Prologo
Perchè non unire i miei due telefilm preferiti (Glee e Lost) in
un unica Fanfic? Questa idea mi frullava nella testa da un pò e
finalmente mi sono decisa a scriverla. Alcune scene, gli accaniti fan
di Lost lo noteranno, sono tratte proprio dal telefilm mentre i
personaggi purtroppo non mi appartengono ma sono di proprietà
dei RIB!
N.B ogni capitolo è raccontato sotto il punto di vista di un
personaggi (POV) quindi verrà raccontato in prima persona
e al presente.
Buona lettura e siate buoni è la mia prima FF.
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PROLOGO (Santana POV)
Apro gli occhi, una forte luce mi investe e tenere gli occhi aperti è
molto difficile, come quando ti svegli al mattino nel tuo letto e il sole ti
colpisce con tutta la sua lucentezza, soltanto che adesso non mi trovo nel mio
letto.
Mi alzo e cerco di fare chiarezza nei miei pensieri usando un metodo
infallibile che mio padre mi aveva insegnato quando ero piccola e mi trovavo in
difficoltà: “mi chiamo Santana Lopez, ero sull’aereo 737 diretto al Los
Angeles, c’è stata una perturbazione, c’è stato un rumore metallico e poi…..”
non riesco a completare la frase.. dov’ero? E come ho fatto ad arrivare in
questa strana radura circondata da alberi?
Barcollando cerco di rimettermi in piedi, dopo un po’ di tentativi ci
riesco ma mi gira la testa e camminare diventa molto difficile.
Pian piano avanzo verso il luogo da cui provengono urla di
disperazione. E’ una spiaggia bellissima se non fosse stato per le varie
macerie e i corpi senza vita sparsi qua e là.
Avanzo, un ragazzo dai capelli biondi sta facendo la respirazione
bocca a bocca ad una ragazza dai capelli castani aiutato da un altro ragazzo
con strani capelli da moicano. Un altro ragazzo che riconobbi subito come lo
Stewart dell’aereo usciva dall’acqua gelida dell’oceano zoppicando e
sanguinando. Vado a sbattere contro una ragazza dai capelli biondi tagliati
corti che si guarda in giro con fare perso. –scusa- dico, lei non fece molto
caso a me e continuò a guardare in giro senza rispondere.
Una delle turbine dell’aereo emette ancora uno strano rumore che non
promette nulla di buono, infatti, poco dopo, un’esplosione ci fa sobbalzare
tutti e ci scaraventa sulla sabbia dorata.
Sono senza forze ma la mia parte inconscia mi dice di rialzarmi e così
faccio. Sono sotto shock. Devo trovare un posto dove calmarmi e controllare se
sono tutta intera.
Supero una ragazza dai tratti asiatici che sta piangendo consolata da
un ragazzo anche lui asiatico che l’abbraccia e le dice parole di conforto.
Mi dirigo in un tratto di spiaggia coperto da palme che danno un po’
d’intimità ed è lì che la incontro..
-scusami, hai mai rattoppato dei jeans?-
“Che domanda è? Quella biondina dagli occhi blu come l’oceano deve
aver battuto la testa in maniera forte.”
-si, una volta- rispondo con un tono abbastanza gentile per non
sembrare scortese
-perfetto, mi daresti una mano?.. lo farei io stessa, sono un dottore,
ma sai è complicato mettersi i punti da sola.-
Infatti, sulla schiena, un grosso taglio causato da qualche pezzo
staccatosi dall’aereo non smetteva di sanguinare. La guardo e impallidisco.
Non sono un’amante del sangue, perfino i film sanguinolenti il cui
sangue è finto mi fanno venire la nausea. Lei se ne accorge subito perché mi
prende per mano e mi incoraggia; non posso tirarmi indietro.
-Tieni- dice. Erano una scatoletta contenente aghi e fili e una
bottiglietta di vodka, che avevano distribuito durante il pranzo sull’aereo
poche ore prima.
-è per sterilizzare le mani.. lasciane un poco per la ferita..- la
guardo terrorizzata e senza farmi vedere ne bevo un sorso per prendere coraggio
–hai un colore preferito tra questi?-
Mi risponde sorridendo –no il
nero andrà benissimo- le ricambio il sorriso e incomincio a “ricucire” la
ferita .
-Rischio di svenire davanti a te!-affermo
-te la stai cavando benissimo invece- mi risponde facendo delle
smorfie di dolore causate dall’ago
-sembra che tu non abbia paura- le confesso. Come faceva a essere così
calma?
-la paura è una cosa strana…mi ricordo il mio primo intervento da
sola, stavo operando una ragazza che aveva avuto un incidente, nel bel mezzo
dell’operazione lacerai una parte che non dovevo e tutto si fece scuro intorno
a me. Cominciò a fuoriuscire il liquido spinale, non puoi immaginare il terrore
che provai, ma sapevo che dovevo fare qualcosa per salvarle la vita.. così
iniziai a contare fino a cinque. Uno, due, tre, quattro, cinque.. per solo
cinque secondi lasciai che la paura prendesse il sopravvento su di me. Poi mi
rimisi al lavoro e andò tutto per il meglio.
-se fosse successo a me sarei scappata-ammisi
-no non credo, adesso non lo hai fatto!- mi disse girandosi e
guardandomi dritta negli occhi.
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Allora che ne dite? questa parte è solo l'introduzione i capitoli veri e propri saranno un pò più lunghi.
Avete capito un pò chi sono i personaggi? Nel prossimo verranno presentati uffcialmente.
Fatemi sapere tutte le vostre opinioni. Recensite, recensite e recensite. Al prossimo capitolo. :)
Se volete chiarimenti, spoiler, anticipazioni o volete solo insultarmi
perchè ho rovinato due fantastici telefilm questo è il
mio account twitter:
https://twitter.com/MartyGleek
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