SELVAGGIO
COME UN LUPO
Nick
è rannicchiato in una vecchia e comoda poltrona, assorto nei
suoi pensieri di
cristallo, lasciando che i suoi ciuffi di capelli biondi gli nascondano
appena
gli occhi che sembrano smeraldi. Smeraldi, smeraldi che brillano di
tanto in
tanto. Se ne sta lì, a giocherellare con la sua macchina
fotografica come se
questa fosse un giocattolo nuovo, sebbene la conosca meglio di chiunque
altro.
Ama fotografare. Se la musica è la sua ragazza, la
fotografia è di certo la sua
amante. Con i suoi occhi che sanno d’immenso osserva sempre
tutto in silenzio,
si sofferma sui dettagli, sulle sfumature, sulle imperfezioni che
arricchiscono le cose, e le immortala in un secondo, così da
non
perderle. Ruba attimi
ed espressioni di nascosto, non dice mai niente, ed intasca tutto.
Nick, Nick
Rhodes, dagli occhi che sanno d'immenso. Dagli occhi che sono smeraldi
che
brillano di tanto in tanto.
“Sempre
con quella cazzo di macchina” borbotta fra i denti un Simon
che non sembra
nemmeno lui. Trotta in su e in giù per la stanza colmo
d’ira, facendo
rimbombare i suoi passi nell’aria.
Nick
tira un piccolo sorriso, ma non distoglie le sue iridi verdi da quel
suo arnese
un po' ammaccato e graffiato ai lati. Quando è arrabbiato
Simon fa così, pensa
poco e se la prende con tutti. E' un lupo randagio, che annusa
l’aria quando
sta per piovere, che ti taglia il fiato solamente guardandoti, che ti
ricorda
una spiaggia deserta accarezzata dalla schiuma del mare.
“Mi
dai sui nervi!!” lo provoca di nuovo, ma evidentemente non
è degno
dell'attenzione dell'amico, che ancora raggomitolato in quella poltrona
continua
a studiare la sua macchina fotografica.
“Ehi
ma mi ascolti??!!”
“Sì,sì…”
butta lì Nick rispondendo a qualcuno che semplicemente gli
sta ronzando
attorno. Non alza lo sguardo nemmeno quando sente l'altro mandarlo al
diavolo
in malo modo.
“Mi
potresti almeno dire che cazzo ci stai facendo??!!” chiede
spazientito il
biondo fermandosi e spalancando le braccia in attesa di risposte.
“Guardo
delle foto...” sbuffa osservandolo arreso “che cosa
vuoi che ci faccia con una
macchina fotografica? Un thé coi biscotti?”
“Sei
proprio simpatico quando vuoi lo sai?”
“Senti
Charlie, lo so che è stata una giornataccia, lo è
stata per tutti. Lo so che
hai litigato con John e che tutta questa situazione è
terribile, ma agitarti
così non ti serve a niente”
“E'
facile per te fare le morali agli altri, eppure sembra non ti succeda
mai un
cazzo nella vita”.
Nick
inizialmente rimane senza parole, poi opta per tentare ancora di
mantenere la
calma. Simon è un lupo randagio.
“Parli
così solo perché hai paura di quello che
potrà succederti. Cosa credi, che io e
gli altri non ci preoccupiamo per te?”
E
una risatina carica di veleno si impossessa di quella stanza.
“potrei non
cantare più Nick!! Non- non riesco a trovare una fottuta
cura per la mia voce,
dimmelo tu, visto che sai tutto, come faccio a stare calmo!!”
“Ora
smettila d'accordo?” esclama l'altro cominciando a perdere la
pazienza
“riuscirai a guarire, ripartiremo con il tour e finiremo
l'album!”
“Certo,
ora sì che posso star tranquillo! Se io perdessi la voce,
sarei perso! La
musica è l'unica cosa che ho, che cazzo posso
fare?”
“Beh,
nel peggiore dei casi puoi sempre andare a vendere tappeti porta a
porta! Sai
che figo? Il grande Simon Le Bon che vende tappeti in giro per la
città!”
“Sei
proprio un idiota!” gli getta addosso il cantante cieco dalla
rabbia. E quel
suo sguardo, quel suo sguardo che ti scava dentro, è rivolto
dritto verso di
lui.
“Ehi
ehi, scherzavo che credi!”
“Ah
piantala!!” conclude mandandolo al diavolo con un cenno. Un
lupo randagio.
Nick
sospira, si alza dalla poltrona prendendo la sua reflex e va verso
Simon. In fondo,
può capire come si sente. Certo che può, ed
è seriamente preoccupato per lui. Simon,
vorrebbe dirgli, mi ammazzo il cervello ogni notte a pensare ad una
soluzione,
a poterti dare un po’ di pace, a cancellare quella nebbia che
cala giorno dopo
giorno nei tuoi occhi. Gli posa una mano sulla spalla.
“Charlie,
mi spiace, non volevo certo-”
“SMETTILA
DI CHIAMARMI CHARLIE!” esplode il cantante dandogli uno
spintone per
toglierselo di dosso. Ma Nick perde l'equilibrio e cade nel freddo
pavimento
vedendo la macchina scivolargli di mano e sbattere e rotolare per
terra. Quello
che vede non sono più gli occhi di nebbia di Simon, ma una
tavolozza di colori
confusi. Rimane per un po' steso a terra a tastarsi la botta sul gomito
che si
è procurato, ed è intontito, intontito come
Simon, che lo guarda e non dice
nulla. Simon che gli si ferma il respiro in gola, che lo assale un
brivido, e che
non dice nulla. Sente Nick gemere appena per l’urto, e tutto
intorno a lui
diventa improvvisamente insignificante.
“N-Nick...”
esclama tremando e chinandosi verso di lui. Allunga una mano, ma trema
come un
bambino dagli occhi azzurri e non sa che fare. Rabbrividisce quando lo
sguardo
dell’altro incontra il suo, uno sguardo così
dolce, pungente, penetrante. E in
un attimo gli è addosso, intrappolando il suo corpo in un
abbraccio. “N-Nick...
m-mi dispiace...” aggiunge a fatica.
“P-p-puoi
denunciarmi se vuoi... hai ragione...” continua lasciando che
le sue iridi
chiare si immergano fra delle lacrime che escono disperate.
“...se mi sbatti in
galera hai ragione...” termina fra i singulti.
Nick
non dice niente, si lascia solamente abbracciare come fosse un pupazzo.
“Sono
un bastardo…” continua lasciando che le lacrime
gli solchino le guance “T-ti
prego Nick... non smettere di chiamarmi Charlie...” appoggia
la sua fronte
sull'incavo dell'altro.
“t-ti
prego...” tira su col naso. “n-non-” gli
scappa un singhiozzo e si sente quasi
in imbarazzo.
Ad
un tratto percepisce le labbra di Nick dargli un bacio sui capelli.
“Sei
un bastardo Charlie, ma sei il mio
bastardo” gli sussurra accarezzandogli la schiena.
Simon
fa un respiro profondo, chiude gli occhi, e si abbandona completamente
al
profumo piacevole dell’altro, che sa di un bosco sotto la
pioggia, di neve, di
amore.
Il
cantante soffia qualcosa all'orecchio dell'altro, di quel tastierista
dagli
occhi che sanno d'immenso, di quel tastierista che stende un tenero
sorriso di
fronte a quelle due, semplici parole.
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Yu-huuuu
la prima a postare nella sezione Duran Duran (e forse anche
l'unica)!!!!!!!!
Accidenti
ma non posso essere l'unica ad amare i Duran
ç_ç ci sarà pure qualcun'altro!
C'è nessuno??!! *passa palla di fieno
S:
Lo sapevo io, nessuno che ci dia retta *piange
N:
E' colpa dei tuoi stupidi capelli
S:
Taci tu, e pensa ai tuoi *si sistema i capelli
J:
Ragazzi e se mi faccio tutto biondo? Eh? Dite che facciamo
più colpo?
N:
Ma vah vah, fino a quando Charlie non decide di darsi una sistemata
rimarremo nell'ombra
S:
E piantala!
R:
Forse dovrei aggiungere più piatti alla batteria...
N:
O forse Charlie dovrebbe cominciare a buttare quelle orrende giacche
anni ott- *gli arriva una scarpa
Un
bacio a chiunque stia leggendo, compresa tu, sì tu, che
ami il modo di ballare di Simon in Planet Earth =____= !
*offre Pan di stelle
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