Se fosse...sarebbe...
Era distesa sul letto,
immobile, a guardare il soffitto illuminato dai raggi della luna
provenienti da una finestra che era stata troppo pigra per chiudere.
Era così patetico.
Rimanere ad occhi aperti
nel cuore della notte senza riuscire a riprendere sonno perché il
desiderio sordo e fastidioso le prendeva mente, corpo e anima.
L'inappagato desiderio che può essere assolto se non in due. La
singola unità può fare ben poco: può far terminare il ciclo
continuo e folle degli ormoni scaricando quel potenziale sopito, ma
non non può riuscire ad arrivare alla vera pace dei sensi.
Temari girò lievemente il
capo sul cuscino, esponendo la pelle sotto l'orecchio.
Vorrei
che
mi baciasse sul collo, proprio per tutta la sua lunghezza partendo
dalla clavicola e piano piano, quasi facendomi il solletico, vorrei
che arrivasse alla mandibola. Sempre con estrema tranquillità vorrei
che
percorresse tutti i lineamenti del mio viso con la punta del naso o
con quelle sue labbra sottili. Una volta arrivato alla bocca, non
riuscirei
più stare buona. Gli prenderei
il viso con entrambe le mani per avvicinarmi ancora di più, il più
possibile, a lui. Scioglierei
quel
maledetto codino, perché solo con me lui è diverso. Solo con me non
si comporta come con gli altri, perché con me i capelli sono
sciolti, la maschera è tolta, la facciata è distrutta.
Solo
mio.
Ed
io solo sua.
Questa
stupida camicia da notte
sarebbe sparita
in un secondo, a lui non piacerebbe
che qualcosa si frapponesse tra lui e la sua preda. E come poi, non
si potrebbe
adorare il mio seno? È una cosa di cui io stessa vado fiera in un
mare di cose che non mi vanno a genio, ma le mie tette sono perfette.
Lui la penserebbe
come me, anche se fa tanto l'indifferente, anche se non sembra
accorgersi di nulla e la mia presenza sembra non provocargli niente.
Io so che le sue mani andrebbero
subito
a stringerne uno in mano, prima con gentilezza e stupore e poi sempre
più con desiderio crescente, crescente, come piace a me. La sua
maglietta dannata, tanto odiata prima, sarebbe
eliminata da
me stessa come un cavaliere sconfigge il suo peggior nemico in un
torneo.
Dicono
che solo gli uomini godano effettivamente alla vista di un corpo ben
fatto. Stupidaggini. Solo perché noi donne badiamo ai sentimenti non
significa che la pura contemplazione estetica ci sia preclusa.
Anzi.
A
me piace vedere i muscoli delle sue braccia non troppo accentuati
contrarsi in un vero spasmo di energia e forza. Mi piace vedere come
tutto il corpo stesso si armonizzi per compiere un movimento semplice
come quello di stringermi a sé, come il calore sprigionato da tutto
questo possa percepirlo io stessa. Io lo sento. Alcuni dicono che è
troppo magrolino per una come me. Avrei bisogno di un uomo più
possente, forte, robusto. Ma loro che ne sanno?
Forse
non rientra in quel che avevo immaginato, ma è tutto quello che mi
serve. Tutto.
Lui
continuerebbe
a giocare con me, a baciare ogni centimetro di pelle del mio corpo.
Non riuscirei
a
trattenere un sorriso. Adoro essere il suo regalo, la sua conquista.
Mi piace pensare di essere qualcosa di bello, di piacevole per lui,
come lui lo è per me.
Una
volta stufi di questi giochi diventati sempre più intesi, forti e
anelanti, si inizierebbe
con la parte migliore. E prima di diventare una sola cosa con me, mi
guarderebbe
in faccia per cercare nei miei occhi i suoi stessi sentimenti. Perché
per poco saremo un unico corpo e unica anima.
Temari cercò di
distogliere nuovamente l'attenzione da queste fantasie nella sua
testa. Non l'avrebbero di certo aiutata a dormire. La stavano
corrodendo dall'interno. Non poteva continuare ad andare avanti così,
con questi “forse” e condizionali, con questo suo mondo di sogno
perfetto dove accade tutto secondo il suo preciso volere. Anche se
sarebbe stato magnifico.
Però quelle immagini
erano così vivide, così accattivanti!
Sospirò sconfitta.
Girò il capo vero la sua
destra e osservò il cumulo di coperte che gli respirava accanto.
Dormiva.
Ma era mai possibile che
Shikamaru Nara dormisse sempre!?
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Si, lo so
Sono cattiva. Non è proprio il
miglioro regalo per la nostra cara Temari questa fanfiction dove lei
rimane digiuna e frustrata, ma è stato divertente, almeno per
me. Il titolo è la traduzione di un gioco francese Si
c'était...ce serait...
Naturalmente questa fic partecipa all'iniziativa indetta della Black Parade!
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