Il sesso non ha odore

di None to Blame
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Il sesso è solo sesso le lenzuola fanno il loro mestiere.
Nascondono, rubano gemiti e poi raffreddano, si attaccano alla pelle, succhiano via il sudore e qualche domanda appesa ai respiri strozzati.

« È stato un errore »

« Pensavo ti fosse piaciuto »

L’ultima parola, incorniciata dal pallore surreale di un lenzuolo.
Il suo volto giace abbandonato sul cuscino, in un mare di flanella e capelli.
Parole che si sollevano col suo torace, irritanti e provocatorie.

« Non è questo »

« Si tratta ancora del tuo perbenismo? »

Prude.
Il tuo dito che ti tortura il petto, prude, gratta e pizzica e ancora prude, un imbarazzo che fa rimpiangere l’orticaria.

« Ma cosa ti cambia, Sherlock? »

« Proprio nulla »

Sospiri.

Narici che si sforzano di non appropriarsi di un odore, di quegli odori acri mescolati nel tempo, nella notte, di una penombra benevola che asseconda la tua eccitazione.

« Esattamente »

Fruscio delicato e poi pelle su pelle, la tua mano che trema sotto le sue dita. Mano che scappa e si rifugia sotto il lenzuolo.

« Questo non è “nulla”. Questo è.. »

« È solo sesso »

« Se fosse solo sesso, ora dovrei prendere il portafogli e sganciarti una banconota da venti »

« Ma se.. »

« Cambierà le cose, lo sai »

L’alba che fa capolino col suo bagliore, raggi che si infiltrano tra le crepe di un silenzio ingombrante.

Sospiri, ancora.

Ti alzi e pesti le piante dei piedi sul pavimento, un rumore che speri spezzi quell’atmosfera, ma è un suono muto alle tue orecchie.

Qualche pensiero si condensa sulle pareti.

« Questa notte è cancellata, Sherlock »

« Ti sbagli, John »

« Non si discute »

E il bagno, l’acqua, schiuma senza odore che scivola tra le pieghe, elimina le prove, spazza via sensazioni alle quali non dai nome – perché se dai un nome a qualcosa va a finire che ti ci affezioni.

E quasi speri di affogare in quelle bolle quando senti altre mani – le sue, quelle giuste – disegnarti la schiena e accarezzare le spalle.
Labbra che sono quasi irreali – cristo, ci vuoi morire e poi rinascere su quella bocca – bruciano quando strisciano tra i brividi e divorano la tua nuca, una lingua che striscia piano e segue i tuoi brividi, li delinea, li colora e rapisce, una lingua che svende se stessa al tuo piacere.
 



Il sesso è solo sesso, condanni la flanella di un lenzuolo e quella notte la cancelli, perché è giusto e devi farlo e perché sai che tanto nessun odore resta sulla pelle.


























NdA

Riuscirò a scrivere qualcosa di pesantemente erotico, un giorno. Un porn davvero porn, di quelli vietati agli under 30. Ce la farò, sì.

Accetto critiche costruttive e distruttive! 






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