Nick
Sito: REAwhereverIgo
Nick EFP: REAwhereverIgo
Titolo storia: Che sapore ha
la felicità?
Rating:
verde
Genere: poesia
Introduzione: Riflessione sul concetto di
felicità..
A
Emma, che mi sta accanto e conta su di me anche quando io non ci riesco, e a
Fabio, nella speranza che arrivi il più presto possibile, o che sia già arrivato
anche se mi rifiuto di vederlo.
Che sapore ha la felicità?
Che sapore ha la
felicità?
Emi non se lo ricorda.
Chiusa nel buio per tanto tempo
quella parola non esiste.
Che sapore ha la
felicità?
Come può lei saperlo,
se non
ricorda nemmeno come si scrive?
Che sapore ha la
felicità?
Forse ha il sapore di notti
insonni,
di
batticuori fortissimi,
di
tremiti di mano
e guance
rosse d’imbarazzo.
Che sapore ha la
felicità?
Forse le lacrime quando vedi
l’affetto,
oppure il
sorriso quando sei circondato
di
amici venuti solo per farti sentire
importante.
Che sapore ha la
felicità?
Magari il suo odore rimasto sui
tuoi vestiti,
dopo una
sera passata insieme,
oppure il
suono del tuo respiro irregolare,
quando ti
accorgi di volere un suo abbraccio.
Che sapore ha la
felicità?
Ha il sapore di zucchero e stomaco
chiuso,
di gola
stretta in una morsa di miele,
di
fragole, torte e panna montata.
Che sapore ha la
felicità?
Ha il sapore di stupidità,
di risate
senza motivo,
di attesa
di qualcosa che magari non arriva.
Che sapore ha la
felicità?
Quello di te seduta sulla
finestra
Dei fiori che guardi fuori dal
vetro,
di
farfalle, di fiumi, di laghi e del vento,
di mamma
e papà che ti stringono forte,
di
allegria, di sospiri, di sorrisi e di amore,
di
bambini che giocano,
di pianti
quando sei triste
perché
poi dopo le lacrime ci sarà un sorriso,
di tesori
sepolti nei cuori infranti
che sono
i più preziosi perché tenuti segreti,
di nonne
sedute sulla veranda,
di
estate, inverno, autunno e primavera,
di
rondini che volano lontane,
di nuvole
che portano ombra e refrigerio,
di
ghiaccioli ad agosto,
di
cioccolata a dicembre,
di
ombrelli aperti sotto la pioggia,
di guanti
e sciarpe sotto la neve,
dei
colori degli alberi,
dell’amicizia senza fine,
di sapere
che non sei mai solo e mai lo sarai.
Che sapore ha la
felicità?
Emi non se lo chiede più.
Emi lo sa, che sapore ha la
felicità.