Angeli di sangue

di Tatika_Tai_Tacchan
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Angeli di sangue

Li chiamavano Hansel e Gretel e tutto quello che sapevano di loro è che erano bambini e sapevano uccidere. Se vogliamo essere precisi sapevano anche da dove venivano e per chi lavoravano,  insomma, a grandi linee la storia della loro vita.
Non li avevano mai chiamati Gretel e Hansel, probabilmente perché non li chiamavano, si limitavano a nominarli; Quando pensavano a loro non pensavano a due bambini, ma a due assassini, mostri. Li ritenevano uguali a loro, ma si sbagliavano; Gretel e il suo fratellino erano puri, per quanto le loro mani si sporcassero di sangue e per quanto loro si macchiassero di crimini orrendi, le loro menti, i loro cuori agivano nel bene; in quello che loro ritenevano fosse il bene, l’unico modo che avevano di concepire le cose; erano puri perché quando una persona è veramente convinta nel profondo della sua anima di fare cose giuste allora non conta più quanto siano giuste o sbagliate le sue azioni, tutto quello che importa è quello che la persona ha deciso di essere; e Hansel e la sua sorellina avevano deciso di essere buoni, buoni ed eterni; non importa più quanto brutalmente li abbiano ammazzati, conta solo che loro sono eterni.
Nel loro piccolo universo di sangue e violenza loro sono buoni e fanno solo cose giuste. E si amano, si aiutano a vicenda, ognuno sa che può contare sull’altro, perché in fondo hanno deciso di essere una sola cosa, un insieme indissolubile di due anime. Inseparabili.
Tu potrai pensare che siano morti, loro possono credere che non esistano più, ma Hansel   e   Gretel sanno che vivranno per sempre, sanno che loro sono incancellabili.
Sono solo due bambini che vagano nel buio, ma non cercano la luce perché ce l’hanno già; non la nostra idea di luce, ma la loro. La loro piccola e personale luce: l’altro, il gemello, il fratello. La luce di Gretel è Hansel, e la luce di Hansel chi credete che sia, Gretel naturalmente.
Sono solo due bambini che non si fanno scrupoli a camminare nel sangue di altri, ma sanno che affronteranno ogni cosa tenendosi per mano.
Continuando a camminare verso l’alba.
“Vero sorellina?” “Vero fratellino!”
E con un meraviglioso sorriso stampato sulle labbra…




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