detto Harry, era un londinese di trent'anni sin da piccolo interessato all'arte e con il sogno di diventare un pittore famoso, il fondatore di una nuova corrente che sarebbe stato ricordato per sempre. Ma crescendo si era reso conto che la strada verso il successo era più faticosa del previsto e così si era accontentato di praticare attività sempre diverse legate comunque alla pittura che lo avrebbero potuto mettere in luce:artista di strada, venditore di suoi quadri in fiere... Finché inaspettatamente un giorno, in una fiera natalizia, fu notato da un uomo, Clark Got,direttore di una galleria d'arte contemporanea alla Tate Gallery di Londra.

Got gli disse che il suo talento non passava inosservato e che era sprecato lì o tra i marciapiedi. Così divenne il suo committente quasi subito ed Harry si illuse di essere vicino al raggiungimento del suo obiettivo, ma anche allora dovette ricredersi.

Clark Got era apparso in un primo tempo molto aperto ad accogliere le esigenze del giovane, ma questo atteggiamento fu solo temporaneo, giusto per conquistarsi la sua simpatia. In seguito, come d'altronde hanno sempre fatto un po' tutti i committenti, cominciò ad imporre cosa creare all' artista. Tuttavia Harry non fece obiezioni perché riteneva (e anche lo stesso Got glielo ripeteva) che era già stato abbastanza fortunato  ad incontrare il direttore di un importante galleria per caso, che lo avrebbe potuto lanciare. Ovviamente le sue creazioni, seppur basate sull' idea e i gusti di Got, non furono subito dei successi, ma Harry era comunque convinto di volere continuare a seguire le sue ambizioni. 





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