Triste,
Triste, solo e triste; c'è
forse qualcosa di peggio del sentirsi così?
No, nulla è peggio di
questa solitudune che mi rode l' anima, di questa sensazione di
non avere amici, o almeno qualcosa che gli somigli, di non poter
contare sull' aiuto di nessuno, mi sento davvero da cani.
Sono qui, su questa
spiaggia che spesso è compagna dei miei pensieri, e rifletto
sulle stupidaggini che provo, già perchè io ce li ho degli
amici, solo che non riesco a considerarli come tali, mi sforzo,
dò tutto me stesso, ma senza risultato. Hanno ormai dato per
scontata la mia amicizia, visto che ho fatto molte cose per loro,
visto che sono praticamente la loro "donnina
tuttofare", cucino, lavo, stiro, pulisco per loro; ciò non
mi pesa, anzi, mi piace rendermi utile agli altri. Hanno sempre
detto di me che sono una persona troppo gentile per essere vera,
mi hanno sempre considerato una cosa scontata, troppo scontata;
in loro compagnia passo praticamente tutto il mio tempo, eppure
non riesco ad aprirmi con loro, che nulla sanno dei miei
sentimenti, delle mie passioni, dei miei sogni; di me sanno solo
ciò che riguarda il beyblade.
Non mi sono mai sentito
così stupido, ho appena riflettuto su ciò che ho detto, o
meglio, su ciò che avrei detto se avessi avuto qualcuno a cui
dirlo, dopotutto il mio non è che uno stupido atteggiamento
infantile, ed io dovrei essere il "maturo" del gruppo?
Già maturo mi chiamano, maturo vengo definito, maturo, ecco ciò
che sono.
Essere maturo significa
forse dire addio a sentimenti quali l' amicizia, la spontaneità,
la libertà? Questi son sempre sentimenti che mai ho potuto
provare: prima ero rinchiso nella tribù, ora sono costretto
moralmente in una squadra, no, non sono libero; ogni mio gesto
ormai è dettato dall' educazione e dalla gentilezza, non sono
nemmeno spontaneo, o almeno, non come mi piacerebbe esserlo;
amici, spesso chiamo così i miei compagni, ma le due cose non
sono sinonime l' una dell' altra.
Mi piacerebbe essere come
Takao: animo semplice ma spontaneo, è una persona diretta e
tende sempre a sdrammatizzare tutto, ottima persona, io non
riuscirò mai ad essere così, si illude di essermi amico; oppure
come Max: allegro e solare, per lui l' amicizia conta davvero
molto, ha provato ad essermi amico, forse per lui sono
addirittura il suo migliore amico, ma nemmeno con lui riesco ad
aprirmi; Hilary ed il professore, con loro non posso dire di
avere dei veri contatti, sono secondari nella squadra anche se
molto importanti moralmente, non sono delle cattive persone; Kei,
con lui sento che potrebbe nascere un rapporto, penso però che
mi giudichi insulso così come giudica gli altri, ho provato ad
aiutarlo più volte e mi sembra che abbia gradito, ma non mi
illudo, Kei non sarà mai l' amico che tanto cerco.
Parli del diavolo....
eccoti, Kei, sei comparso dalle scalinate che portano alla
spiaggia, non devi avermi visto, ti capita spesso di venire qui,
stai ore ed ore a riflettere, ti ho trovato con lo sguardo un bel
pò di volte, mentre facevo lo stesso in questo luogo di pace,
lontano da tutto e da tutti.
Ti sei seduto vicino al
mare ed ora osservi le onde, mi piacerebbe sapere a cosa pensi,
hai uno sguardo così triste e sconsolato...
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Il mare, la sua vista mi ha
sempre infuso felicità, eppure oggi non riesco a placare il mio
animo inquieto, perchè continuo a pensarti Rei?
Da tempo ormai ho scoperto
che nel mio cuore c' erano sentimenti molto profondi dedicati a
te, ho provato a far finta di niente, per un pò a funzionato, ma
ora, in questi ultimi tempi sei più pensieroso, mi piacerebbe
sapere cosa ti turba, vorrei aiutarti, penso però che rischierei
di tradirmi nel farlo, ti accorgeresti che ti dedico più
attenzioni che agli altri compagni, ti chiederesti il perchè, lo
chiederesti pure a me, cosa potrei mai risponderti? Che siamo
amici? Che ti voglio bene perchè hai fatto molto per me? Mai
potrei dirti che ti amo, lo so. Ho appena ammeso una cosa
impossibile, non so come abbia fatto anche solo a pensarla, ma so
che è così, è più che ovvio che non sono in grado di provare
vie di mezzo: io qualcuno o lo odio o lo amo.
Ehi, anche tu sei qui, ti
vedo, sei là, tra le dune, con lo sguardo rivolto verso l'
infinito, con l' aria assente, si, sei preoccupato, voglio fare
qualcosa per te, ho deciso.
Mi alzo e mi dirigo verso
di te, mi noti, non dici nulla, posso solo scorgere sorpresa sul
tuo bel viso, la bocca semi aperta, gli occhioni color dell' oro
spalancati, non dovevi pensare che sarei venuto da te.
Ti sono ormai di fronte, ma
che dirti? Dalla tua bocca continua a non uscire nulla, mi
sforzo, in fin dei conti ho fatto tutto da solo, che sciocco sono
stato! Non dico nulla, dopotutto sono sempre stato un taciturno,
mi siedo semplicemente al tuo fianco.
Dop un pò che ti studio,
che studio la tua tristezza, il tuo triste sguardo, realizzo di
aver già incontrato simili atteggiameti, di aver già visto una
persona che si comportava così: ero io.
Già, io nei miei primi
tempi coi bladebreakers, quando avevo bisogno di amici, ma
scacciavo tutti quelli che provavano ad esssermelo, Rei, ti senti
forse solo? Se è così ti posso comprendere, ci sono passato
anche io, poi sei arrivato tu ed hai cambiato tutto: mi hai
insegnato cosa vuol dire fidarsi della gente, avere degli amici,
possibile che proprio tu ti senta solo? Tu, tu che sei adorato da
tutta la squadra, che ne sei moralmente la colonna portante, tu
non riesci a trovare uno sfogo? Senza che io me ne accorga mi
escono delle parole di bocca:
Tu, che finora non hai
detto nulla, prendi parola:
Tenti ancora debolmente di
scusarti per qualche secondo, poi dici:
Mi sono appena reso conto
dell' enorme cazzata che ho fatto, non solo ti ho offeso, ma ti
ho pure lasciato a intendere di considerarti insulso, va bene,
sono arrabbiato, certi sentimenti così bassi e meschini non
dovrebbero impadronirsi di un' anima pura come te, ma ho perso il
controllo della situazione, senza contare che ho preso un fare da
grillo parlante, e ciò non mi piace
<è che non riesco a
considerarli tali.. non riesco a fidarmi degli altri..>
Hai parlato, sbagli o ti
stai confidando con me? La cosa mi fa piacere, devo mostrarmi
all' altezza della situazione:
Hai gli occhi che
luccicano, speri di aver trovato ciò che cercavi, un confidente,
una spalla, sai, ciò che banalmente viene detto
"amico"; mi piacerebbe essere di più per te, ma la tua
felicità vale di più di ogni altra cosa:
Ecco, ti ho reso felice, ti
alzi, mi alzo, insieme ci avviamo verso casa, non te lo dirò
oggi, ma so che prima o poi lo farò e se anche il mio amore
fosse destinato a rimenre platonico... bè, l' importante è
averti vicino!
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