Auno

di Esmoi Pride
(/viewuser.php?uid=21586)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


2.Ingranaggi Mancanti

E' spiacente per me cominciare così presto la nostra avventura, ma sono sicura che sarete comunque soddisfatti delle ricchezze che troverete dopo questo meraviglioso incidente.
Tutto cominciò la mattina di un giorno qualsiasi d'estate, quando Morba sognava ancora presa dal sonnifero, Anima si era appena svegliato con il rumore della radiosveglia che cantava una canzone di Britney Spears, Scelesto era già da un'ora a lavorare in laboratorio e Auno si preparava per una bella lezione di antologia con il suo discepolo. Mentre Anima era in bagno, facendosi la doccia, lavandosi i denti, mettendosi i vestiti, indossando il suo ciondolo preferito e scegliendo il suo profilo migliore, Auno, che si era lavato precedentemente, raccoglieva in un codino i suoi ciuffi corvini, indossava gli occhiali da lettura con montatura nera e sottile a mezzaluna, si aggiustava i vestiti formali e osservava l'orologio per poi preparare il libro scolastico.
"Parlami dei personaggi che compongono una storia." Disse Auno all'ordine del giorno.
"Beh, c'è il protagonista... Poi l'antagonista... I personaggi secondari e le comparse."
"Spiega."
"Il protagonista è il personaggio principale della storia, l'antagonista è l'aiutante..."
"Sbagliato."
"Ah... Ma qui dice così!" Disse Anima indicando gli appunti del suo quaderno.
"Dovrai correggere" Rispose Auno con semplicità "Dov'è la tua penna?"
"L'ho lasciata in cucina quando ho fatto colazione!" Si accorse Anima rendendosi conto della sua sbadatezza.
"Vado a prenderla io, tu ripassa" Ablò gentilmente il professore-androide. Così dicendo, uscì dal soggiorno e camminò distrattamente verso la cucina, per prendere la penna.

Fu una vera sciagura, che proprio quel giorno, proprio in quel momento, proprio nel bagno e proprio davanti ad Anima, e proprio al compleanno di Gigino, un uccellino attraversò la finestra che era aperta, da questa arrivò fino al soggiorno e vedendo Anima corse verso la cucina spaventato. Anima, intuendo che quell'uccellino proveniva dall'esterno, ebbe molta curiosità e gli corse appresso per catturarlo ed esaminarlo, e poi per fargli ritrovare la via del bagno. Così mentre Auno portava la penna ignaro, e Anima ricorreva il povero uccello spaventato, i due si scontrarono vigorosamente facendo cadere Auno all'indietro, che sbattè la testa contro lo spigolo del muro. In quel trauma cranico un ingranaggio saltò fuori dal cervello, facendo svenire il povero androide. Anima urlò di terrore come una donnetta vedendo Auno accasciarsi al pavimento.

I sonni di Auno furono molto torment... Aspettate un attimo, ma non avevamo detto che Auno non sognava? Ebbene si, quell'ingranaggio aveva sbloccato i sogni dell'androide, che quella mattina furono maligni e sinistri. Beh, i sonni di Auno furono molto tormentati, fino a quando non si svegliò quel pomeriggio stesso. Si era accorto di aver sognato, e sebbene i suoi fossero stati degli incubi, non aveva intenzione di riavere l'ingranaggio... Forse proprio in mancanza di quello, aveva ben pensato di movimentare un pò la sua vita con dei sogni, talvolta. Fu per questo che decise di non dire nulla a Scelesto nè alla sua famiglia; andò al corridoio dove si erano scontrati lui ed il ragazzo, e raccolse l'ingranaggio mancante, le sue catene, buttandolo fuori dalla finestra, lontano da lui, in modo che non potesse più causargli monotonìa, e ringraziando il giorno del compleanno di Gigino.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=121382