INVICTA

di esmeralda92
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Il sole pallido, coperto dalla nebbia è già alto nel cielo quando arrivate nell’accampamento barbaro. Niente a che vedere con le costruzioni regolari e geometriche degli insediamenti romani. Le tende sono messe in circolo, intorno a uno spiazzo rotondo dove risiede la tenda del comandante degli Eruli. Un uomo non alto, né con la presenza fisica che converrebbe a un grande conquistatore. I capelli arruffati e rossi crescono irregolari e insieme alla barba coprono il suo viso bianco. Gli occhi scuri sono tutto ciò che potrebbe far pensare che l’uomo che ti sta davanti è un comandante. Come tutti i barbari si vestono solo di rudimentali pelli, e anche il mantello che usa per coprirsi non è che una grezza raffinatura della lana del bestiame. Tu, nobile romano, guardi quei barbari con lo stesso orgoglio che avrebbe spinto Cesare o Mario a guardare i Galli o i Cimbri e i Teutoni dall’alto della superiorità militare e culturale romana.
-E questi sarebbero i sopravvissuti della Legio Nova Invicta?- chiese lui, con fare sarcastico ai propri compagni, che sogghignano e ridono. La terra è gelata e umida, e nonostante il gelo, tu, inginocchiato e tenuto da dietro da uno di quei barbari, ti senti la rabbia montare dentro, incontrollabile.
-Sì, siamo noi.- ti lasci sfuggire in un duro sibilo; quando comprendi l’errore, però, è troppo tardi.
-Allora potete ancora parlare… E dimmi, soldato, dove sono i vostri commilitoni?- chiese, caricando di scherno gli appellativi.
-Sono morti sul campo di battaglia, con onore.- rispondi rimarcando le ultime parole e guardandolo duramente negli occhi.
-E dove vi ha portato l’onore?-
-Nell’aldilà!- risponde uno ridendo e suscitando il riso degli altri.
-A impegnare anche l’ultimo uomo delle vostre truppe fresche, per sottomerci.- ribatti tu, incurante di ciò che accadrà: non c’è fine peggiore dell’essere prigioniero di un barbaro. E lui, che ora ti guarda con attenzione e a fondo, lo sa.
-Portateli a Miseno. Non voglio più sapere niente di loro. E teneteli d’occhio: non sono soldati qualsiasi.- risponde per poi rientrare nella tenda, seguito dal suo braccio destro.





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