Remember and hope

di Tsuki 96
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Appoggi delicatamente la foto sul comodino.

Come ogni sera.

Ti avvicini alla finestra della tua camera per osservare l’ambiente fuori.

Oggi c’è nebbia.

Il vetro è appannato, non riesci a vedere l’esterno.

Nemmeno la verità.

Trascini la pelle dell’indice sulla superficie umida, tracciando una linea.

Sembra una freccia che squarcia il nulla.

Vi passi la mano per intero e accosti il viso.

Fuori la gente passeggia tranquilla; e ignara.

Esamini ogni figura catturata dai tuoi occhi.

Come un illusa credi di poter intravedere una giovanile chioma castana.

Sospiri e ti allontani, non prima di aver adocchiato di nuovo la foto.

Perché invece sai benissimo che non lo rivedrai più.

Nessuna lacrima solca le tue guance; hai già pianto tutto il tuo dolore.

Ora c’è solo nostalgia e rammarico.

Sono passati alcuni anni, ma non puoi dimenticare.

Devi ricordare.

Suona il telefono; scendi le scale per andare a rispondere.

Perché la speranza c’è sempre.

 
“Claire? ... L’abbiamo trovato.”

Lacrime.

...

Corri, corri, nell’ospedale; cerchi quella chioma castana.
Non ti accorgi nemmeno di tuo fratello.
Perché lui è lì, tutto fasciato, che ti fissa sorpreso. E felice.

“Steve...!”

Wesker l’aveva detto che era ancora vivo. Ma rimane sempre un bastardo, vero, Claire Redfield?

 




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