Sono
solo frammenti di luna
Le
marmoree mani riflettono argentata
la luce della luna, con passo
lento Isabella cammina. Nella notte nessuno nota il suo pallore.
Nella notte tutti notano il suo candore. Occhi di ghiaccio per un cuore
che batte senza anima.
Le unghie
Guardatele
Sono lunghe
Sono curate
Non desiderate che vi sfiorino? Ecco così sul collo..
l’avevo detto che erano lunghe
Che erano affilate. La sua bocca, non la volete forse sul vostro collo?
I denti, come sono bianchi, ridendo felice me ne accorgo, splendono
più delle stelle. Come sembra calda la sua lingua, sentila
sul collo, senti i brividi che ti assalgono, senti i suoi denti.
Nessuno se lo aspetta. Forse Isabella neanche se ne accorge, ma guarda
come tremano un istante prima, tra le sue braccia. Come
l’amante che si abbandona alle labbra dell’amata,
come il morente che si abbandona alla luce.
Mi guardo nella vetrina di un negozio, come si incanta il mio sguardo
alla vista di Isabella.
Ora basta giochi.
Pulisci questo sangue dalla tua bocca, la bellezza giustifica anche la
morte, ma non sono ancora tutti pronti ad ammetterlo.
Ora mi sistemo i capelli, quanto vorrei che non me li scompigliassero
così quando mi baciano. Non sanno il travaglio che passo per
sistemarli. Sorrido e il mio riflesso ricambia.
Una maledizione, un’aberrazione, un demonio, creatura che
vive di morte.
Creatura perfetta, ferita solo dal bacio del sole e dalla danza del
fuoco.
Ma Isabella, sapete, non è sempre stata così.
No no, dovete sapere che quando ancora il sole poteva sfiorarmi che ero
una creatura estremamente amabile. Non uccido per divertimento sapete?
No Isabella lo deve fare . Uccido perché è il
modo più semplice per sopravvivere. Anche se Isabella non
è del tutto sincera. Isabella uccide anche perché
è bello, sì, quanto mi piace quando si agitano,
quanto mi piace il calore. Il desiderio mortale della carne come un
tumulto nel loro sangue. I mortali ignorano, i mortali la
amano, le creature della notte spesso non la capiscono. Come
potrebbero, la mia mente è sempre un po’ confusa..
a volte, a volte sai il resto non conta. A volte sai quella stella
è più luminosa di quanto avessi notato prima.
Dolce Isabella cammina per la tua strada.
Ti ricordi dolce Isabella questa strada? Sì che la ricordo,
è la strada che porta alla mia scuola
No Isabella è la scuola di tua figlia sì lo so
benissimo che strada è Guardati dolce Isabella.
Cammino per la strada
Per fortuna non c’è luce
Cammino per la vita
Per fortuna è il sangue che mi conduce
Alla morte
Questa sera è particolarmente poetica, non le succede
sempre, sarà la luna piena, sarà che dopo qualche
anno che la vita ti abbandona ancora non trovo il tempo di pensare alla
reale mia non-vita.
Non che sia cambiato molto , l’inconveniente di non poter
uscire di giorno è certo fastidioso
Ma posso sempre abbandonarmi al profumo del vento
Si illude,Isabella, che il vento trai capelli sia come un bacio per
l’anima che non ha altro in cui sperare.
Una luce notturna, locali affollati, il loro soffuso chiarore la chiama
verso se come le lampade incandescenti chiamano le falene.
Ora che ci penso sono un po’ affamata.
Affamata di calore
Affamata di bellezza
Forse stasera non mi limiterò a baciarti, forse stasera
Isabella lascerà credere alla vittima di condurre il gioco e
si perderà nella scintilla dei suoi occhi quando, con quasi
violenza, le toglierà la camicetta. Divertente, rido e fingo
che il mortale piacere che cerca sopravvenga, quando in
realtà è il dolce pasto che mi attende a farmi
muovere con passione. Ancora e ancora Isabella, stringi ancora una
volta il tuo amante, mi perdo nei suoi occhi, guarda i suoi capelli .
Stringe le coperte e non resiste più, le coperte tra le loro
curve di rosso tingo. spero si diverta all’inferno, io lo
trovo piuttosto piacevole. Lo guardo, lo sguardo di assoluto incanto.
Eccola ora che vaga nei suoi ricordi, quelli di pochi istanti prima,
quelli di sempre, a volte li confondo. Lui non mi amava, lei non lo
amava. Lui ora giace e io qui lo guardo, sorpresa e orrore, non capiva
cosa stesse succedendo, semplicemente non possiamo concepire, credere,
vedere che il sangue possa essere bevuto, che questa mortale
trasfusione avvenga realmente fuori dalla macabra fantasia di qualche
scrittore. Fu così anche per me. Lui era tanto bello, lo
cerco ancora, mi ricordo ancora, mi guardava, come tutti, ma lui aveva
qualcosa di diverso vero? Lui ti guardava con un ardore diverso, il suo
sorriso era talmente strano.. Quella luce nei suoi occhi. Ecco lo
rivede Isabella, lui le si sta avventando contro, panico, Isabella
trema ora sul pavimento. I suoi occhi, sì devo cercare i
suoi occhi. Rivestita di tutto punto, un po’ di tempo per
truccarmi ora sono nuovamente perfetta. Chiudo la porta e me ne vado.
Non dimentichi qualcosa? Un bacio sul collo, ora posso andare.
Le chiavi nella toppa girano e le mani di Isabella stringono con cura
il mazzo. Non c’è luce in casa. In una stanza,
piccola, calda tanto umana.. Eccola che riposa. Mia piccola
dolce creatura, respiro d’angelo i boccoli dorati della
principessa si alzano sul suo piccolo petto.
Prendo la penna, come tutte le notti
Ho saputo che hai preso ottimo in storia, sei bravissima Isabella,
continua così sei la mia bimba perfetta.
Sono bella quando dormo?
Chiude la porta, gira la chiave ora non c’è che da
aspettare.
Una notte è passata
Una notte è fuggita
Domani sera tra
Di Loro siederò
Domani sera con loro parlerò
Della mia bellezza sfoggiata
Della mia sete appagata
Accorrete mortali
Alla festa dei degenerati immorali.
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