Non penso che nessuno dimenticherà mai gli eventi dell'11 settembre: così come le atrocità della Seconda Guerra Mondiale, non sono cose che possiamo dimenticare.
Nel mio piccolo, questo è il mio modo di ricordare, trasposto sottoforma di fanfiction, sì, ma non per gioco.

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Tony e Steve guardano, impotenti, mentre l’edificio crolla.
Tony potrebbe tagliare audio e video, ma non lo fa e Steve non glielo ordina. Osservano e ascoltano, perché hanno sbagliato, perché hanno fallito e adesso quelle persone che stanno gridando – non dimenticheranno mai quelle grida, le ritroveranno negli incubi, nelle ombre e negli occhi di tutti coloro che deluderanno in futuro – stanno morendo per colpa loro ed è giusto che, se non possono salvarli, almeno stiano ad ascoltarli.
«Steve, lo senti? È il suono della gente che smette di credere nei supereroi».
 
 
La prima frattura, pensa Steve, fissando Tony, dall’altro lato del campo di battaglia. Poi c’è stata la guerra civile.