Magic is my life

di Teikci Ni Kare Suh
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Prologo
 

Dio, non ancora.
Appoggiai il walkman sul comodino stringendo quegli stupidi cilindretti nella mano e andando a prenderne di nuovi in cucina.
Odiavo quando le batterie si scaricavano, maledette.
Aprii il cassetto dove tenevano tutte le cianfrusaglie quali scotch, piccoli cacciaviti, post-it….
Cercai tra quell’immensa confusione e non trovai neanche l’ombra di una batteria.
Mi sarebbe toccato andarle a comprare al negozietto vicino casa.
Presi le chiavi di casa e una catena con lucchetto, poi aprii il cancelletto d’ingresso e montai in sella alla mia bici.
Arrivai al negozio, comprai le batterie e poi decisi di andarmi a fare un giro, passando per il negozio di mia madre.
Mia madre lavorava come parrucchiera, era molto brava e adoravo farle da cavia per provare nuove acconciature, anche se non sempre il risultato era dei migliori.
Mio padre invece faceva l’avvocato ed era continuamente fuori per lavoro, ma non per questo non era presente in famiglia, anzi ci divertivamo moltissimo insieme.
Non avevo ne fratelli, ne sorelle.
Non me ne lamentavo, mi piaceva stare da sola, senza nessuno che mi girasse intorno.
In compenso, a scuola avevo moltissimi amici, in particolare maschi.
Adoravo il calcio e il baseball, il primo che praticavo da anni, mentre il secondo che  facevo come dilettante, e anche il rock e il rap.
Non potevo negare di adorare lo shopping, ma questo non mi faceva sembrare più…”normale”, alle altre ragazze.
L’unica cosa che odiavo erano i libri, in particolar modo quelli fantasy.
Credo fosse, perché non mi piaceva sprecare tempo a sognare cose che avrei solo rimpianto per non poterle fare veramente, poiché impossibili.
Ma questa storia parla di come cambiai idea e di come la magia cambiò la mia vita.
Per sempre.




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