Titolo:
Brothers
Autrice:
PrincesMonica
Rating:
Verde
Disclaimer:
Non scrivo a scopo di lucro. I personaggi sono di
proprietà di GRR Martin e della HBO.
Note:
É una sciocchezza che mi è venuta in mente questo
pomeriggio. Non ci sono spoiler di niente perchè comunque
parla di Robb e Jon
da bambini.
Dedicata
a Valeria, Puffola del mio cuore.
Ned
lo sapeva che prima o poi sarebbe successo: due bambini di
sei anni non potevano essere sempre quieti ed amichevoli tra loro.
Prima o poi
avrebbero iniziato a fare la lotta, come era normale che fosse.
Però sperava
che fosse proprio lotta selvaggia tra foglie, fango ed insulti. Jon
aveva un
occhio nero e Robb sanguinava dal labbro: era ora di separarli.
Superò tutto il
Parco degli Dei e arrivò a dividerli prendendoli per la
collottola. I due
bambini nonostante tutto scalciavano e digrignavano i denti come due
lupacchiotti.
“Adesso
basta!” li sgridò Ned. Bastò quelli a
farli fermare:
normalmente Lord Eddard Stark non alzava la voce, bastava il suo
sguardo per
gelare qualsiasi velleità dei figli.
“Ha
iniziato lui!” Esclamò Robb indicando il fratello.
Jon fece
il muso, ma non disse niente.
“È
vero Jon?”
“Mi
ha chiamato Bastardo.” Mormorò. Ed
sospirò e li rimise per
terra.
“Venite
con me.” I due si lanciarono un’occhiata torva e
seguirono l’uomo attraverso tutto il castello di Winterfell,
senza che nessuno
potesse fermarlo. Arrivarono sulla torre più alta, dove
alcuni soldati facevano
la guardia.
“Andate,
voglio restare solo con loro.” Li liquidò quasi
con
poca grazia il lord. “Venite qui voi due e
guardate.” Il vento soffiava forte,
ma i due bimbi non si muovevano, ma gli occhi lacrimavano e sentivano
il freddo
penetrare tra gli strati di pelliccia. “Questo è
il nord. Questa è la terra che
da adulti dovrete proteggere.” Quel discorso lo aveva
imparato da suo padre che
anni prima lo aveva fatto a lui e a Brandon quando erano piccoli.
“Robb tu
diventerai il Lord di tutto il Nord alla mia morte. Devi imparare a
comportarti
come tale. Non c’è solo l’onore, la
capacità di usare una spada o la politica,
ma c’è la gentilezza, il sapere quando
è il momento giusto di dire determinate
cose. Essere il Lord non significa poter dire e fare quello che si
vuole,
significa parlare e fare per il bene del popolo e della nostra terra.
Devi
garantire giustizia, gentilezza ed integrità a tutti i
sudditi, dal più nobile
all’ultimo mendicante. Hai capito?”
“Sì,
padre.” Mormorò Robb.
“Jon.
Tu sei un Bastardo e questo non cambierà mai nella tua
vita.” Vide che il bambino tratteneva le lacrime
“Robb non è stato gentile a
ricordartelo, ma lo devi fare tu ogni giorno della tua vita, fino alla
tua
morte. Ma ricordati anche che tu, al pari di Robb, hai il mio stesso
sangue.
Sangue Stark, sangue nobile e forte, sangue dei Primi Uomini. Sei un
vero uomo
del Nord, Jon. Non puoi prendere a pugni tutti coloro che ti
offenderanno,
perchè useranno l’offesa per provocarti. E se lo
facesse il Re? Prenderesti a
pugni anche lui?” Posò una mano su entrambi i
bambini e le strinse. “Da grande
sarai un grande soldato, un cavaliere se vorrai, a salvaguardia di tuo
fratello,
non devi portargli rancore. E tu Robb sarai il suo signore, lui
morirà per te e
tu gli devi onore e rispetto, sempre, fin da adesso.” I due
bambini tremavano
dal freddo, ma resistettero annuendo alle parole del padre.
“Ed ora, punizione.
Andate da Maestro Luwin.”
Jon
e Robb corsero via a scaldarsi, anche se l’idea di passare
la giornata a studiare con l’anziano Maestro non li faceva
proprio felicissimi.
Eddard sospirò e guardò verso la strada, dove dei
postulanti stavano arrivando
per essere ascoltati.
“Eh,
l’Inverno sta veramente arrivando.”
*********
Non
si erano parlati per tutto il giorno, in punizione in due
stanze diverse a scrivere lunghi e noiosi testi che Maestro Luwin aveva
messo
loro davanti da studiare. Anche a cena erano stati lontani,
perchè Lady Catelyn
non approvava la presenza di Jon, ma era arrivato il momento di
ritrovarsi e
capirsi.
Erano
entrambi pronti per andare a letto, davanti al fuoco a
prendere il suo calore fino in fondo. Jon sapeva che era Robb a doversi
scusare
per primo, ma sapeva anche che non sarebbe successo, perchè
in fondo lui era il
più vecchio e, soprattutto, il suo futuro Lord. Toccava a
lui farsi avanti,
dimenticando l’orgoglio.
“Scusa
Robb, non dovevo picchiarti.” Ecco l’aveva detto,
ma non
stava meglio.
“È
vero, ma io non dovevo chiamarti bastardo.” Rispose il rosso
guardandosi i piedi. Corsero a letto, infilandosi velocemente sotto le
pesanti
pelli per stare bene al caldo. “Io e te siamo Fratelli, Jon.
Non litighiamo più
va bene?”
“Va
bene.” Rispose Jon Sorridendo.
“Fratelli
per sempre?”
“Per
sempre.”
FINE
|