Bene
bene, eccoci qui.
Innanzitutto
devo chiedere: chi sinceramente ha mai pensato al Quinntina come
coppia alzi la mano!! Nessuno?? Lo sapevo!!
Neanche
io avrei pensato che ci potesse essere una relazione tra le due fino
a quando una mia amica (sì, Elena sto parlando di te!
È inutile che
ti nascondi!) non mi ha avvertito dell’esistenza della
Quinntina
Week. Perciò se la shot fa schifo potete anche prendervela
con lei!!
Detto
questo imploro la vostra clemenza…è la mia prima
ff! Siate buoni
vi prego!
Ora
posso anche lasciarvi alla lettura sperando che vi piaccia!
Enjoy!
P.s.:
scusate eventuali errori!!!
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BLAME
IT ON THE ALCOHOL
Quinn
si era appena seduta sul comodo divano di casa Berry.
Era la
seconda volta che la nana da giardino organizzava una festa e,
proprio come la prima volta, anche a questa non mancava
l’alcol.
Ormai
tutti i ragazzi del Glee erano brilli, se non completamente ubriachi.
Tutti
potevano permettersi il lusso di bere perché Rachel li aveva
invitati a fermarsi anche per la notte, in modo che nessuno potesse
non festeggiare al meglio i neo-diplomati.
Quinn
si guardò in giro, mentre sorseggiava distrattamente il suo
bicchiere ricolmo di vodka, forse. Insomma, qualcosa di fortemente
alcolico comunque.
Tutti
sembravano divertirsi.
Tutti
tranne lei.
Ricevere
il diploma non era stato così bello come pensava. Certo
all’inizio
ne era entusiasta e la cerimonia per la consegna di quel pezzo di
carta era andata benissimo; ma, ripensandoci bene, quel documento
sanciva la separazione tra lei e tutti i suoi amici e …
Qualcosa,
o meglio qualcuno, cadde rovinosamente sulle sue gambe interrompendo
quel flusso di pensieri.
Era
Tina.
La
ragazza teneva in mano una bottiglia di quello che sembrava rum e
rideva allegramente.
L’asiatica
smise immediatamente di ridere e fissò per un secondo la
bionda con
uno sguardo corrucciato, non riuscendo a capacitarsi di come fosse
finita in braccio all’ex cheerleader. Ma un sorriso non
tardò a
illuminare quel volto, a detta di Quinn stessa, bellissimo.
Quel
timido sorriso riuscì a scacciare dalla testa di Quinn i
tristi
pensieri che fino a pochi istanti prima attraversavano la sua mente.
La
bionda aiutò Tina a sistemarsi al meglio sulle sue gambe
lasciando
l’asiatica sconcertata.
Quinn
non era mai stata gentile con lei. È vero, non
l’aveva neanche mai
trattata male, semplicemente l’aveva ignorata.
L’unica volta che
avevano lavorato insieme solo loro due era stato per le Nazionali,
quando avrebbero dovuto sostituire Mercedes malata.
Dopo
essersi assicurata che l’asiatica stesse comoda, seduta sulle
sue
gambe, iniziò ad accarezzarle dolcemente i capelli. I suoi
capelli
erano così morbidi al tatto che Quinn dovette reprimere un
piccolo
gemito che desiderava ardentemente uscire dalle sue labbra.
Tina
si beò di quel contatto e si strinse delicatamente al collo
della
bionda chiudendo gli occhi.
Improvvisamente
la voce di Puck le fece sobbalzare, mettendo fine a quel piccolo
paradiso isolato che si erano create entrambe.
-Facciamo
il gioco della bottiglia! Voglio fare il gioco della bottiglia!-
urlò
l’ebreo in faccia a una Rachel parecchio stordita
dall’alcol.
La
proprietaria di casa si alzò barcollando dal pavimento dove
era
seduta con Finn a parlottare. Finì velocemente la bottiglia
che
teneva in mano, tequila probabilmente, e alzò vittoriosa
quell’oggetto di vetro.
Tina
si alzò saltellante dalle ginocchia di Quinn e raggiunse
correndo il
centro della sala dove si stava già formando un discreto
gruppetto
di persone.
La
bionda, al contrario, era riluttante all’idea di alzarsi da
quel
divano. Era così morbido e comodo. Poi non aveva alcuna
intenzione
di baciare nessuno anche perché non era così
ubriaca e …
-Alza
quel culo ossuto, Fabray- gridò l’inconfondibile
latina già
seduta nel cerchio pronta a cominciare il gioco.
Quinn
sbuffò e si avviò mal volentieri verso gli amici.
Non ne aveva
proprio voglia di giocare a quello stupido gioco. Non le piaceva!
Tina
si spostò leggermente per farla sedere accanto a
sé e, per la
seconda volta nella serata, la bionda si ritrovò a sorridere
all’asiatica, respirando il suo profumo.
Il
gioco divertì l’ex cheerleader più di
quanto avesse immaginato.
Erano esilaranti le facce che Santana faceva ogni volta che Britt
doveva baciare qualcuno che non fosse lei e la bionda e Puck non
perdevano occasione per prenderla in giro, rinfacciandole la sua
gelosia.
Tutto
sembrava procedere bene finché non toccò a Tina
girare la
bottiglia. Quinn aveva ormai bevuto talmente tanto da poter giurare
che la bottiglia girasse al rallentatore.
Finalmente
il collo della bottiglia si fermò indicando la prescelta.
La
bionda guardò sorpresa la bottiglia. Sì, era
puntata verso di lei!
Subito,
però, il suo sguardo fu catturato dai bellissimi occhi
dell’asiatica
che sembravano essere diventati improvvisamente più luminosi.
L’ex
cheerleader si perse in quelle meraviglie nere.
Dopo
quella che le parve un’eternità, si
ricordò che non era sola
nella stanza e ormai tutti la stavano guardando con aria
interrogativa.
Quasi
tutti.
San,
infatti, stava ridacchiando avendo notato lo sguardo adorante
dell’amica.
Cosa
cavolo mi succede? Dai, cazzo!!! Riprenditi!!! Perché la
stai
fissando così? Sì, certo è bella,
intelligente e ha un
fondoschiena perfetto. Quanto mi piacerebbe toccar… QUINN!!!
Cosa
stai pensando??? Insomma, è una ragazza e tu…
Il
flusso dei suoi pensieri fu interrotto da Artie che si lamentava del
fatto che, se non si fosse sbrigata a baciarla, il gioco non sarebbe
andato avanti.
Finalmente
la bionda si decise. Si inginocchiò e posò
dolcemente le labbra su
quelle di Tina.
Quello
che successe dopo accadde così velocemente che Quinn rimase
spiazzata.
L’asiatica
afferrò la nuca dell’ex cheerleader e
l’attirò a sé con forza
premendo le sue labbra su quelle della bionda che prontamente le
schiuse. La lingua di Quinn si affrettò a cercare quella di
Tina e
non tardò a trovarla.
Le due
si persero in un bacio passionale e ancora una volta tutti gli altri
sparivano.
C’erano
solo loro due.
Loro
due che si stringevano sempre più speranzose che quel
momento non
finisse mai.
Quando
il bisogno di ossigeno si fece impellente per entrambe, si staccarono
a malavoglia e subito Tina fu allontanata da Quinn da due braccia
possenti. Le braccia del suo fidanzato che ora guardava la bionda con
uno sguardo pieno di odio.
-Questo
gioco è finito- sibilò Mike tra i denti, carico
di gelosia
stringendo, ancora, l’asiatica tra le sue braccia.
Una
smorfia di dolore comparve sul viso di Tina. Questa fu la goccia che
fece traboccare il vaso.
Quinn
si lanciò contro Mike come una furia.
-Lasciala
cretino!!! Le stai facendo male!!!-
L’asiatico
non si lasciò sorprendere dal gesto improvviso della bionda
e prima
ancora di raggiungere il suo obbiettivo, Quinn si ritrovò a
terra
con una guancia dolorante.
L’aveva
picchiata! Mai nessuno, a parte San, si era mai permesso di
picchiarla!!
Fece
per alzarsi, ma il ragazzo le puntò il dito sul petto.
Nessuno
si mosse. Tutti erano troppo sbalorditi dal comportamento di entrambi
per muoversi.
-Stai
lontano dalla mia ragazza, Fabray!-
Le
parole le si erano bloccate in gola, Quinn non sapeva cosa dire.
Quello
non era un comportamento da Mike. Era quasi spaventata.
L’unica
cosa che riuscì a fare fu abbassare lo sguardo intimorita.
Senza
ulteriori indugi, Mike si girò e trascinò per il
polso Tina verso
la porta.
Quinn
non riusciva a staccare gli occhi da terra.
Santana
si destò da quello che a suo parere era un incubo. Quello
non era
Mike! Subito si avvicinò all’amica per
sussurrarle: -La lasci
andare così?-
-Io io
io io- iniziò a balbettare la bionda –io veramente
…-
All’improvviso
l’ex cheerleader sentì una mano morbida posarsi
sulla sua guancia
da dietro.
Si
girò e incontrò quei meravigliosi occhi a
mandorla.
Avrebbe
voluto poterla guardare per tutta la vita, starle accanto nei momenti
di difficoltà e dividere con lei gioie e dolori.
Fu
osservando i suoi occhi che Quinn ammise a se stessa di essersi
innamorata. Sì, si era innamorata di una ragazza, e non di
una
qualunque, ma di Tina Cohen-Chang.
-Mi
dispiace.- sussurrò l’asiatica accarezzando la
guancia offesa
della bionda.
–Mi
dispiace tantissimo- ripeté con le lacrime agli occhi.
Quinn
baciò quella mano con venerazione e pensò quasi
di morire quando
Tina, invece di raggiungere il suo ragazzo che la chiamava, le
regalò
un altro bacio.
Un
bacio dolce, pieno d’amore, diversissimo da quello affamato
di
pochi minuti prima.
Un
bacio che cambiò radicalmente la vita di entrambe.
Quanti
sono rimasti vivi fino alla fine di questo schifo???? spero di non
aver mietuto troppe vittime!!!!
Bene,
è l’ora dei ringraziamenti:
un grazie speciale va a Elena, che mi ha
sempre sostenuto in questa
follia, a RenoLover che gentilmente ha corretto e betato e a Angi
che mi sta aiutando con la pubblicazione!!! Grazie davvero!!!!!
Se
avete voglia e tempo mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne
pensate di questa shot.
Ora vi
saluto che la piscina mi chiama a gran voce.
A
presto (forse)
Ali
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