Piccola
flash in cui il Leto jr si sente giù, ispirata all'ultimo
tour che Shan ha fatto con Antoine questa primavera e con cui
è stato via più di un mese.
Enjoy ;)
L.
Away..I
go
Smisi
di suonare quando sentii la porta dello studio aprirsi e vidi la
testa di mio fratello sbucare all'interno.
“Bro'?”
chiamò prima, poi mi notò nella zona acustica e
fece un cenno
d'assenso, venendo verso di me e scorrendo la porta a vetri
perché
ci sentissimo meglio.
“Vado
fuori con Tomo...ci vediamo più tardi”
Gli
annuii senza spinta “Mhmh”
Aggrottò
le sopracciglia notando il mio sguardo “Cos'hai?”
Alzai
le spalle “Niente...divertitevi” risposi spiccio,
tornando a
guardare la chitarra e suonarne alcune note.
Shan
sospirò poi si chiuse la porta alle spalle e si venne a
sedere
sull'altro sgabello presente all'interno dello spazio ristretto.
“Andiamo
spara!” affermò con tono ovvio cercando il mio
sguardo ancora
abbassato.
Lo
guardai di sbieco “E' tutto a posto...davvero!”
enfatizzai per
togliergli il dubbio ma lui non si lasciò incantare.
“Te
lo devo far dire per forza?”
Soffiai
rassegnato, grattando con nervosismo le corde della chitarra e
concedendogli la ragione.
“E'
una stronzata ok? Ti verrà pure da ridere”
“Non
mi interessa, lo voglio sapere lo stesso”
Mi
morsi inconsciamente il labbro inferiore, sentendomi un idiota
patentato vista la nostra età, ma almeno mi sarei tolto quel
peso.
Presi
fiato poi buttai fuori tutto in una volta.
“Ho
paura ok? Ho paura che un giorno ti stancherai di me, di lavorare a
contatto costantemente e preferirai altri stimoli, cose
diverse...come con Antoine. Sono aumentati i tuoi impegni con lui in
questo periodo rispetto a prima e, magari, ti piaceranno sempre di
più andando avanti...non puoi saperlo con
certezza” feci un minima
pausa “invece io ho solo questo e senza di te non
significherebbe
niente...non riuscirei a portarlo avanti, lascerei perdere ogni
cosa”
conclusi, ora con lo sguardo puntato completamente al terreno e la
gola che pungeva.
Scese
un silenzio di tomba che durò troppo a lungo e, non
ottenendo
risposta, fui costretto a risollevarlo per guardarlo.
Aveva
lo sguardo talmente sgranato che fui in grado di vederlo anche
attraverso le lenti scure degli occhiali da sole.
“Dimmi
che stai scherzando, ti prego” si sbloccò con un
tono leggermente
vicino all'isteria ma io scossi la testa in un movimento
impercettibile.
“Dio
Jar! Che diavolo ti salta in mente eh?!” sobbalzai senza
volerlo
all'aumento del suo tono e lo guardai colpevole.
A
quarant'anni suonati non avrei dovuto sentire ancora quel bisogno
impellente di avere sempre il fratello maggiore sotto al culo per
ogni cosa e nemmeno essere così geloso di lui.
“E'
che..”
“No
senti, non puoi venirmi a dire una cosa del genere dopo tutti questi
anni, ok? Perché sembra che non siano valsi a niente in
questo
modo!”
“Lo
sai che non è così!”
“E
allora tu non tirare fuori queste stronzate!”
affermò secco con
rimprovero nel tono.
Spostai
lo sguardo sentendomi ancora più in colpa.
“Sono
serio! Come fai anche solo a pensarlo? L'abbiamo iniziato insieme
tutto questo, ci abbiamo creduto insieme
e
continueremo a crederci nello stesso modo. Non smetteremo fino a che
non lo decideremo entrambi e anche questo lo capiremo insieme. Poi,
prima di tutto ciò, per quanto sia importante, viene il
fatto che
sei mio fratello con cui ho condiviso la mia intera esistenza e
questo conta di più del resto. Per quante persone ci possano
essere
o ci saranno tu avrai sempre la priorità e non mi sembrava
che
potessi avere ancora dei dubbi al riguardo”
Non
risposi, l'aria da cane bastonato e lo sentii fare solo uno sbuffo
poi un verso di negazione mentre mi diede una leggera pacca sulla
nuca.
Me
la meritai e infossai il collo nelle spalle per tentare di attutirla.
Lo
guardai incontrando uno sguardo scettico ma che si stava addolcendo
mentre scosse la testa.
“Non
lo faccio apposta è solo che..”
“Solo
che sei un idiota” continuò per me che gli feci
una smorfia “...un
adorabile idiota” rettificò “di cui
nemmeno io saprei cosa fare
senza quindi, per favore, evita di farti paranoie di questo tipo che
ne hai anche già abbastanza di quelle che ti crei di
solito”
Gli
feci un'altra smorfia dandogli un pugno sul braccio ma lui mi
fermò
il polso, impedendomi di continuare.
Sorridemmo,
io sommessamente e mi stavo già sentendo di nuovo calmo.
“E
soprattutto smettila di suonare canzoni che ti fanno deprimere ancora
di più quando ti senti a terra di tuo”
Sorrisi
annuendo, sollevando lo sguardo quando tornò in piedi.
“Ok...scusa....salutami
Tomo”
Annuì
anche se mi guardò con un mezzo rimprovero per un altro
istante poi
uscì dandomi prima una stretta dolce sulla spalla.
Lo
guardai sparire fuori dalla porta sentendomi più tranquillo
ma era
inutile, non sarei mai riuscito del tutto a eliminare quei pensieri
perché ci tenevo troppo a lui.
Però
aveva ragione.
Da
Alibi mi misi a suonare Night of the Hunter.
* il titolo
è preso dalla lyrics di 'Witness', ancora quel mini pezzo di
canzone che fecero sentire al vyrt nda
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