Vivere?

di NevanMcRevolver
(/viewuser.php?uid=90088)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Vivere?

 

 

Gli sguardi feriti non guariscono tanto facilmente.

Le mani graffiate riconoscono a stento la pressione di una carezza.

 

La speranza di non riaprire gli occhi al mattino.

Poter dormire molto tempo, da morti.

 

L’odore del glicine diventa quasi nauseabondo.

Il tranquillo ronzare delle api è l’assedio dell’anima.

 

Il battito imperterrito.

Il respiro instancabile.

 

Ballare sulle note di un violino imperfetto, sul ritmo del silenzio, negli attimi senza voce fra due battiti.

Biascicare “M’ama, non m’ama” spezzando le spine di una rosa.

 

Perdere il senno come si perdono le chiavi.

Pensare di smettere di pensare.

 

Dipingere una tela di grigio.

Vivere?





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1262029