I
remember when
we broke up the first time
21
novembre, 2009
"Non
puoi uscire con quel lurido bastardo" assentii Niall,
chiudendosi la porta alle spalle e camminando a passo d'elefante
lungo il corridoio, benché non avesse una meta ben precisa.
Infatti
si arrestò di colpo, strinse i pugni e mi guardò,
fisso negli
occhi: non lo avevo mai
visto
così arrabbiato.
"Sei il benvenuto, Niall, fa'
come se fossi
a casa tua" lo scimmiottai, scrollando le spalle, "Sam non
è un lurido bastardo, è una persona meravigliosa".
"Sam
è uno schifoso verme, lascialo stare" borbottò,
ficcando le
mani nelle tasche rovinate dei jeans con fare seccato.
"Tu
non puoi impedirmi di uscire con un ragazzo e, tantomeno, con Sam"
risposi, serrando le mascelle, "Non sei mia madre".
"Ho
il diritto di pensare e dirti ciò che voglio".
"Ed è
qui che sbagli, Niall" sibilai, puntandogli un dito contro,
"Essere il mio migliore amico non ti autorizza a discutere sulla
mia vita sentimentale, ti posso far decidere il gusto del mio gelato
ma non
la persona con cui voglio uscire, chiaro?" sputai tutto d'un
fiato, sollevando con un gesto secco un ciuffo scappato alla coda di
cavallo.
Niall ammutolii, con le labbra
sigillate e le nocchie
pallide. "Io pensavo che.. non fossimo soltanto migliori amici.
Pensavo che ci fosse qualcosa, più di una semplice
amicizia.. ecco,
io non volevo.."
Sorrisi. "Era ora, non
aspettavo altro
che questo momento", esclamai divertita, alzando allegramente
gli occhi al cielo.
Niall scosse la testa confuso,
balbettò
qualcosa e abbozzò un sorriso. "Provi davvero qualcosa per
me,
Haileen?"
Scrollai leggermente le spalle,
con un sospiro. "Tu
non ti fidi di me, Niall".
Inspirò, incrociando
le dita
della mano destra alle mie. "Niall" continuai con un
sibilo, "Non voglio che il nostro rapporto finisca male e rovini
anche la nostra amicizia, ho paura di perdere il mio migliore
amico".
"Non capisco, Haileen"
gridò, ritraendo
con foga la mano, "Prima mi dici che non vedevi l'ora che ti
dicessi che provo qualcosa per te, poi mi dici che non vuoi rovinare
la nostra amicizia? Spiegami, per favore".
Perché doveva
sempre peggiorare la situazione? Sentii gli occhi inumidirsi e la
vista appannarsi. "Sam è un bravo ragazzo, io
voglio.."
"Perfetto, è tutto
okay" mi interruppe,
alzando le braccia in segno di difesa, "Va bene, hai vinto. Sta'
pure con quel tizio, ma se ti farà soffrire non venire a
piangere da
me", si strinse nuovamente nel cappotto color legno e andò
via
con passo pesante. Si richiuse poi la porta alle spalle con un botto,
entrando in contatto con il caratteristico freddo invernale e con i
fiocchi di neve che, incessantemente, ricadevano ormai da settimane
su Mullingar creando una pellicola bianca su palazzi, alberi e
autostrade.
"Sei tu che mi fai soffrire,
Horan" urlai,
gettandomi a peso morto sul divano. Niall era ormai acqua passata.
Then
you come around again and say
Baby, I miss you and I swear I’m
gonna change
23
dicembre, 2009
Il
Natale è stata da sempre la mia festa preferita.
I regali, le
serate in famiglia, i giochi di società e le cene infinite.
Era
l'unica festa che riusciva a farmi tornare una bambina, impaziente di
aprire i regali e di condividere i propri con amici e parenti.
Il
problema principale, nonché il mio più grande
difetto, era il fatto
che mi riducevo sistematicamente all'ultimo giorno. Era il
ventitré
dicembre, e dovevo ancora acquistare gran parte dei regali.
Quindi
mi decisi ad uscire la mattina presto, per non trovare eccessiva
confusione nei negozi a causa di chi, come me, non riusciva ad avere
già a casa tutti i regali almeno due settimane prima del 25
dicembre.
Camminavo lungo il marciapiede,
svelta grazie alle
paperine ambrate che avevo previdentemente scelto, diretta verso la
boutique in cui speravo di trovare il regalo per Lisa e Hilary.
Mi
bloccai sul ciglio del marciapiede quanto sentii il mio cellulare
vibrare dentro la porchette. Era un messaggio, da parte della persona
che meno mi aspettavo potesse contattarmi: Niall.
"Vieni
allo Starbucks alle 9.00? Devo parlarti -Niall ;)"
Diedi
un'occhiata all'orologio digitale, segnava le otto e quaranta in
punto. Se volevo arrivare puntuale all'appuntamento, dovevo
affrettarmi e rimandare ancora una volta l'acquisto dei
regali.
Fortunatamente lo Starbucks
Coffee era lontano pochi
isolati, quindi potei fermarmi parecchie volte a fissare incantata le
vetrine dei negozi d'abbigliamento, selezionando un paio di abiti che
avrei, successivamente, acquistato per Lily e Hilary.
Con che
coraggio Niall mi aveva mandato quel messaggio? L'ultima volta che
avevamo parlato civilmente, risaliva a poco più di due mesi
fa,
dopodiché lui si era ingelosito e aveva cominciato a
lanciare
frecciatine odiose che, talvolta, si tramutavano in urla e niente
più.
"Sei venuta".
Mi bloccai di scatto,
ritrovandomi di fronte una figura snella, vestita di tutto punto e
con capelli biondo ossigenato perfettamente gellati.
"Entriamo",
disse, spingendo la porta e invitandomi con un cenno ad entrare.
Ci
sedemmo ad un tavolo; sentivo i suoi occhi fissi su di me, e il suo
sguardo indagatore e la fronte corrucciata stavano a significare che
doveva dirmi qualcosa di molto importante.
Non lo vedevo più
come quel Niall che avevo conosciuto, timido e premuroso; da quando
avevo conosciuto Sam, era diventato vago, egoista e antipatico. Non
riuscivo più ad essere serena con lui, e a dirla tutta mi
incuteva
timore.
"Dimmi", sibilai. Una cameriera
si avvicinò con
passo incerto a noi, - io chiesi un Frappuccino e lui un
caffè - con
un sorriso svogliato ed enormi occhiaie dovute, immagino, ad una
notte insonne.
"Haileen" cominciò a
parlare, "Mi
manchi da morire; è scontato? Dal pomeriggio in cui abbiamo
litigato, non riesco più a sorridere, e per favore non
pensare che
io stia dicendo delle assurdità. Io ero geloso
perché ero certo di
provare qualcosa per te - solo
gelosia, Horan pensai
- e non volevo che tu fossi felice con qualcun'altro che non fossi
io. So che ti ho fatto soffrire, e mi dispiace, ma quello giusto per
te sono io, e non Sam".
Mi scaldai. "Horan, tu non puoi
sapere chi è l'uomo giusto per me! Io amo Sam, forse non
sarà
l'amore della mia vita, ma sai che ti dico? Lui non mi ha abbandonato
per uno stupido tour, non mi ha detto che mi ama e poi si è
dimenticato di me, non mi ha mai
detto
cosa fare e cosa no, mai
Niall,
capisci? E' questo che mi ha fatto innamorare di lui, non i soldi o
la fama".
"Io ti ho amato più
della mia stessa vita,
Haileen", urlò.
Sentii le lacrime scendere
irrefrenabilmente
sulle guance, lo sguardo di tutti i clienti rivolto su di noi. Mi
alzai di scatto, con la vista appannata e i suoni ovattati. Mi parve
di sentire la cameriera che mi richiamava perché il
Cappuccino era
pronto, le urla di Niall che si facevano sempre più vicine..
Uscii
dal locale, incamminandomi ciecamente lungo il viale, senza conoscere
una precisa meta; tutto, pur di allontanarmi da quel verme.
Mi
afferrò per il polso, vidi i suoi occhi lucidi incatenarsi
coi
miei.
Mi si avvicinò di
colpo, rubandomi un bacio; lo spinsi
indietro leggermente, spezzando quell'unione che non avveniva da
ormai settimane.
"Non ho provato nulla, Niall"
sibilai,
passando tremanti due dita sulle mie labbra, come per pulirle da
quell'oltraggioso gesto che avevamo compiuto, "Noi non ci
rimetteremo mai
e
poi mai insieme".
Inforcai con un gesto secco gli
occhiali da
sole, e corsi via.
Avevo cose molto
più
importanti da fare.
We
are never ever ever ever
getting back together
-
Non
so sinceramente da dove sia uscita questa OS çç
L'ho
scritta di getto e la pubblico anche di getto (?)
Come avrete potuto notare, è ispirata al testo e al video di 'We are never ever getting back together' di Taylor Swift uù
Fatemi
sapere che ne pensate, e grazie per essere arrivati qui! :D
Il
bellissimo banner in alto
è di jas_,
grazie di cuore :)
-lu
(:
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