Nota
legale: The
Social Network © 2010, David Fincher.
Il qui presente
intreccio è da considerarsi proprietà esclusiva
dell'autrice; pertanto, non può essere riprodotto
- totalmente o parzialmente - senza il consenso di quest'ultima.
Avvertimenti: vagonate di angst,
intelligenza, slash
Note: Amo questo film. Amo
l'amicizia di Wardo e Mark. David Fincher, perchè osa
sempre. Andrew Garfield. E Jesse Eisenberg.
E il Jewnicorn. Daje,
che sono irrimediabilmente gay.
Everything
changes quickly, as fast as a click.
Ad A.,
ora più che
mai.
1.
Rivolgi uno sguardo
rapido a Mark, che parla deciso, respingendo le accuse, un ghigno
dipinto sul volto.
Un’espressione
così diversa, così estranea al tuo amico di un
tempo, dai riccioli biondi e il sorriso gentile, con cui sparavi
cazzate mentre digitava codici sulla tastiera, bevendo birra.
Quello che ti era
stato portato via da garanzie di gloria, soldi e fama.
Promesse che avevano
un nome: Sean.
2.
Cos’aveva
più di te?
Non trovi risposta.
E allora odi Mark per
non averti considerato abbastanza.
Abbastanza bello e
geniale e ricco.
Lo odi ti ha saputo
prosciugare tutto quello che avevi.
Lo odi
perché, a causa sua, qualcosa dentro di te si è
spezzato irreparabilmente.
Perché ti
ha fatto sentire dannatamente inutile, impotente davanti al corso degli
eventi, così piccoli davanti alla rivoluzione che stava
mettendo in atto.
Lo odi
perché sapevi, in cuor tuo, sapevi come sarebbe finita, ma
hai continuato ad illuderti.
Perché tra
i soldi, la gloria, lo stesso Facebook, tu avresti scelto voi.
Lo odi
perché non puoi far a meno di amarlo.
3.
Ti mancano le vostre
chiacchiere, i farfugliamenti insensati.
I progetti su quel
futuro che appariva luminoso e pieno di successo, le parole cariche di
speranza, sussurrate prima di addormentarsi fra le mura della vostra
camera di Harvard.
Fissi quello che un
tempo era stato il tuo migliore amico, seduto all’altro capo
del tavolo, mentre è impegnato a difendersi dalle accuse dei
tuoi avvocati.
Come avete fatto a
ritrovarvi in una simile situazione?
Coinvolti in un
processo dettato dalla rancore, dalla gelosia.
Respiri lentamente, ti
gira la testa. Guardi l’orologio dietro la parete.
Presto sarà
tutto finito e sepolto. Insieme al vostro passato.
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