Frustrazione,
paura e magari un po' d'amore
Non
ne poteva più!
Era
arrivata ad odiare qualsiasi cosa
in quella gilda: da una stupida sedia, al piano sopraelevato, al
bancone della sorella spaventosa di quel cretino di un uomo.
Perché
sì, si stava parlando di un
uomo e sì i posti citati erano parte dei suoi sogni erotici con il
suddetto maschio. Maschio che aveva tutte le carte in regola: dalla
cicatrice sexy al muscolo guizzante... compresa la stupidità
intrinseca che legava tutto il genere umano dotato di appendice tra
le gambe.
Insomma,
come poteva non esserci
accorto di come lo guardava? Quanto spesso lo spogliava con gli occhi
e sognava di prenderlo lì, anche su un ceppo se c'era la
possibilità!
Sì,
era terribilmente frustrata e no
quell'uomo era troppo imbecille per accorgersene: si trattava di uno
della peggior specie visto che lei era un'autentica fata, super curve
mozzafiato, bellezza prorompente, forza indiscutibile e acuta
intelligenza: impossibile resistere a una donna del genere, no?
Anche
se forse la peggiore era proprio
lei, la vera Titania
che si
era infatua di un citrullo che sa solo inneggiare il suo essere
virile e mascolino... virile il cazzo! altrimenti l'avrebbe sfiancata
in altri modi dimostrandole cosa poteva fare tutto quell'ammasso di
muscoli e testosterone.
Invece
si doveva
accontentare di stupide ed inutili ciance che stavano iniziando ad
infastidire anche le sue amate sorelle.
Ormai
se ne era
fatta una ragione, voleva quel tizio a tutti i costi e decise che lei
rientrava nella categoria degli “opposti si attraggono”,
consolandosi almeno un po' e lasciando da parte la vergogna per quei
sentimenti veramente troppo scomodi e sgraditi.
Ma
perché non
poteva essersi innamorata di Laxus il signore dello sguardo da stupro
e dalla carica sensuale da mille e passa volt? Già, perché no?
Ad
ogni modo,
avendo fatto pace col cuore tanto valeva cercare di conquistarlo e lo
avrebbe avuto già tra le sue gambe se non fosse un tipo vecchio
stile dove il lui doveva fare il primo passo:
quindi non le
rimaneva che che lanciargli occhiate piene di significato del tipo:
Prendimi, sono tua!, cosa aspetti?... allora ti muovi o no!?
Eppure
Elfman oltre
a non recepire l'eloquente messaggio aveva iniziato ad allontanarsi
oppure a scappare aumentando la sua frustrazione e la sua voglia di
sbatterlo al muro per dirgliene quattro e poi pretendere le sue
labbra.
«Aaah!
Che idiota.»
N.d.A
Prima
parte di questa storia su Evergreen ed Elfman. Nel fandom non ci sono
molte storie su loro due che meritano tantissimo amore ed attenzioni!
Quindi eccomi qui con una povera Ever frustrata, nel prossimo
aggiornamento avremo il fratello mezzano Strauss e le sue
considerazioni a riguardo.
Essendo
la prima storia che faccio su loro due avrei piacere nel sapere se ho
cannato alla grande o se posso continuare x°D
Ne
approfitto anche per farvi conoscere l'attuale contest che io e Frà
abbiamo indetto su Fairy Tail!
Se siete interessate/i noi vi
aspettiamo a braccia aperte *^*
Alla
prossima! (non dovrei tardare molto :3)
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