Cher e Liam
Prologo:
Cher Lewis,
ragazza diciottenne, bionda, non molto alta e snella. Nata a
Wolverhampton in Inghilterra, figlia di genitori non sempre presenti
per colpa del loro dovuto lavoro. Erano proprietari di un lussuoso
Hotel, che si trovava nella locatità di Brighton. Quando era
piccola, di lei molto spesso si occupavano i genitori del suo migliore
amico, Liam Payne. Liam era un semplice bambino di 7 anni quando
conobbe Cher. Non sapeva cosa voleva dire "vera amicizia",
perciò fece una promessa che forse non avrebbe potuto mantenere.
13 anni prima.
La
piccola bambina era sul prato, stava giocando con le sue piccole
bambole. Si divertiva, l'aria era fresca e leggera, e oltre a lei
c'erano pochi bambini. Sua mamma, normalmente, stava parlando con le
sue amiche d'infanzia. La piccola, non badava molto a quello che faceva
sua madre, ma si soffermò sul giochino di un bambino non molto
lontano da lei. Ovviamente le avevano insegnato le buone maniere,
perciò si avvicinò tranquillamente a il bambino. Aveva i
capelli di un marrone leggero e gli occhi color oro, inoltre aveva
l'aria di uno simpatico, ma Cher era timida, gli avrebbe chiesto solo
in prestito il giochino. Si piegò sulle ginocchia dopo di
ché, gli picchiettò la spalla. Il bambino si girò,
guardando Cher, davvero dolcemente. " Ciao, ho visto il tuo giochino e mi chiedevo se potresti prestarmelo." gli indicò il trattore che il piccolo teneva in mano, così per fargli capire quel che voleva. " Ciao, si però lo voglio indietro dopo." si preoccupava se glielo avrebbe reso o meno, mentre guardava la bambina con occhi pieni di dolcezza. " Si, te lo rendo dopo, grazie di avermelo prestato. Sei il mio amico. " detto questo, gli dette un piccolo bacino sulla guancia, lasciando il bambino, stupefatto. " Ok, io sono Liam. " si presentò, tendendogli la piccola manina colorata di un rosa molto chiaro. " Io sono Cher. Giochiamo insieme? "
Cher si presentò e gli chiese se avrebbe accettato di giocare
con lei. Liam la guardò per un pò ma poi annuì,
seguendo la piccola Cher, sulla sua tovaglietta dove aveva lasciato le
sue bambole. Si sedettero e incominciarono a inventarsi storielle da
far recitare ai loro giocattoli. " Tu quanti anni hai? " chiese Cher, curiosa di sapere l'eta del bambino. " Ho 7 anni. Tu? " disse Liam mentre faceva rotolare, la barbie di Cher. " Io ho 5 anni. E fai piano che mi rompi la bambola. " lo rimproverò lei, levandogli la sua barbie dalle mani. " Scusa. Comunque, io non ho ancora avuto un'amica.
" le disse lui tristemente. Come poteva, un bambino come lui, non avere
ancora un'amica. Cher lo considerava già tale, era un bambino
tranquillo e simpatico. Ma questo era quello che pensava lei. " Io sono tua amica, e tu sei mio amico no?
" le chiese la piccola dolcemente. Nel caso avesse detto di no, se ne
sarebbe andata e avrebbe portato via tutti i suoi giochini, lasciandolo
solo. " Si, ti va di essere la mia migliore amica?
" la domanda più carina che avessero mai fatto a Cher. In quel
momento, anche se era ancora piccola per capire cosa volesse dire "vera
amicizia", era felice di avere un suo migliore amico. All'asilo, dove
andava, non aveva mai avuto un maschio come amico. " Si. Però promettimi che non mi lascerai, anche quando saremo ragazzi grandi.
" se glielo avrebbe promesso, avrebbe dovuto mantenere la sua promessa.
Cher, anche se piccola, sapeva chi perdonare e chi non. " Te lo prometto Cher.
" le disse Liam, prendendo la manina di lei. Negli'occhi si vedeva solo
la verità, era un bambino alquanto intelligente e se non
l'avrebbe mantenuta davvero, se ne sarebbe pentito un giorno. " Ti voglio bene Liam.
" disse Cher, facendo con le piccole dita una C sul braccio del
bambino. Mentre stavano giocando, la voce roca della mamma di Liam, li
fece ritornare alla realtà. " Liam, su vieni. Dobbiamo andare.
" una donna sulla trentacinquina. Era bellissima a parere di Cher.
Capelli lunghi e marroni le ricadevano lungo la schiena. Aveva l'aria
di una donna dolce, come il figlio dopotutto. " Ciao Cher. Ci vediamo presto.
" le dette un dolce bacio sulla guancia e si incamminò verso la
madre. Quest'ultima salutò Cher con un sorriso smagliante.
11 anni dopo.
Era una fresca mattina di giugno, mentre la ragazza dormiva." Cher, Cher. Svegliati. Devi salutare Liam. Ricordi va a Londra per tre mesi.
" la madre di Cher, era occupata a svegliare la figlia. Si Liam, il suo
così detto migliore amico, stava per lasciarla o per tre mesi o
per sempre. Aveva scoperto di essere un'ottimo cantante, perciò
aveva deciso di partecipare ad un'edizione di X-Factor. Cher era felice
che avesse una passione per il canto e che forse sarebbe riuscito a
passare i provini, ma aveva paura che si dimenticasse di lei. " Oh
mamma, lasciami dormire. Tanto una volta lì si
dimenticherà di me. Avrà così tante fan, che io
sarò l'ultimo dei suoi pensieri. " Non voleva
vederlo, ma non perché lo odiava, ma perché non voleva
piangersi a dosso e non voleva vederlo andare via forse per sempre. " Santo
cielo Cher, non fare la bambina piccola, sai quanto lui ti vuole bene,
e sarà più che difficile dimenticarti. " sua madre era una ottimista, non pensava mai al peggio che potesse succede e da una parte, era un bene. " Oh al diavolo, basta. Lasciami sola, non voglio ne' parlare ne' vedere nessuno. E adesso esci dalla mia camera.
" detto questo Cher, rifugiò di nuovo la testa nel morbido
cuscino. Sua madre avrebbe capito, o almeno era quello che sperava lei.
Alzò leggermente il capo per vedere se sua madre era ancora in
camera, ma per sua fortuna non era così. Oramai dubitava che si
fosse riaddormentata, perciò si avviò alla sua scrivani.
Gurdò la sveglia che segnava appena le dieci e mezza,
perciò decise di accendere il suo amatissimo computer. Si mise a
leggere gli articoli sulla vita delle star, pensando che fra poco
poteva esserci anche quella del suo migliore amico. Ma a distrarla da
questo fu il rumore assordante del clacxon di una macchina parcheggiata
davanti alla villa di Liam. Da questò dedusse che il momento
tanto atteso dal ragazzo fosse arrivato. Le tendine di casa Payne
facevano copertura alle finestre, rendendo la casa triste. Dal portone
d'ingresso, ne uscì la madre di Liam, con una piccola valigia in
mano. Dopo essersi chiusa alle spalle la porta, la donna, si
recò dentro l'auto che si affrettò a partire. Cher,
nonostante tutto, si sentiva una pessima migliore amica, forse non
avrebbe più avuto l'opportunità di vederlo di persona, ma
tramite uno stupido computer. Adesso, però non doveva
deprimersi, ma affrontare la vita anche senza di lui. Si sarebbe
trovata un nuovo migliore amico, degno della sua amicizia e che sappia
mantenere le promesse.
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