Una tra le mille rinascite.

di Dangerous_L
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Arrivata al tavolo saluto tutti, mi mancava questa allegra comitiva. Ci raggiunge anche mia madre alla fine, e la serata va sempre meglio. Il cibo è ottimo, l’ambiente anche, e lui mi guarda continuamente. Mi sento un po’ goffa, odio mangiare con tante persone, non mi piace essere osservata mentre mastico. Rido molto, e mi sento ancora più buffa quando mentre rido con la bocca piena mi giro a sinistra e lo vedo che mi guarda. Sorride divertito ai miei occhi sbarrati. Abbasso lo sguardo, ingoio e bevo un po’ d’acqua. Poi alzo di nuovo gli occhi e spero che abbia capito. Alcune occhiate sono diverse. L’espressione che fa dice tutto, sta per venire qui, lo so, ma non può. Se gli sguardi potessero uccidere.. o baciare.

Ci tratteniamo nel ristorante più di tutte le altre famiglie e alle 10 siamo solo noi e i camerieri. Ho fatto amicizia con la nipote dell’amica di mia madre. E’ piuttosto robusta e sicuramente non molto figa, ma meglio di nulla. Le piace ballare e sono contenta di aver trovato una compagna per i balli di gruppo.
Alla fine decidiamo di alzarci e andare a vedere lo spettacolo che hanno preparato gli animatori, e prima di uscire dal ristorante becco Cristian in un angolo a pulire.
Arrivo dietro di lui, non si è accorto di me. Sto quasi per urlare ‘BU!’ ma mi scappa troppo da ridere e mi scopre. Si gira di scatto sobbalzando e mi guarda con gli occhi sbarrati, poi, quasi come contagiato, scoppia a ridere anche lui.
‘’Uffa! Volevo farti spaventare.. Comunque adesso io vado, semmai ci becchiamo dopo in piazzetta. Io sto la’ fino a stanotte!’’
‘’Va bene, allora stai sicura che vengo!’’
‘’Ci conto! Ciao Crì!’’
‘’Ciao pupa!’’ mi dice ridendo, e scappo via.
Felice, spensierata, con le farfalle nello stomaco. Era da tempo che non mi sentivo così.

Pensando all’immediato futuro che mi aspetta torno in camera e decido di cambiarmi. Insomma, sono state due ore e mezza di viaggio, sembro uno straccio.
Mi faccio una doccia veloce e aggiusto i capelli per quanto posso. Non vale la pena lavarli, domani starò tutto il tempo al mare, in acqua, come un polpo. Opto per un pantaloncino nero ed un top a fascia bianco con scritte arancioni, rosa e nere. Ballerine nere.
Un po’ di matita qui e là, una passata di mascara e sono pronta! Si sono fatte le 11.30 di notte, giusto in tempo per  i balli di gruppo. Mi è sempre piaciuto ballare e mi scateno con la mia amica (ah, si chiama Giusy) e attiro un bel po’ di sguardi. Non per chissà cosa, solo perché sembro una pazza.
Si fa la mezza e lo spettacolo è finito, anche i balli di gruppo, e stanchissima esco dalla piattaforma dove si vede lo spettacolo per andare nel bar a chiedere un bicchiere d’acqua.
Entro e mi rivolgo alla barista.
‘’Ciao! Scusa, non è che puoi darmi un bicchiere d’acqua? Grazie.’’
Sto aspettando il bicchiere quando all’improvviso una voce dietro di me mi fa spaventare.
‘’BU!’’
Mi giro di scatto, sobbalzando, e la prima cosa che vedo è un gran bel figo piegato in due dalle risate.
‘’Sarebbe divertente se non mi avessi copiato l’idea.’’ Gli faccio una linguaccia e poi sorrido.
‘’Intanto a me è riuscito.. che faccia! ahahahaha’’
‘’Uff!’’ Bevo un po’ d’acqua per calmarmi e poi riprendo a parlare.
‘’Allora, come stai? Sono due anni, eh!’’
‘’Già.. due anni.. a me tutto bene, non è successo nulla di particolare e sto sempre qua a farmi il culo. Te?’’
Prendo tempo cercando di capire se è il caso di parlargli di Antonio. Nah, non è per niente il caso. Mi riprendo e gli sorrido.
‘’Anche a me la stessa cosa, niente di particolare. A parte questa estate, sento che ci saranno dei cambiamenti, boh.’’
Lo vedo confuso ma poi si illumina.
‘’Tu dici? Mm, può essere. Spero per te che siano cambiamenti positivi..’’ Sorride.
‘’Secondo me lo sono eccome! Usciamo da qui però che c’è troppa gente.’’
Annuisce e mi segue. Vado verso un tavolino libero e mi accoccolo sulla sedia togliendomi le scarpe e raccogliendo le gambe al petto.
‘’Sei fidanzato?’’ domande a bruciapelo.
‘’No. Single da circa.. 10 mesi. E tu?’’
Sgrano gli occhi. ‘’Anch’io single, però da un anno, credo. Non conto più i mesi.’’ Sorrido.
Sorride anche lui, gli brillano gli occhi.
Restiamo in silenzio, ognuno perso nei suoi pensieri, poi lui si accende una sigaretta.
‘’Fumi?’’
‘’A quanto pare..’’ mi risponde inarcando un sopracciglio, ma poi sorride.
‘’Mi piacciono i tipi che fumano, sono sexy.’’
‘’Quindi io ti piaccio.’’ È un’affermazione più che una domanda.
‘’So che non mi piacciono i tipi convinti.’’ Sfodero il carattere di merda.
‘’A me invece piacciono quelle antipatiche.’’ Si avvicina.
No, è troppo veloce. Non gli darò quello che vuole dopo nemmeno un giorno. Anche se è quello che voglio anch’io.. ma questi sono dettagli!
‘’Ah-ah, adesso accompagnami in camera che ho sonno.’’ Lo guardo maliziosamente.
E’ un po’ deluso ma non può farci niente, mi accompagna fino a fuori la porta della stanza.
‘’Allora, ci vediamo domani..’’ sta sussurrando, e il modo in cui lo fa mi piace da impazzire.
‘’Già, a domani.’’ Mi avvicino piano e gli do un bacio sulla guancia. Poi sorrido, mi giro e apro la porta. Lui è ancora lì a guardarmi, mi fa ‘ciao’ con la mano. Lo guardo un’ultima volta e poi chiudo la porta.
Non mi sarei mai aspettata un primo giorno del genere.
E ancora non avevo idea di quello che sarebbe successo dopo.




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