Dio ama, l'uomo uccide

di Giulz95
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Il cuore non batte più. Ecco fatto, perfetto. Ne è morto un altro.

-Concentrati, Rayleeth. Trova l'ultimo respiro.-

Ascolto le parole del professore. Chiudo gli occhi spostando la mano sul torace del bambino e cerco di concentrarmi. Devo trovarlo. Devo trovare quell'ultimo brivido che passa attraverso il corpo di Francis. Dai Francis, aiutami.

Le mani inziano a pizzicarmi. Sta funzionando. Apro gli occhi e vedo i polpastrelli illuminarsi mentre sfiorano lo sterno del piccolo Francis. Eccolo l'ultimo respiro. L'ultimo brandello di energia. Lo lascio entrare in me, sentendo il suo profumo di primavera. Mi riempie i polmoni mentre sento nuova energia dentro di me, energia che viene rilasciata dopo qualche secondo dritta sul petto del bambino, che scosso da un fremito ricomincia a respirare e riapre gli occhi.
Simulazione terminata.
Francis scompare, così come il parco in cui eravamo.
-Bene! Molto bene Leeth. Stai facendo moltissimi progressi, lo sai vero?-
-Grazie, professore.- Sorrido. -Anche se richiede moltissima energia.-
-È passato poco più di un anno, Leeth. Vedrai che con il tempo imparerai a controllarlo meglio.-
È passato un anno da Liberty Island. Un anno di pace, di pochi cambiamenti. Insomma, un anno tranquillo. Magneto è in un carcere di massima sicurezza, costruito interamente in plastica. Mistica è ancora sotto le sembianze del senatore Kelly, anche se per ora non sembra intenzionata a creare problemi. Tutto va per il verso giusto, se non fosse che i miei incubi sono peggiorati notevolmente da quando Logan se ne è andato, e ancora di più da quando ho sviluppato la mia mutazione secondaria. Dopo che io e lui abbiamo salvato la vita di Rogue, a Liberty Island, ho tenuto diverse simulazioni con il professore, dove ho scoperto di essere in grado di raccogliere l'energia delle persone, umani compresi, e di amplificarla, per poi farla scorrere nel corpo più potente di prima. Posso salvare delle vite, insomma. Finalmente qualcosa di utile.
-La ringrazio professore.- Sorrido di nuovo, mentre camminiamo verso l'ascensore. Ad un tratto si blocca guardando un punto fisso davanti a lui. Ok. Cosa succede ora?
-Professore? Tutto bene?-
-Sì. Sì, assolutamente.- Torna in sè, sorridendomi, anche se sembra turbato. -Vai pure, Leeth. Gli altri ti aspettano per l'uscita didattica.-
-A più tardi, professore.-
Sorrido, entrando nell'ascensore e salendo al piano di sopra.




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