Col tuo odore sulla pelle.

di Pravorum
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Col tuo odore sulla pelle.

Notti insonni intrise di dolore, la consapevolezza di non poterti avere come vorrei, mio amaro peccato.
Dormire in questa casa è un incubo, e stendersi sul nostro letto, senza te accanto, è peggio che morire.
Non dovrei fumare così tanta erba prima di abbandonarmi fra le coperte, mi sembra di vedere proiettate sul muro le nostre ombre che si intrecciano, quasi a formare un unico essere, la nostra passione.
Ma è solo un’illusione.
Vorrei che tu non esistessi davvero.
Vorrei che questa stanza non avesse il tuo odore, ogni notte più forte, alimentato dalla tua assenza.
Sembra soffocarmi, sembra vivermi dentro e infettarmi come un germe incurabile.
Si, perché dopo tutto sei un parassita che si è nutrito del mio amore dilaniando la purezza della mia anima.
Oscena.
Si, sei l’oscenità in persona.
Con quei tuoi sguardi magnetici, a volte dolci; quasi sempre violenti ed avidi della mia carne.
Mi hai divorato il cuore, famelica belva che vive nei miei ricordi.
Chiudo gli occhi, senza mai prendere sonno, ma sono costretta a riaprirli o la scena di te che vai via mi porterà alle lacrime.
Mi sono messa in gioco, e tu hai giocato con i miei sentimenti.
Ed hai vinto, hai vinto tutto.
Vorrei vederti strisciare ai miei piedi ed implorare perdono.
Voglio ucciderti nello stesso modo in cui tu hai ucciso il mio amore.
Bastarda. Hai stravolto la mia vita portandola al degrado per poi abbandonarmi.
Vorrei avere il tuo corpo fra le mani per sentire ancora le tue urla di piacere… ed avere ancora il tuo odore sulla mia pelle.





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