Il primo risveglio

di rosie__posie
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Ricordava ancora quando aveva aperto gli occhi quel primo mattino nel suo palazzo. Una debole luce filtrava dalle gelosie e le accarezzava i capelli. Le ci era voluto un po’ per ricordarsi esattamente dove fosse. Poi, pian piano i ricordi avevano iniziato ad affiorare. Le lacrime, lo smarrimento, la paura di trovarsi improvvisamente da sola in un paese sconosciuto e così lontano da casa, rimpiazzati poi dalla curiosità, dalla fiducia, fino all’attrazione. Quegli occhi scuri e tristi che la scrutavano erano ancora lì davanti a lei. Non ne era sicura, ma credeva di averlo sognato, e si sentiva spaventata anche da questo, perché il primo desiderio era stato quello di chiudere le palpebre e aggrapparsi di nuovo a quel sogno.

Si tirò a sedere nel letto. Non aveva mai dormito in un letto così grande prima di allora. Aveva ancora addosso il profumo dei fiori, il suo profumo. Posò lo sguardo su un cesto di frutta appoggiato al tavolino accanto al letto. Mango, banane, datteri e altri frutti a lei sconosciuti. Sorrise. Le cose conosciute, in quel palazzo, si potevano davvero contare sulle dita di una mano.

Si sorprese a domandarsi se lo avesse di nuovo rivisto. L’uomo più bizzarro che avesse mai incontrato. Tastò il letto alla ricerca della vestaglia, se la infilò, la strinse accanto al suo corpo e si alzò.




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