L'amore
è ciò che caratterizza la vita di molte persone.
Molte
donne non concepiscono una vita in solitudine e sono sempre in continua
ricerca dell'anima gemella, del colpo di fulmine, della metà
perfetta della mela.
Ma
lei, Johanna
Richardson, non cercava nulla di simile, o per meglio dire
aveva già da tempo rinunciato all'idea di trovare un
compagno.
Eppure
le sue aspettative non erano poi così elevate: Al diavolo il
principe azzurro, le sarebbe bastato anche un principe sbiadito che si
presenti con in mano una pizza.
Pizza=
piatto preferito di Johanna. La mangiava quasi ogni giorno. Sia
perchè non era capace di far un uovo sodo, sia
perchè la riteneva maledettamente buona... e poi era
diventata amica di Sam, il fattorino delle pizze.
"Non
capisco proprio perchè io non riesca a trovare nessuno che
voglia condividere l'eternità con me" diceva mentre
addentava un pezzo di pizza al salame piccante "Insomma guardami, sono
una bomba" disse al proprio gatto.
Tremor
= splendido esemplare di gatto siamese. Ha dieci anni di vita ed
è leggermente grassottello... sarà
perchè anche lui era ghiotto di pizza.
Tremor
guardò la propria padrona: Una donna di trentadue anni che
il sabato sera se ne stava in pigiama, con i corti capelli corvini
spettinati legati in una minuta coda di cavallo, con indosso una
vestaglia da notte bianca colorata da qualche schizzo di pomodoro.
"Maaaaooo"
rispose il gatto strisciandole contro una gamba.
Erano
le nove di sera e Johanna stava cercando di fare il bagno a Tremor che
per tutta risposta l'aveva costretta a corrergli dietro e in un modo o
nell'altro riuscì a farla bagnare completamente.
Driiiin.
Driiiin.
Driiin.
"Ma
dove l'ho messo il telefono" diceva spostando a destra e a manca i
cuscini, le sedie, i soprammobili.
Poi
si fermò un istante. "Ma... io non ho un telefono" disse poi
dubbiosa guardandosi ancora in giro.
"Credo
che il suono provenga dalla porta" disse una voce familiare da dietro
la porta, appunto.
"Oh
certo" disse Johanna avvicinandosi ed aprendo la porta di ingresso
"Professor Silente"
"Non
è tua usanza chiedere chi vi è dietro la porta
prima di aprire, Johanna?" chiese il professore ancora fuori la porta
"Dovresti essere più cauta"
"Ha
ragione, aspetti un attimo" disse subito Johanna richiudendo la porta.
"Chi
è?"
Il
professor Silente si ritrovò a sorridere tra sè e
sè. "Albus Silente"
Johanna
a quel punto aprì la porta "Professore, ma che gradita
visita. Non pensavo proprio fosse lei"
Albus
Silente sorrise sornione vedendo che la sua vecchia alunna era cambiata
ben poco.
"Che
fa" disse Johanna "Non entra?"
"Aspettavo
che mi invitassi, veramente" ammise Silente.
"Perchè...
Lei è per caso uno di quegli esseri che senza invito non
possono entrare? Lei... Lei è un vampiro?" disse Johanna con
le lacrime agli occhi "Oh professore mi dispiace. Ora la
dovrò uccidere conficcandole un paletto di legno
lì dove un tempo batteva il suo cuore... E io non ce l'ho
neanche un paletto di legno"
"Rassicurati
mia cara" disse Silente sempre più divertito "Non sono
ancora un vampiro"
"Ah...
no?" chiese la donna "Lo dimostri"
Silente
a quel punto fece un passo dentro la piccola casa.
"Oh...
bene, si accomodi allora"
Silente
si accomodò in un salottino piccolo, disordinato e
leggermente sporco.
"Ti
sei trasferita da poco?" chiese un po' scombussolato.
"No,
no..." disse Johanna, poi si guardò intorno "Si, da due
giorni"
"Tutto
chiaro allora! Non voglio rubarti tempo mia cara, andrò
dritto al sodo. Sono qui per offrirti la cattedra di pozioni"
"Oh...
bhè... non saprei" disse Johanna titubante "Sarà
piena di bruciature e poi non credo che si intorni con il resto
dell'arredo"
"Suvvia"
disse Silente "Sai bene che intendo il posto di insegnate"
"Ah...
non so... sono piena di impegni"
Silente
si guardò elequentemente intorno.
"Va
bene, accetto" disse poi Johanna un po' mortificata.
"Ottimo,
prepara il baule e datti una ripulita... Domani è il primo
di Settembre!"
Angolo autrice:
Salve
a tutti.
Inanzi
tutto, se siete arrivati a leggerto fin qui sotto è un buon
segno ;)
Non
vi ruberò altro tempo, voglio solo segnalare che questa ff
non è altro che la rivisitazione di un'altra storia da me
scritta qualche anno fa: Profezie d'Aprile. L'intento è di
migliorarne il contenuto sia a livello grammaticale che narrativo!
Ringrazio
chiunque abbia letto.
Un
abbraccio,
Alexis.
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