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di Roby_FuckingPerfect
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"Use to tell me sky’s the limit, now the sky’s our point of view."
(As long as you love me -  Justin Bieber ft. Big Sean)


 


 


 

*Chapter five*



E così voleva giocare, eh? Se Zayn aveva davvero intenzione di 'sfidarla', tanto valeva mettersi in gioco.
Non avrebbe perso, no. Non si sarebbe mai innamorata di lui, questo lo sapeva già. Come poteva innamorarsi mai di un ragazzo come lui? Era impossibile, assolutamente impossibile.
Ma come poteva tirarsi indietro dalla scommessa? Si sarebbe mostrata ai suoi occhi come una vigliacca che ha paura di innamorarsi del solito stronzo. Solo che lei non aveva paura di innamorarsi di lui, perchè questo non sarebbe mai successo.
Era assurdo e solo a pensarci le veniva da ridere. Ma davvero credeva di poterla intrappolare? Si sbagliava, si sbagliava di grosso dato che mai e poi mai Jenny avrebbe permesso ad uno come lui di prendersi gioco di lei.
Aveva già sbagliato una volta a ballare insieme a lui un ballo fin troppo spinto e passionale nel bel mezzo di una festa, e di certo non si sarebbe fatta fregare un'altra volta così facilmente. Gli avrebbe fatto pagare anche quello, poteva starne certo.
Ricordava ancora quella dannata festa che si era tenuta tre giorni prima. Per quanto lei provasse a cancellare dalla sua mente quei due occhi che la scrutavano a fondo e quelle due mani che la stringevano così possesivamente da farle male, non ci era riuscita.
Un male che stranamente non le aveva recato alcun dolore fisico, ma più che altro mentale.
Perchè le stava facendo male pensare ai loro corpi che in un modo o nell'altro erano venuti a contatto così tante volte in poco tempo, si.
Cosa gli era passato per la testa? Voleva metterla in imbarazzo davanti a tutti? Se era quello il suo intento allora c'era proprio riuscito, ma lei non l'avrebbe mai ammesso.
Per quanto avrebbe voluto urlargli in faccia l'imbarazzo che le aveva fatto provare in soli tre minuti, lei sarebbe stata semplicemente zitta e avrebbe continuato ad ignorarlo. Come se il solo tocco di quelle dita affusolate non l'avesse scossa minimamente, come se sentire il respiro del mulatto sulla sua pelle non le avesse procurato alcun brivido e come se quelle due pozze non l'avessero ipnotizzata.
Avrebbe semplicemente continuato la sua vita come se nulla fosse accaduto. Era stato il suo migliore amico per così tanto tempo e adesso? Adesso era uno sconosciuto, un ragazzo alla quale non avrebbe mai permesso di entrare nella sua vita.
E, per quanto potesse essere bello, non si sarebbe mai lasciata incantare da un bel faccino.
Perchè ne era certa: Lui avrebbe perso quella dannata scommessa.

 

                                                                                                                                                        ***

 

<<Ma dai Rose è soltanto una stupida scommessa!>> Jenny tentava da circa un'ora di tranquillizzare l'amica che sembrava essere impazzita.
<<SOLTANTO UNA SCOMMESSA? Jenny tu non hai idea di che cosa sia capace Zayn. E' uno dei migliori amici di mio fratello e,  credimi, è soltanto uno stronzo.>> Cercò di spiegarle la bionda con un tono di voce così alto che Jenny fu costretta ad allontanare l'apparecchio telefonico dal suo povero orecchio.
<<Lo so, Rose, lo so. Quante altre volte dovrò ripeterti che non cadrò mai ai suoi piedi?>> Chiese mentre sorseggiava il suo caffè preso pochi minuti prima in un bar del quartiere.
<< Ed io quante altre volte dovrò dirti che è stato un errore accettare questa scommessa?>> Sbuffò la bionda cercando inutilemente di farla ragionare.
<< Quel che fatto è fatto e stai tranquilla, ti ho già detto che sarà lui a perdere, non io.>> Rispose la rossa con fermezza, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e afferrando dalla borsa le chiavi di casa.
<<Lo spero vivamente Jenny. Adesso vado, prima che Niall riesca a buttar giù la porta della mia stanza dato che è da più di mezzora che aspetta che io chiuda il telefono.>> Le confessò l'amica scatenando le risate di Jenny.
<<Povero piccolo Nialler, non farlo aspettare dai. Ci sentiamo più tardi, un bacio!>> Chiuse la telefonata e sorrise un momento all'idea di Niall incavolato. Era quasi impossibile immaginarlo arrabbiato.
Inserì dentro la serratura la chiave ed aprì la porta di casa chiudendosela successivamente dietro le spalle.
<< Sono a casa!>> Urlò per farsi sentire da sua madre per poi dirigersi in cucina non sentendo alcuna risposta.
Ma non fece in tempo a mettere un piede in quella stanza che si scontrò con qualcosa, o meglio contro qualcuno.
<<Ben tornata carotina.>> Zayn la osservava da capo a piedi con un sorriso che di benevolo aveva ben poco.
Non era rimasta tanto sopresa nel ritrovarselo a casa sua, ma più che altro era stato il soprannome con cui l'aveva appena chiamata a farle perdere un battito.
Ne era passato di tempo da quando lui le aveva attribuito quel soprannome, e ne era passato di tempo da quando la chiamava così.
Non poteva farlo, no. Non poteva pretendere che lei accettasse anche questo.
<<Che ci fa lui qui?>> Domandò brusca accorgendosi solamente dopo della presenza della madre in quella stanza.
<<Era passato a salutare me e tua padre, solo che Tom è occupato in studio quindi ha trovato solo me in casa. Amore, ma non sei felice che lui studi a Londra? Non era quello che avevi sempre desiderato?>>
Jenny voleva semplicemente sprofondare quanto più infondo possibile.
Pregò con tutta se stessa che sua madre non dicesse più nulla, dato che ciò che aveva appena detto non era stato minimamente d'aiuto.
Si, era quello che aveva sempre sognato, ma da circa due settimane quel sogno si era trasformato in un incubo.
Il mulatto non appena sentì quelle poche parole si girò di scatto verso la rossa ghignando.
<< Si Jenny, non è quello che hai sempre desiderato?>> La canzonò cingendole il fianco con un braccio.
Se solo non fosse stato classificato come un reato penale, Jenny avrebbe volentieri ucciso con le sue stesse mani il moro.
Uno stronzo, ecco cos'era.
Un fottutissimo stronzo.

<<Mamma se non ti dispiace noi andiamo sopra in camera mia, sai vorrei recuperare tutto il tempo perduto.>> Sorrise forzatamente per poi afferrare con foza il braccio di Zayn, non appena sua madre tornò a dedicarsi alla cena, e trasportarlo velocemente su per le scale.
<<Carotina, non pensi che sia troppo rischioso farlo in casa tua?>> Le chiese sorridendo il mulatto non appena furono in camera.
<<Non chiamarmi così.>> Si girò di scatto la rossa puntando un dito contro il suo petto.
<<Che c'è? Ti da forse fastidio sentimerlo dire? Un tempo ti piaceva così tanto.>> Sussurrò sfiorandole con un dito le gote ormai arrossate.
<<Esatto, un tempo mi piaceva ma adesso non è più così. Siamo cresciuti Zayn e non voglio averti fra i piedi.>>  Lo scansò bruscamente guardandolo con disprezzo.
<<Bene..allora se io adesso facessi questo..>> E le afferrò con forza il polso sbattendola al muro e poggiando le braccia al muro ai lati del suo viso iniziando a strofinare il suo naso contro il collo della rossa. << A te non provocherebbe nulla, giusto?>>
<<Assolutamente no.>> Sospirò inclinando leggermente la testa e chiudendo gli occhi.
<<Bugiarda.>> Il moro sorrise sulla sua pelle lasciando una scia di baci partendo dalla spalla per poi risalire al collo e finire mordicchiando lievemente il suo lobo.
<<S-smettila.>> Sussurrò la rossa con voce ormai spezzata,
<<Guardami negli occhi e ripeti quello che hai appena detto.>> Zayn si staccò lentamente dalla parte di pelle leggermente arrossata per la tortura subita poco prima e fissò Jenny.
'Non guardarmi così, ti prego' Pensò la rossa non riuscendo ad osservarlo per più di due secondi senza distogliere lo sguardo da quegli occhi che conosceva fin troppo bene.
<<Va via Zayn.>> Bisbigliò Jenny guardando verso il basso e liberandosi da quella strana stretta.
<<Noto con piacere che non sei cambiata per niente in questi anni. Sei sempre la solita, carotina, non riesci a mentire nemmeno a te stessa.>> Piegò le sue labbra in su, in una smorfia che doveva avere teoricamente le sembianze di un sorriso.
<<Vincerò quella scommessa, che ti piaccia o no.>> Cambiò discorso la rossa incrociando le braccia al petto.
<<Ti innamorerai di me, che ti piaccia o no.>> In pochi passi la raggiunse spostandole una ciocca di capelli color fuoco dietro l'orecchio, sfiorandole, per la seconda volta,  con un dito la guancia accaldata.
Non le lasciò il tempo di rispondere che si recò nuovamente verso la porta aprendola, ma prima di sparire dalla vista di Jenny, si girò a guardarla.
<<Mi avrai fra i piedi ancora per un bel pò, carotina. D'altronde non è quello che avevi sempre desiderato?>> Continuò riferendosi alla scena accaduta qualche minuto prima, per poi uscire dalla stanza con il suo solito ghigno.
Uno stronzo, ecco cos'era.
Un fottutissimo stronzo.

 


 

*Rob's Corner*


28 recensioni per lo scorso capitolo? Ma dico io, volete farmi morire?!
Siete adorabili, sul serio.
Vi ringrazio una ad una per lo vostre magnifiche recensioni e ci tengo a ringraziare anche tutte quelle che hanno inserito questa storia tra le seguite, preferite e ricordate.
E come sempre mi scuso per essere in tremendo ritardo, per di più il capitolo è uscito veramente male!
Spero di riprendermi con il prossimo(:
Fatemi sapere cosa ne pensare, ci tengo.
Un bacio bellezze e alla prossima!

Vostra, Rò





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