Nord & Sud

di The Awesome Tomato
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Finalmente era giunto il giorno, oggi sarebbe cambiato molto e dipendeva tutto da me
“Ripensandoci, non è che mi piaccia poi così tanto” Veneziano sbuffò, era stufo dei miei continui ‘attacchi di codardia’ come li chiamava lui
Fratello, smettila di dire stupidaggini!” a quanto pare il fratello gentile ed idiota aveva lasciato lo spazio a quello schietto, non che non lo fosse anche prima però metteva sempre tutto sul divertente o cose simili “Si può sapere perché hai paura di essere felice?” questa domanda era inaspettata, specialmente se a formularla era mio fratello però, dopo tutto il suo sostegno, meritava una risposta sincera
“Perché ogni volta che sono felice, va storto qualcosa…” mi rattristai e Veneziano mi abbracciò
“Vedrai che questa volta non succederà, ci sono io ad aiutarti”
“Fratello…” risposi all’abbraccio, ad un certo punto, si sentì la voce all’altoparlante che annunciava l’arrivo dell’aereo proveniente da Berlino “Sono arrivati” più che a lui, l’avevo detto a me stesso.
Emersero dall’ammasso di gente e noi ci sbracciammo per farci notare
“Germania, Germania! Da questa parte!” poco dopo riuscimmo ad incontrarci.
Ciao!” disse Veneziano e saltò tra le braccia della patata-macho che rispose al saluto ed all’abbraccio, mi rivolsi a Prussia
“Ciao bastardo, benvenuto in Italia” sembrava molto eccitato all’idea di passare il fine settimana qui
“Ciao Sud! Felice di vedermi?” non immagini nemmeno quanto
“Già a dietro a sparare cretinate? Andiamo.”
Quella mattina andammo a visitare il Colosseo non appena misero in casa i bagagli, Prussia era estasiato all’idea di essere qui, si faceva foto ovunque cercando di prendere anche il monumento, ad un certo punto mi prese per un braccio e mi tirò verso di sé, avvicinando la sua faccia alla mia, io ero completamente rosso e nel panico poi… scattò una foto
“Kesesese! È venuta benissimo! Tu sembri un pomodoro come al solito. Hahaha!” ero visibilmente deluso ed anche Veneziano che aveva assistito alla scena, i due tedeschi ci guardarono un po’ confusi poi il crucco decise di lasciare perdere mentre Prussia chiese
“Che c’è?” rispose mio fratello
“Sei senza speranza, Prussia~”
“Che ho fatto questa volta?” lo guardai
“Niente!” proprio NIENTE.
La giornata passò in modo piacevole, visitammo anche la fontana di Trevi
“Wow! È molto più bella che in foto!”
“Certo che lo è idiota!”
“Prussia, sai che se lanci delle monete nella fontana ed esprimi un desiderio, questo si avvera! Veeh~” sorrise
“Avevo sentito qualcosa del genere, lo facciamo?”
“Si~” Veneziano lo asseconda sempre, sono entrambi così infantili però è vero che se lo faccio posso aumentare le possibilità di successo, non che ci creda comunque. Pensai, feci un lungo sospiro
“Se proprio ci tenete” subito dopo eravamo tutti e quattro con in mano una moneta dando le spalle alla fontana.
“Sud, cosa hai desiderato?” arrossii
“N-non si deve dire, a-altrimenti non si avvera”
“Romano ha ragione~” poi andammo in un ristorante a far capire a quei crucchi cosa voleva dire la parola ‘cibo’.
Nel pomeriggio restammo in casa perché la testa di patata non riusciva a resistere sapendo che aveva ancora tutti i vestiti in valigia, Veneziano andò ad aiutarlo quindi io decisi di aiutare Prussia bussai alla porta della sua stanza “Entra pure” “Ciao bastardo, serve una mano?” “No, ho quasi finito” mi guardai intorno “Che disastro, non sei nemmeno capace di mettere i vestiti nell’armadio?” mi avvicinai per mettere un po’ di ordine “Apprezzo molto Sud ma davvero, non mi sembra il caso di-” nel prendere una maglia, ci sfiorammo le mani ed io mi ritrassi immediatamente arrossendo e sussurrando “S-scusa” dovevo dirglielo, non potevo nascondere ulteriormente i miei sentimenti “Senti Prussia, io-” “Bruder, hai finito?” entrò la patata muscolosa, la prima cosa che vide fu la maglia che avevo lasciato cadere “…” si avvicinò, la raccolse e la mise nell’armadio, quando lo aprì vide il caos “… sembra che ci sia appena stata una guerra…” iniziò a riordinare tutto “Ci si mette pure West adesso!” si rivolse a me e mise le mani sui fianchi “Che stavi dicendo?” indietreggiai di un passo in direzione della porta “N-niente, vado a vedere che combina Veneziano” scappai via.
La cena fu tranquilla, i due ospiti erano stanchi dal viaggio e quindi non parlavano molto, appena finimmo di mangiare Prussia si ritirò in camera sua, sembrava avesse qualcosa di importante da fare “Dove cazzo è andato?” chiesi agli altri due sperando che ne sapessero di più di me
“Sarà andato a scrivere” rispose il crucco… scrivere?
“È vero, lui scrive tutti i giorni quello che fa su un diario, è un’abitudine che ha fin da quando era piccolo~”
“Ah, non lo sapevo…” fissai la porta sperando che riapparisse ma non succedeva
“Germania, mi sto annoiando! Perché non facciamo un gioco?” disse buttandosi tra le braccia del patata-macho
“Cosa vorresti fare?” rispose lui stringendolo di più a se
Si mise a pensarci su “Veeh~ perché non giochiamo a Risiko? Piace sia a te che a Prussia e non si combatte sul serio!” si rivolse a me con un’espressione felice “Fratello, vai a chiamare Prussia!” detto questo mi fece l’occhiolino e tornò al suo ragazzo
“O-ok vado…” mi alzai e mi diressi in camera sua, ad ogni passo arrossivo sempre di più ed il cuore mi scoppiava… era l’ora di dirgli tutto.




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