Il sign.Manari spiò dall’occhiello della porta,era lui,l’uomo della telefonata.”Brigitte prendi nostra figlia dovete scappare,è lui”.”Chiamo la polizia” ribattè Brigitte.Furono momenti di panico,non sapevano cosa fare.. “So che ci siete aprite o butto la porta giù” ulrò prepotentemente e con aria di superiorità l’uomo.Le donne si nascosero al piano di sotto,in cantina c’era un’uscita che portava al garage,il sign.Manari spense le luci e le raggiunse.Salirono in auto e iniziarono a scappare,nel frattempo l’uomo entrò in casa e iniziò a cercarlì,non erano in casa erano scappati e lui subito se ne accorse.Durante il viaggio in macchina Brigitte ripetè più volte che dovevano lasciare la città,era arrivato il momento di trasferirsi.Quella sera si rifugiarono a casa della madre di Brigitte,Rosalì crollò dal sonno,la madre la coprì con un lenzuolo e delicatamente la sfiorò la fronte sperando di poter toglierle dalla mente tutti quei pensieri che abbattevano una bambina di 12 anni.Il sole sorse,ma si aggirava un’aria triste in famiglia,Rosalì stava a scuola mentre i due coniugi stavano discutendo pesantemente.Erano le 13 p.m e il sign. Manari si apprestò per andar a prendere Rosalì da scuola,intanto la piccola uscì e attese l’arrivo di uno dei genitori,quando all’improvviso..
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