Un'occasione inaspettata

di sweetPotterina
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Si stava specchiando sul lago ghiacciato quando, accanto alla propria immagine, intravide un’ombra che la fece sussultare per lo spavento, portandola a sporgersi un po’ troppo verso la fragile superficie.
Draco l’afferrò tempestivamente, atterrando insieme a lei sulla neve e scivolando un po’ a terra.
Il bacio fu così inatteso che le ci volle qualche istante per capire che erano le sue labbra a scaldare le proprie.
Ne fu sconvolta.
Era bello. E ancor meglio era il brivido che le aveva provocato.
Sembrava che delle farfalle le si agitassero nello stomaco. Non aveva mai provato niente del genere.
D’istinto, gli fece scivolare le braccia intorno alle spalle. Se non aveva provato freddo prima, non poteva sentirlo in quel momento, con il grande corpo di Draco sopra il suo.
Il fiato dei loro aliti mischiati le scaldava il resto del viso, mentre sentiva le labbra calde di lui muoversi seducenti sulle sue.
Il seno si tese, pizzicando, e le dita dei piedi s’incurvarono negli stivali.
Il calore sembrava sprigionarsi tutto intorno a lei, mentre il sangue le scorreva bollente nelle vene.
Avrebbero potuto continuare ancora a lungo, se lui non si fosse lasciato trasportare e avesse fatto scivolare le dita gelate lungo il collo.
L’impatto del freddo improvviso riportò a galla la sua indignazione.
Asteria lo spinse via e si tirò in piedi, spazzando via la neve che le era rimasta appiccicata sulla giacca di velluto.
Ne era tutta coperta, certo, ma c’era da aspettarselo e non era quella la ragione della sua collera.
-Perché mi hai baciato?
Draco fece spallucce, ignorando le gote rosate della strega, che la rendevano ancora più deliziosa.
-I nostri genitori hanno posticipato la data delle nozze per lasciarci conoscere meglio, ricordi?
-Se hai deciso di accettare la decisione dei nostri padri, allora dovresti innanzitutto chiedermi di sposarti, non credi?- chiese in un tono di scherno.
–I miei genitori ne sarebbero senza dubbio entusiasti!
Draco alzò appena lo sguardo, curioso. -E tu, no?
-Non essere ridicolo.
-Allora potresti smetterla di azzardare ipotesi che sono ancora più ridicole, quando in realtà volevo solo scoprire se sai anche di acido come appari.
Asteria lo fissò: lui era ancora a terra, in una posa così rilassata che avrebbe potuto benissimo essere comodamente spaparanzato sul divano. Sembrava annoiato.
Fece per aggrottare la fronte, invece si limitò a inarcare un sopracciglio per osservarlo.
-So di acido?
-Assolutamente- convenne lui, con un ghigno divertito.
Asteria sgranò gli occhi, arrossendo appena per quell’offesa. Per Morgana, la stava schernendo!
Nessuno l’aveva mai presa in giro. Ma nessuno l’aveva mai baciata in quel modo, dopotutto.
-Vai al diavolo, Malfoy!
Draco balzò seduto, afferrandole appena in tempo il polso destro prima che si rimettesse in piedi.
La giovane donna si voltò verso di lui, stizzita.
-Che cosa vuoi ancora?
Draco era maledettamente serio, i suoi occhi grigi erano il ritratto delle nubi che sovrastavano il cielo. Minacciavano una tempesta, proprio come quella che lui subito dopo riuscì ad agitare nel suo cuore.
-Vorresti sposarmi, Asteria Greengrass?

FINE



Questa storia ha partecipato al contest “Sirius Black - DracoAsteria, Nonsense” indetto da Roxanne Potter, classificandosi settima.
Ringrazio la giudiciA e tutti voi che siete giunti fin qui. Spero sia piaciuta anche a voi!

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