Capitolo
1.
Le
principesse gemelle ancora una volta erano uscite dal regno Solare
prendendo la mongolfiera senza chiedere il permesso. Appena Lulu
andò
a controllare se le due ragazze stessero facendo gli esercizi con i
loro istruttori, vide che non vi era traccia e così
chiamò
immediatamente la governante. La vecchia Camelot iniziò a
lamentarsi
ed urlare. Ma d'altro canto, sapeva anche che era inutile arrabbiarsi
con loro, perché quelle due sarebbero rimaste sempre due
bambine.
Anche se, la speranza che un giorno le due principesse meno
principesche di Wonder diventassero le più
principesche,
ardeva nel cuore della signora.
Intanto
sia Fine che Rein erano all'interno della mongolfiera insieme al loro
amico Poomo, che suggeriva loro sul come comportarsi una volta
arrivate nel regno della Goccia.
Ma
sia che la rossa che la turchese non lo stavano a sentire e stavano
tra loro a chiacchierare chiedendosi come mai Mirlo avesse chiesto
loro aiuto.
«Magari
è stato Eclipse,» esordì Rein,
«forse ha rapito Narlo e ancora
non ha detto niente a sua madre per la sua severità e ci ha
chiesto
di aiutarla.»
Appena
Rein aveva pronunciato il nome di Eclipse, lo sguardo e l'attenzione
di Fine diventarono più intensi. Anche lo stesso Poomo, che
dapprima
stava rimproverando le gemelle, era diventato più serio:
«Beh, la
principessa Mirlo è una principessa matura e se ha chiesto
urgentemente di vedervi...» Continuò il piccolo
folletto bianco.
«No.»
Disse Fine.
«No?»
Domandarono in coro sia Poomo che Rein.
«Io..io
me lo sento. Eclipse non è un cattivo ragazzo.»
«Principessa
Fine.» Iniziò a parlare Poomo cercando di fare
ragionare la rossa:
«Ti ricordo quello che ti era successo nella foresta della
paura? Se
io e Rein non ti avessimo raggiunto cosa avresti fatto?»
«Non
cambio idea, Eclipse non è un cattivo ragazzo.»
Disse sicura
affrontando con lo sguardo quello di Poomo.
Ci
fu silenzio e per un po' sia Rein e Poomo rimasero con bocca taciuta.
Una
volta arrivati a destinazione, facendo naturalmente un'atterraggio
degno delle principesse meno principesche di Wonder, Fine, Rein e
Poomo andarono di corsa da Mirlo.
«Ciao
Mirlo.» Dissero entrambe con il fiato corto: «Dicci
che problema
c'è?» Continuò Rein. «Ciao
ragazze, che sorpresa!» Disse Mirlo
con il fratello Narlo in braccio: «Ma che problema? Io non ho
nessun
problema.» Continuò la ragazza guardando le
gemelle in modo
confuso.
«E
la lettera?» Domandò Fine estraendo la lettera con
sopra il timbro
del regno e mostrandola alla principessa.
«Fine,
Rein quella lettera non ve l'ho mandata io.» Disse seria. Le
ragazze
si guardarono con ara interrogativa.
Mirlo
decise dunque di invitare le ospiti a prendere un tazza di
thé per
potere chiarir meglio la situazione dato che poi avevano fatto un
lungo viaggio per giungere fino a qui.
Ovviamente
per Fine fu difficile controllarsi vedendo subito quei deliziosi
dolcetti e Rein si sentiva imbarazzata per tanta spudoratezza da
parte della sorella. L'unica cosa di cui si sentiva rassicurata era
l'assenza del suo amato principe Bright.
Mentre
Fine si ingozzava letteralmente dei dolci, Rein spiegava la
situazione all'amica e cominciò a rilevarle anche i propri
dubbi,
sul fatto che possa essere stato lo stesso Eclipse ad aver mandato
quella lettera.
«Rein.»
Disse Fine richiamando la sorella: «Non è stato
Eclipse.»
«Fine...»
Soffiò Rein: «Vuole rubarci il potere di
Prominence.»
Fine
non seppe come rispondere e abbassò gli occhi. Naturalmente
su
questo fronte aveva perfettamente ragione la sorella ma come farle
capire che si sbagliava e che in realtà dietro a quella
faccia da
duro, dietro a quella maschera di freddezza, Eclipse era un bravo
ragazzo?
«Beh,
ragazze. Oramai che siete qui, perché non rimanete un altro
un po'.»
Propose la principessa. Le due sorelle accettarono e rimasero nel
regno della Goccia.
Il
pomeriggio passò velocemente e arrivò il momento
di salutarsi ma
appena le due ragazze stavano per salire nella mongolfiera il vagito
di Narlo si fece sentire sempre più. Una cameriera del regno
arrivò
e disse : «Il principino! Il principino!»
Le
ragazze andarono subito a controllare e una strana figura si trovava
proprio dentro alla stanza.
«ECLIPSE!»
Urlò Rein: «Lascialo andare immediatamente, sei un
farabutto!» Poi
si rivolse verso Fine che era ferma lì impalata :
«Vedi sorellina,
Eclipse è cattivo! Se la prende anche con un
bambino!»
«Quello
non è Eclipse!» Rispose Fine freddamente.
«Appunto.»
Disse una voce maschile interrupendo quella situazione di caos :
«Io
sono dietro di voi, principesse.»
Le
due ragazze si voltarono e videro che effettivamente Eclipse era
dietro di loro poggiato allo stipite della porta.
Sul
volto della rossa si increspò un sorriso raggiante mentre
Rein
dubitava ancora sull'identità di quel ragazzo troppo
impudente
secondo lei.
Fine
e Rein si lanciarono uno sguardo d'intesa e si trasformarono in
principesse scintillanti e grazie al prezioso e potente potere di
Prominence riuscirono a salvare il piccolo Narlo.
La
misteriosa figura sparì e allo stesso modo anche Eclipse ma,
prima
che se ne andasse Fine gli afferrò il polso e lo fece
voltare
dicendo : «Tu non sei cattivo vero?»
Eclipse
si voltò minimamente verso Fine e la guardò con
aria dura come
aveva sempre fatto, poi spostò il suo sguardo verso la
gemella che
invece, guardava lui duramente.
Il
ragazzo non rispose e con un gesto rapido si liberò dalla
presa,
andandosene lasciando Fine amareggiata e delusa. Anche
perché si era
perfettamente accorta dello sguardo che aveva dato alla sorella.
Finalmente
le due principesse del regno Solare poterono partire e rientrare
quindi, a casa. Non sapevano che al loro ritorno la vecchia Camelot
le aspettava, volenterosa più che mai di punirle e assegnare
loro i
compiti che non avevano fatto.
Durante
il viaggio Fine era assente e sia Rein e Poomo se ne erano accorti.
«Fine..»
Iniziò Rein, avvicinandosi alla sorella e prendendola per
mano.
«E'
tutto ok.» Rispose la sorella sorridendo. «Dai
adesso balliamo!»
Esclamò la rossa.
Le
due gemelle iniziarono a ballare una delle loro particolari danze
lasciando a Poomo il compito di guidare la mongolfiera.
«Lo
sapete che dovete fare ancora i compiti?» Disse con tono
minaccioso
Camelot mostrando loro una mucchia enormi di libri.
«Li
facciamo più tardi.» Disse Rein.
«Siamo
stanche.» Concluse Fine. E come due saette entrambe si
catapultarono
a letto.
Una
volta sistematesi e coricate si diedero la buonanotte sebbene sia
Fine che Rein non avessero sonno. «Perché credi
che Eclipse non sia
un cattivo ragazzo?» Domandò Rein alla sorella.
Fine
non volle rispondere anche perché non lo sapeva neanche lei
perché
sentisse ciò.
«Capisco.»
Continuò la turchese: «Però io rimango
della mia idea. Penso
sempre che Eclipse non sia un ragazzo sui cui fidarsi.»
«Ma
quante volte ti ha salvato sorellina?» Disse Fine con tono
pacato.
«Beh..»
«Buonanotte.»
Concluse Fine.
«Buonanotte.»
Rispose Rein.
Fine
aveva già capito che ad Eclipse interessava la sorella e non
lei. E
questo le faceva male e non poco.
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