HyperAegy

di Dean Lucas
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Carissime amiche e amici di Hyperversum IV,

Tornati dalle vacanze, non mancano le novità. La più succosa al momento è questo spin-off: Hyper-Aegy, nato dall’intreccio delle storie e dei personaggi di Hyperversum IV e del mio romanzo inedito AEGYPTIACA - I Prescelti degli Dei (per ulteriori notizie basta andare sul mio profilo e cliccare sul sito del libro o sulla pagina Facebook dedicata), che alcuni di voi hanno già avuto modo di apprezzare in anteprima.

Mi sono così affezionato a entrambi i gruppi di personaggi dei due romanzi che mi è venuta l’idea bizzarra di farli incontrare e… dopo qualche bozza, così per gioco, ho scoperto che la cosa non solo funzionava, ma addirittura il finale svelerà nientedimeno che il segreto di Hyperversum che nel mio IV volume era solo accennato.

Ecco a voi, per iniziare, l’incipit della trama che cercherò di aggiornare ogni settimana. Fatemi sapere se vi piace ovviamente, ci tengo moltissimo ai vostri commenti.

A presto,

Dino

HYPER-AEGY

Monika guardò con preoccupazione la clessidra che scandiva il tempo di caricamento sul visore a LED.

Configuring game

Please wait_

L’ultimo carattere lampeggiava a intermittenza.

Nonostante l’addestramento militare e la sua proverbiale freddezza quell’attesa la rendeva nervosa.

L’intero pianeta apparve sul visore, come in una foto via satellite, mentre ruotava lentamente su se stesso. Le cifre del contatore della data ruotarono impazzite e si arrestarono all’improvviso.

Monika lesse il numero e sbarrò gli occhi.

L’ultima cosa che pensò prima di perdere la percezione del proprio corpo fu che doveva smetterla di giocare ai videogame.

***

Monika si guardò attonita le braccia e le gambe. Jeans aderenti e maglietta erano spariti e al loro posto indossava un lungo mantello grigio di lino grezzo.

Una folata di vento caldo le scompigliò i capelli biondo platino davanti agli occhi.

«Tirati su il cappuccio!» la sgridò Ian. «E’ troppo pericoloso! Ti ho già detto che nessuno deve vederci in volto!»

«Nessuno tranne loro» aggiunse la donna.

«Certo, certo... se mai troveremo il modo di farci ricevere» replicò preoccupato Ian.

Monika si tastò i fianchi e roteò gli occhi. «Ovviamente la mia Beretta calibro 9 è sparita e siamo tutti senza un’arma. Grandioso!»

«E qui si muore di caldo» aggiunse Ty.

Ho una notizia ancora peggiore» sibilò lei. «Guardate a ore nove.»

Ian si voltò di scatto e vide i temibili ankh che scintillavano tra le mani di due Delicate.

Deglutì.

Il solito Hyperversum.

Davanti ai suoi occhi, le case di fango e argilla dei nemeh di Giza tremolavano come un miraggio nell’aria rovente.

Ian scosse il capo, sconsolato. Erano appena arrivati nell’antico Egitto e i guai li avevano seguiti come un’ombra.

***





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