Forse un po’ mi manchi.
Forse è come Settembre: il caldo estivo che non vuole ancora cedere il passo al gelido inverno.
E le giornate brevi, ma lunghe abbastanza per tormentarsi all’infinito con stupidi perché.
Perché attraverso quel ghigno spavaldo, i tuoi occhi stridevano, pieni di tristezza e vecchi rancori, deformando il tuo viso da ragazzo in quello di un uomo che ha già vissuto mille guerre e mille fallimenti e mille amori e.
E gli inutili discorsi e i nostri occhi che si intrecciano, curiosi di scoprire un pezzo in più dell’altro…
E le distanze che si accorciano in pochi secondi, negli istanti infiniti prima di baciarmi…e le tue mani tra i miei capelli per legarmi forte a te….
...ma nient’altro hai voluto rivelarmi. Niente hai lasciato trapelare. Occhi che mi inchiodano al muro, quasi sfidandomi a lasciarti solo, ad andarmene, a mollarti lì….mentre le tue mani perfette mi stringono a te. Una sfida pericolosa, un gioco al quale non ci sarebbero stati vincitori. Solo lividi indelebili e ferite da leccare e la frustrazione del volerne ancora...
Gioia sperimentale, le tue labbra morbide cercare su di me qualcosa che non c'è....
Ma so che ti cercherò ancora, negli occhi degli uomini che mi guarderanno senza riuscire a sostenere il mio sguardo di fuoco..
Perchè non sarà con me che troverai la tua pace....non sarà per me che smetterai di tormentarti...Forse spetterà ad altre donne, il compito di farti sorridere...
Ma sono sicura che mi ricorderai, come io ricorderò te e quella notte...perchè è lì che ho lasciato almeno una piccola, forse una grande parte di me.
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