Fatti

di Melitot Proud Eye
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Note: per gli appassionati Marvel: sono caduta nel vortice Thor-Avengers, per cui aspettatevi qualcosina da quell'universo! Niente di stratosferico, ma dopo lungo blocco dello scrittore sono già contenta...
E sì, mi rendo conto che in questa raccolta di flash ci sto andando pesante con Harry, sia dal punto di vista narrativo sia da quello della presenza XD ho scavalcato un po' Pet ed MJ, ma che ci volete fare. Adoro il ragazzo.
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IV
L'altra metà



Harry sa cosa vuol dire sentirsi soli.
Dopo sua madre, prima di Peter e Mary Jane... nessun amico, un padre assente, una casa troppo grande. Poi un padre morto, un impero in crisi e solo Bernard a non farlo sentire un fantasma – non all'altezza, non all'altezza dei bisogni di un ragazzo, pover'uomo, ma che Dio lo benedica per la sua fedeltà.
Col tempo, Harry ha imparato a nascondere l'alone della solitudine e si è sforzato di espandere le sue amicizie (d'affari). Quella di Goblin non è l'unica maschera che ha indossato nella vita, per fortuna. Ma il senso di vuoto non se ne va, neppure quando lui raggiunge il successo e il suo nome viene osannato dai mass media. Neppure quando muore senza morire e si sveglia in un laboratorio sotterraneo, apre gli occhi, vede Spiderman e capisce che l'amicizia con Peter è suturata come le ferite che aveva sul (nel) petto. Delicata ma sana, disposta a rafforzarsi.
Benché Peter ed MJ gli vogliano bene, si appartengono l'un l'altro: il trio ha, inevitabilmente, nuove distanze al suo interno, le dinamiche si sono riorganizzate. Col passare lento e guaritore del tempo, Harry capisce di desiderare per sé lo stesso tipo di compagno – qualcuno che guardi oltre abiti e alter ego e veda solo lui.
Qualcuno che dica "sei così, lo so, va bene. Accetto tutto".
E dispera di trovarlo. In fondo, è sempre stato solo. Non interrompi lo schema di un'intera esistenza da un giorno all'altro.
Eppure è più forte di lui e cerca ugualmente, ancora e ancora e ancora, chiudendo gli occhi davanti alle delusioni.
E' inutile, Osborn, dice la voce di Goblin. Non è stata creata una metà per te. Era un'impresa troppo complessa.

Poi, un mattino, gli presentano Elizabeth Allen.





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