capo19
19.
Sposami
-Hai capito, Vichy? Si è messo a parlare con quella Sage,
quasi
tutto il pomeriggio! "Elena, ti presento la mia cara amica Sage"-
Elena era fuoribonda. Mentre guidava verso casa, parlava al telefono
con la sua coinquilina, Damon le nascondeva qualcosa e sicuramente
centrava quella rossa da quattro soldi.
Vichy intanto annuiva e dava ragione ad Elena, ma tentava di
rassicurarla.
-Comunque, io passo la notte da Tyler...tu magari potresti andare da..-
-No! Deve essere lui a cercarmi! Io non vado proprio da nessuno!-
sbottò battendo una mano sulo volante. Fece un respiro
profondo,
era pur sempre incinta e non le faceva bene tutto quel nervosismo.
-Comunque, sto arrivando ci vediamo dopo-
Elena parcheggiò la macchina e dalle finestre
notò che le
luci dentro casa erano spente. Forse Vichy era già andata
via,
entrò in casa buttando la borsa a terra, accese la
luce e
sgranò gli occhi.
-Ma che...?-
Davanti a lei, il tavolo era coperto da una magnifica tovaglia bianca
ricamata, ed era apparecchiato per due. Al centro c'era un mazzo di
rose rosse e una candela spenta.
Inarcò un sopracciglio. -Ehm...Vichy?- Elena
arrivò a
pensare di aver sbagliato porta e di essere entrata in un'altra casa.
-Sbagliato- rispose una voce divertita ed Elena sapeva bene a chi
apparteneva, nonostante fosse arrabbiata non riuscì a
trattenere
un sorriso.
Damon era di fronte a lei che la osservava. La ragazza non sapeva cosa
dire. Damon vedendo l'imbarazzo della ragazza decise di parlare.
-Sapevo che eri arrabbiata con me, a lavoro mi sono comportato male lo
ammetto. Quindi se io ti avessi chiesto di venire a cena con me mi
avresti mandato a quel paese-
Elena ridacchiò, ormai Damon la conosceva molto bene.
-Perciò...mi sono messo d'accordo con Vichy e...ho
organizzato questo!-
Elena incrociò le braccia e inarcò un
sopracciglio. -Posso sempre sbatterti fuori- Damon sorrise.
-Non lo farai, perché devo spiegarti il motivo di tutto
questo e
del mio cattivo comportamento- esclamò prendedole le mani.
Elena
lo guardò sorridendo, la rabbia le era passata, era sempre
così.
L'espressione di Damon si fece improvvisamente tesa e nervosa,
deglutì rumorosamente senza smettere di guardare Elena. Si
schiarì la voce ed iniziò a parlare.
-Sai..prima di incontrare te, non pensavo di poter pronunciare queste
parole. Credevo che l'amore era una sciocca illusione, che non
esisteva, o almeno per me. Invece mi sbagliavo, adesso penso che sia la
cosa più bella del mondo, perché sei tu a
darmelo...-
mormorò accarezzandole una guancia. La ragazza non capiva
dove
Damon voleva arrivare. Vide il suo ragazzo inginocchiarsi davanti a lei
e le accarezzò il ventre ancora piatto. Si vedeva
chiaramente
che Damon era in difficoltà. -Damon..- esclamò
Elena
confusa.
-Elena...presto siamo tre..io, tu e lui o lei. Vorrei che fossimo una
famiglia...una vera ecco...-
Dalla tasca dei suoi pantaloni prese un cofanetto di velluto blu notte
e lo aprì mostrando una bellissima fedina in oro bianco.
-Sposami Elena- esclamò deglutendo. Elena trattenne il fiato
e
così fece anche Damon. Aveva paura di un rifuto, voleva che
Elena diventasse sua moglie, la donna con cui passare il resto della
sua vita.
La ragazza invece non poteva crederci e rimase per un paio di minuti
imbambolata a fissare Damon che era prossimo all'infarto, forse aveva
anche smesso di respirare.
Finalmente Elena rispose.
-Sì!-
-Sì?- chiese Damon alzandosi e guardandola
speranzoso.
Elena lo abbracciò di scatto e gli sussurrò tanti
"Sì", il ragazzo era ancora imbambolato con una mano si
limitava
ad accarezzare la schiena della ragazza e con l'altra reggeva ancora il
cofanetto.
Poi Elena si staccò con gli occhi lucidi, e gli mostrava un
bellissimo sorriso. -Allora? L'anello lo metto io da sola? Oppure ti
decidi a farlo tu?- chiese ridendo
Damon sbattè le palpebre e sorrise e finalmente assunse
l'aria
che lo caratterizzava. Lentamente prese l'anello e lo mise nell'anulare
sinistro della ragazza.
-Ti amo- sussurrò abbracciandola. Elena sorrise e lo strinse
forte, sapeva che era giovane per il matrimonio, ma stare al fianco di
Damon per tutta la vita era un sogno che si realizzava.
Nello stesso Caroline, Tyler, Vichy e Cody decisero di cenare tutti
insieme in un pub della città. Caroline e Vichy si
provocavano a vicenda e Cody ogni volta si preoccupava a
sdrammatizzare la situazione.
-Non lo sai che le patatine fritte fanno ingrassare?-
esclamò
Caroline addentando il suo hamburger. Vichy alzò gli occhi
al
Cielo.
-Nel caso tu non l'avessi notato, siamo in un pub, e nei pub vendono
solo questo e non caviale e champagne- rispose la ragazza mangiando
fieremente una patatina pienissima di maionese.
Tyler preferì non intromettersi o Caroline a
lavoro si sarebbe vendicata.
-Ragazze, siete entrambe bellissime perché non la smettete
con
la vostra rivalità e.....O- mio -Dio, figo a ore 12!-
esclamò Cody con aria sognante guardando un punto oltre la
spalla di Vichy.
Caroline si girò e sorrise. Klaus si avvicinò al
loro tavolo. Cody sospirò.
-Buonasera- esclamò dando un dolce bacio alla bionda. Tyler
e
Vichy risposero con un cenno del capo, mentre Cody ormai era
completamente imbambolato.
-Non stavi a lavoro fino a tardi?- chiese Caroline, era contentissima
di vederlo. Non avevano molto tempo per vedersi.
-Sì, ma ho deciso di staccare e continuare domani- prese una
sedia e si sedette accanto a lei, si avvicinò al suo
orecchio e
le sussurrò con voce sensuale: -Mi mancavi, sweetheart-
Caroline rabbrividì ed era sicura che le sue guance erano
diventate rosse come due pomodori.
Vichy nonostante tutto corse in aiuto della bionda. -Ehm, Elena prima
mi ha raccontato che avete una new entry a lavoro...aspetta come si
chiamava...-
-Sage- concluse Tyler per lei.
-Sage?!- esclamò Klaus sorpreso. Caroline lo
guardò interrogativa. -La conosci?-
-Beh è la mia ex ragazza e anche l'ex di Damon... comunque
state attenti, io non mi fiderei tanto di quella.-
-E' l'assistente di tuo fratello!- rispose Caroline sprezzante.
-Allora state attenti il doppio-
-Se tuo fratello osa causare ancora problemi ad Elena giuro che ti
farò diventare figlio unico!- lo minacciò Vichy.
-Per la cronaca: ho altri due fratelli!- esclamò con un
sorriso a trentadue denti.
-Spero che non sono stronzi come il primo....- sussurrò
Caroline. -Cody? Stai bene?-
Per tutto il tempo il ragazzo, era rimasto imbambolato. -Eh? oh
sì scusate...pensavo!-
-Si è fatto tardi! Vichy tesoro andiamo?- esclamò
Tyler lasciando i soldi sul tavolo. La ragazza annuì.
-Cody vuoi un passaggio?-
Cody annuì e insieme a Vichy e Tyler uscirono dal pub,
lanciando un'altra occhiata sognante al biondo.
-Ehm...che ne dici se andiamo a casa mia?- propose Caroline
torturandosi le mani. Aveva intenzione di fare una cosa, ma non sapeve
se ne era in grado.
-Ok andiamo!- rispose Klaus ghignando. La casa della bionda era
solamente a cinque minuti di macchina dal pub dove si trovava prima.
-E così..quella rossa antipatica è la tua ex!-
esclamò Caroline infastidita dalla cosa. Klaus lo
notò e
sul suo volto comparve un ghigno, le piacevano molto le ragazze gelose
e la bionda era molto più bella quando era arrabbiata.
-Sì ma era solo un passatempo, tu sei l'unica ragazza a cui
ho sbavato dietro..di solito sono le ragazze sbavano dietro
di
me!-
-Modesto..- esclamò Caroline pregando di non arrossire. I
due una volta arrivati, salirono a casa della ragazza.
All'inizio rimasero in silenzio, Caroline era molto imbarazzata e Klaus
non voleva metterle ulteriore imbarazzo. La bionda si
avvicinò
al mobiletto dei liquori, alcune bottiglie erano completamente
svuotate; Damon ogni tanto le faceva visita esclusivamente per il
Bourbon.
-Ti offro qualcosa?- la ragazza si schiarì la voce.
-Sì, grazie. Un wiscky se è possibile-
Caroline sorrise e versò nel bicchiere adatto il wiscky,
sempre
con un sorriso nervoso glielo porse rischiando di farglielo cadere sui
jeans.
-Sei nervosa- Non era una domanda, era una constatazione.
-Io? No, ma che dici! E' il lavoro!- ripose Caroline con una risatina.
-Beh comunque...io...vado a..a darmi una rinfrescata! Tu fai come se
fossi a casa tua!-
Klaus guardò la bionda sparire oltre la porta del bagno. Era
strano vedere la ragazza imbarazzata e tesa per una ragazzo. Lei era
stata sempre così forte, sicura di sè e lucida.
In quel momento le sembrava un'altra persona, ma secondo lui era molto
adorabile. Finì di bere il liquore e sorrise aspettando
Caroline.
Caroline non appe chiuse la porta del bagno si mise le mani ai capelli.
"Ma perfavore! Forbes! Dove è finita tutta la sicurezza?"
Che
diamine lei era Caroline Forbes, la ragazza che era stata la Reginetta
della scuola dal terzo al quinto anno, la ragazza che faceva girare la
testa a tutti quelli che la incontravano. Dove era finita quella
ragazza forte?
Da quando Klaus si era dichiarato, lei era diventata come un
adolescente alla prima cotta. Si guardò allo specchio e fece
un bel respiro profondo per calmarsi.
"Forza! Vai da lui e fa vedere chi sei!" Più facile a dirsi
che a farsi.
Uscì dal bagno e trovò Klaus ancora seduto, con
il bicchiere vuoto in mano. Aveva la testa china sul bicchiere che
rigirava nella sua mano destra.
"E' davvero...non ci sono parole per descriverlo!" pensò
Caroline che si era incantata a guardarlo. Ad un certo punto il ragazzo
alzò lo sguardo, si accorse che la ragazza lo stava
osservando da un po' e sul suo viso si formò un ghigno di
soddisfazione.
-Così mi consumi, my love- sussurrò alzandosi
lentamente, per poi avvicinarsi a lei. Le accarezzò la
guancia con la punta delle dita, i loro occhi erano incatenati.
Caroline aveva la bocca secca e non sapeva cosa dire. Ormai era in tilt.
Klaus lentamente avvicinò la sua bocca a quella della
ragazza, all'iniziò fece sfiorare le loro labbra poi le
catturò in un bacio travolgente, appoggiando la mano destra
nella nuca della ragazza e quella sinistra sul fianco. Caroline
stringeva le ciocche dei capelli del ragazzo, mentre lui la spingeva
verso la camera da letto.
Caroline notò l'impazienza che aveva Klaus, aveva immaginato
che Klaus era completamente diverso da Stefan anche
nell'intimità.
Stefan non era mai stato frettoloso, era calmo, gentile e delicato, per
niente rude o focoso.
Klaus invece era un fuoco ardente e questo le piaceva. Le piaceva
quella sensazione travolgente che era entrata dentro di lei togliendole
anche la facoltà di respirare.
Il biondo iniziò a spogliarla una volta sdraiata nel letto,
anche lei iniziò a privarlo della sua camicia. Sempre con
molta impazienza Klaus cercò di sganciarle il suo reggiseno
nero di pizzo.
-Come diamine si sgancia..?- esclamò Klaus, facendo ridere
Caroline.
-E io che pensavo che ne avevi tolti a migliaia!- lo canzonò
fingendosi scandalizzata.
Klaus la guardò con aria di
superiorità, adesso la bionda stava mettendo in discussione
la sua mascolinità.
-Infatti ne ho tolti a migliaia- puntualizzò -Ma questo
è davvero difficile!-
Caroline decise di aiutarlo, e in un nano secondo fu privata
anche di quel reggiseno in quel momento odiato dal ragazzo.
Klaus ammirò la bionda che aveva sotto di se'.
-Sei bellissima...- sussurrò al suo orecchio con
voce roca. Una voce che a Caroline procurò un sacco di
brividi lungo il suo corpo.
Si baciarono ancora una volta mentre Klaus accarezzava ogni centimetro
della sua pelle, la ragazza inarcò la schiena per far
scontrare le loro intimità.
Contatto che mandò Klaus completamente in estasi. E mentre
entrava in lei sussurrò delle parole che non aveva mai detto
in vita sua.
-Ti amo Caroline-
-Ti amo anche io-
Sorrisero quando pronunciarono quelle parole e continuarono ad amarsi
più volte.
A villa Michaelson, Elijah discuteva animatamente con una donna dai
capelli rossi. Sage aveva alzato il tono della voce, lo stesso fece
l'uomo.
-Elijah ti ho già detto di no! Non farò nulla del
genere! Quella ragazza è incinta di Damon! Non
toglierò mai un padre ad un bambino, credimi so cosa
significa crescere senza genitori!-
Elijah riacquistò la sua calma e posò il
bicchiere dove prima c'era della vodka.
-Ma il bambino non c'entra nulla. Non toglierai un padre al bambino,
voglio solo che tu lo provochi..lo seduci e prima o poi
cadrà, sei o non sei una sua vecchia fiamma?-
Sage scosse la testa. -Non sono più come una volta, ho
deciso di cancellare il passato. Voglio ricostruirmi una nuova vita
onestamente e non voglio fare cattive azioni-
-E se io dicessi che tu eri una prostituta? Come la mettiamo? Damon e
Stefan non vorranno far cadere la loro azienda nello scandalo...-
Sage sgranò gli occhi e strinse i pugni per la rabbia. Era
una maledetta serpe quell'uomo.
-Sei un bastardo- sussurrò con voce spezzata.
-Vuoi il tuo lavoro? Bene. Fa come ti dico io e vedrai che resterai a
lavorare quanto vuoi..oppure..vivrai in mezzo ad una strada. Ti lascio
un giorno per decidere e adesso scusa ho da fare-
L'uomo liquidò Sage, quest'ultima era sconvolta. Lei non era
più come una volta, e non voleva far lasciare Damon con la
fidanzata.
Chissà perché Elijah si era accanito contro
quella ragazza. Sage tornò a casa, non sapeva cosa fare.
Sarebbe stata capace a farli separare?
Buona domenica a tutte!
Scusate per il mio imperdonabile ritardo, ma ho avuto scarsa
ispirazione.
Winner_ chiedo un perdono particolare a te, che te lo avevo
promesso xD
Spero che il capitolo vi sia piaciuto =)
Scusate se non rispondo alle recensioni per ora, spero di trovare il
tempo di rispondere da questo cap in poi.
Baci Morgana <3
Pubblicità:
Cause
you'll always be my only destiny :
Una Damon/Nuovo personaggio, bellissima e stravolgente. Autrice: Iansom
A
drop in the Ocean: Una Damon/Elena, davvero originale e
bellissima^^ Autrice: EssenceofBlood
All
I Need: Una Damon/Elena davvero dolcissima ** Autrice:
Esperanza97
Step
up: Una Damon/Nuovo personaggio molto ma molto
intrigante ** Autrice: GhIan
Always
and Forever: Una storia divertente ed
originale. Principalmente Klaroline e Delena ** Autrice: Winner_
For
the Eternity: Una bellissima storia d'amore
Delena. Ve la consiglio molto** Autrice: EssenceOfBlood.
Today
my life begins:Un AU, dove sono tutti umani. Parla delle
due coppie più belle di Tvd, ovvero: Delena e Klaroline. Una
trama toccante ed originale. Autrice: Esperanza97
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