I do not fall in love easily.

di Ilaria marzo
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"Pensate che sia la solita storia tra fan innamorata e il suo idolo? pensate che si innamoreranno entrambi al primo sguardo? Bè pensate male "
 
 
"Beep, beep, beep, beep, " 
 
Starete pensando, "o mio dio la sta per schiacciare un camion" no tranquilli è solo la mia maledetta sveglia che mi fa alzare ogni mattina alle 6.
 
A: Maledetta sveglia, dove sei, eri qui....-cercai la sveglia con la mano mentre avevo ancora gli occhi chiusi per spengerla ma scappava da me, dove s...BOOM.
A: Fanculo! 
J: Oddio Ashy, ti sei fatta male?
A: No stavo cercando di chiudere la sveglia e sono caduta...SONO VIVA, grazie.
 
Oh ma aspettate, non mi sono presentata, sono Ashley per gli amici Ashy, ho 18 anni mora capelli lunghi e boccolosi, occhi marroni alta e magra. Mi sono trasferita a Londra da circa, una settimana penso, si una settimana, e la odio.
Vi starete chiedendo "perchè ti ci sei trasferita allora", avete ragione, mi ci sono trasferita solo per imparare la lingua e visto che mia zia aveva un appartamento libero ne ho approfittato, tutto qui. Condivido l'appartamento con una ragazza di nome Jane, lei è, be lei è..ok.
Non è ne la mia migliore amica ne mia nemica è semplicemente, ok. 
Non sono il tipo che si fa amici facilmente soprattutto in questa città cupa, umida, e noiosa che mi fa diventare nervosa, non sono brava a mostrare le mie emozioni o con le parole quindi mi limito a guardare le persone e sorridere se mi salutano, semplicemente non sono il tipo di ragazza che saltella felice e ha il sorriso in faccia 24 ore su 24, mi piacerebbe esserlo ma poi non sarei me stessa, bene ora chiudiamo la parestesi "conosciamoci" e andiamo avanti.
 
A: Jane esco, ti ho preparato la colazione, sta sul tavolo.
J: Ok, ciao!
A: Almeno un grazie, vaffanculo -dissi a bassa voce.
 
Finalmente mi sono decisa di andare a cercare un lavoro ma in ogni negozio che entravo e chiedevo la solita risposta era "no grazie, ma lasciami il numero se serve un aiuto ti chiamo", bene, non sentirò mai più quella voce.
Visto che nessuno mi filava decisi di andare a pranzare e poi al supermercato a fare la spesa, dio mi sentivo così vecchia quando lo facevo.
Bicchieri presi, pane preso, latte preso...pasta pres...no aspetta non l'ho presa! 
Mi dirigei verso lo scaffale della pasta, che era un po il mio mondo visto che sono italiana, e lì c'erano uno strano ragazzo incappucciato con un paio di occhiali da sole, ok i ragazzi londinesi sono davvero strani è sempre nuvoloso ma hanno gli occhiali da sole wow, mi avvicinai...


< LEGGETE QUI ok con questo coso rosso e grosso spero di aver attirato la vostra attenzione, è un capitolo un po corto lo so, ma prima volevo sapere se vi piace l'inizio o almeno se vi piace come scrivo e se volete darmi qualche consiglio, accetto critiche, un bacio a tutte >




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