Una Solenne Promessa.

di GCLem
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Io non so essere dolce: eppure il mio cuore si dimentica di battere quando mi guardi di sottecchi. È lontana, eppure sento le sue braccia stringere i miei fianchi. Le piace osservare, parlare e giocare con le mie mani. Poi mi prendi i polsi e mi baci. Piano. Un tocco impercettibile come una prima goccia che si posa sull'asfalto. Chiudiamo gli occhi in una solenne promessa. Però so che la infrangerai per paura di perdermi: riapri gli occhi ed io sono qui. Sorrido e sorride. È vicina. Le piace leggere, comprendere e fare tante domande. Poi disegni dei cerchi imperfetti sulla mia guancia. Rido. Un solletichìo debole come il fruscio di foglie su rami deformi. Mi viene da piangere perché sei così innocente: mi guardi dritta negli occhi con il tuo sguardo più serio. Stiamo in silenzio. Sento i tuoi battiti. Ti stringo a me e ti bacio. Assaporo in ogni minima sfumatura le tue labbra: ma sono troppo...semplici. Semplici come respirare, come il pane. Semplici come morire. Ora sono leggermente salate: stai piangendo, ma non ti chiedo il motivo. Continuo a nascondere lo sguardo dietro le palpebre. In questa solenne promessa. Sono ancora qui, nonostante tu stia per aprire gli occhi.




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