Solumates Capitolo I
Ciao a tutti! Ahahaha come ho già detto nell'intro, eccomi di nuovo qua, con una storia nuova! Vi dirò, non ero molto convinta di riuscire mai a scrivere una storia su Lucy e Reneé e soprattutto di riuscire ad ambientarla ai giorni nostri! Io.. l'amante delle fanfiction storiche.. che ambiento la storia nel ventesimo secolo! Hahaha ma come dice il proverbio "c'è sempre una prima volta!" Premetto che non penso che sarà una storia lunga e che soprattutto non avrà dei capitoloni come Servitus! Ciò non vuol dire che l'abbia scritto con meno impegno XDXD
Non a caso, ho deciso di dedicare la storia alla mia oneechan BellatrixWolf, che tanto si è impegnata affinchè io scrivessi una storia su questo pairing (come vedi non è una maglietta, ma è comunque una storia scritta con il cuore). Detto questo, non posso fare altro che augurarvi una buona lettura! Ciaooooo!!!
Capitolo
I
“Litigio....”
Sentii l'orologio
del salotto battere le ore e sospirò pesantemente. Tutto intorno a
lei era buio, tranne una leggera e sottile luce rossastra che
penetrava dalla finestra socchiusa.
Si guardò intorno
e sospirò nuovamente: la stanza dei cimeli.. così aveva l'abitudine
di chiamarla, quando la mostrava orgogliosa ad amici e conoscenti.
Armature,spade,poster,calendari,action
figure e tante foto... ricordi di sei anni meravigliosi e ricchi di
avventure. I sei anni in cui aveva girato “Xena Warrior Princess”,
i sei anni in cui aveva sentito il cuore palpitare per un progetto di
lavoro meraviglioso, i sei anni in cui aveva conosciuto lei..
Infilò le mani
nella tasca anteriore dei jeans ed estrasse il cellulare. Toccò
piano la superficie liscia dello schermo e gli occhi le si strinsero
appena, quando la luce dell'apparecchio illuminò l'oscurità della
camera.
Due donne
abbronzate sotto un ombrellone rosso ricambiarono il suo sguardo con
un sorriso statico. La più alta stringeva la più piccola contro il
petto,abbracciandola amorevolmente, mentre l'altra teneva la
testa appoggiata alla sua spalla.
“Reneé...”
sussurrò Lucy, sfiorando con il polpastrello il viso della donna
bionda che continuava a rimanere immobile nelle sue braccia.
Era trascorso solo
un anno da quel momento felice, da quella indimenticabile settimana
al mare... in Florida. Lontano da tutti e da tutto.
Chiuse la mano a
pugno sullo schermo,incapace di guardare ancora, mentre una lacrima
solitaria le rigava la guancia.
Un leggero bussare
alla porta le fece sollevare di scatto il volto.
“Mamma? Sei qui
dentro?” domandò una flebile voce femminile, aprendo piano l'uscio
e facendo entrare un po' di luce nella stanza oscura.
Lucy non
rispose,limitandosi ad alzarsi in piedi e a dirigersi in silenzio
verso sua figlia.
“Ma cosa ci fai
qui al buio? Ti ho cercata dappertutto! Pensavo fossi uscita!”
Lucy
sorrise,scuotendo appena la testa e riponendo in fretta il cellulare
nella tasca anteriore dei jeans “No Daisy (nota 1).. sono qui..
scusami se ti ho fatto preoccupare. Avevo bisogno di stare un po' da
sola.”
A rapidi passi
superò la ragazza e si diresse verso il corridoio, desiderosa di
interrompere quella conversazione e di poter rimanere ancora sola con
i suoi pensieri.
“mamma..
aspetta..” disse Daisy, afferrandola per il polso e costringendola
a fermarsi.
“E' successo
qualcosa con Reneé, non è vero?” domandò sicura, senza che Lucy
potesse replicare nulla.
La donna sospirò
di nuovo e abbassò lo sguardo “Come lo sai?” si limitò a
chiedere con voce spenta.
Daisy sogghignò e
sollevò il sopracciglio sinistro “Oh...Ho molte doti...” rispose
in una perfetta imitazione di Xena.
Lucy sorrise appena
“Spiritosa...”
Daisy rise e alzò
le mani in segno di scusa “Va bene, va bene. Seriamente mamma, non
ci vuole di certo un genio per capirlo. E' da una settimana che sei
nervosa, taciturna.. e scatti alla minima banalità. E credimi..
tutti qui in casa ci siamo accorti che Reneé non chiama più o meno
da sette giorni..una strana coincidenza, non trovi?
Senza contare che
non è passata nemmeno a trovarci, e questo è decisamente
impossibile! Da quando avete finito di girare gli episodi di Xena ha
trascorso forse più tempo a casa nostra che a casa sua! Spero che
non sia niente di grave...”
Lucy le appoggiò
una mano sulla spalla,sorridendo “Non preoccuparti Daisy, abbiamo
litigato, è vero, ma tutto si aggiusta.” rispose con un tono
falsamente tranquillo.
La ragazza le
lanciò uno sguardo raggiante e abbassò la testa, cominciando a
trafficare con la capiente borsa blu che portava a tracolla “Ora
che ci penso, mamma.. considerando che tu e Reneé farete pace nelle
prossime ventiquattro ore...potresti darle questo quando la vedi?”
Lucy afferrò
curiosa il sottile libro che la ragazza le porgeva e lo girò
“I fiori del male
(nota 2)” lesse, mentre un espressione confusa le si formava sul
volto.
“E'
una raccolta di poesie del poeta francese Charles Baudelaire.
Me l'ha prestato Reneé. E' stupendo! Lo sai che quest'opera,quando fu pubblicata, venne pesantemente censurata per i temi che trattava e per il titolo considerato scandaloso?”
Lucy
sollevò le spalle “Mi rendo conto che talvolta gli argomenti o i temi
trattati in un libro possano sembrare.. come dire.. eccessivi, ma non
capisco proprio cosa ci sia da censurare in un titolo.. Come diamine
l'aveva chiamato?? Orge di gruppo?”
Daisy
scoppiò a ridere,mentre richiudeva la borsa “No, mamma..
semplicemente “Les lesbiennes” o “Le lesbiche” se
preferisci.”
La
donna osservò nuovamente il libro a bocca aperta, incapace di
profferire parola, mentre il cuore le batteva all'impazzata nel
petto.
“E
tu cosa ne pensi?” domandò con voce flebile “Ti avrebbe dato
fastidio un titolo del genere?”
La
ragazza risollevò il viso e la guardò esasperata “Mamma.. siamo
nel ventesimo secolo! A chi vuoi che importi più ormai?
Personalmente non ci trovo nulla di male e poi scusa... me lo chiedi
proprio tu?? Come se non sapessi che Xena è una delle icone lesbo
più amata al mondo! Tu sei la regina del subtext insieme a Reneè e
ti poni ancora certe domande???”
Lucy
annuì pensierosa e si allontanò a brevi passi, dirigendosi verso le
scale che portavano al piano di sopra “Eh già.. a volte mi pongo
veramente delle domande stupide” sussurrò,cominciando a salire i
gradini.
Nello stesso momento
Driiin!
Il suono del campanello la costrinse ad alzarsi dal
divano, dove era rimasta comodamente stravaccata per quasi due ore.
“Arrivo, arrivo!” esclamò, mentre il fastidioso
suono si ripeteva insistente.
Aprì la porta e un ragazzino di undici anni le corse
incontro sorridendo “Mamma!” esclamò, stringendola forte a sé.
“Ciao amore!” disse Reneé, accarezzandogli piano la
testa “Come è andata a scuola? Tutto bene?”
Il bimbo annuì, staccandosi dall'abbraccio e
depositando lo zaino ai piedi delle scale “Tutto bene.. anche
se...”
Reneè lo osservò perplessa, seguendolo a rapidi passi
nella stanza adiacente.
Miles (nota 3) si sedette al tavolo della cucina,
appoggiando la testa sulla mano destra.
“Che hai, Miles? E' successo qualcosa?” domandò
Reneé ansiosa, inginocchiandosi al suo fianco e accarezzandogli una
guancia.
Il bambino si voltò verso di lei e incrociò le braccia al petto
“Ecco.. ho litigato con quell'antipatico di Joshua e abbiamo fatto a pugni!”
“A pugni? Ma cosa dici Miles? Vi siete picchiati?
Quante volte ti ho detto che con la violenza non si risolve mai
nulla?? E ti ha fatto male?”
Miles la guardò con un sorriso strafottente “Certo
che no mamma. Lui ha avuto la peggio... ma se l'è proprio meritata,
non guardami così!”
Reneé scosse la testa, sollevandosi in piedi e girando
intorno al bambino.
Quando fu ben sicura che tutto era al suo posto, si
sedette di fronte a lui e con voce severa chiese “Perchè diamine
avete fatto a pugni? So che è antipatico, ma questo non giustifica
una rissa!”
“Non è solo antipatico! E' un bullo! Fa dispetti a
tutti e mi ha preso in giro!!”
Reneé sorrise e gli scompigliò i capelli “Ma
guardate.. abbiamo un vero e proprio guerriero! E sentiamo Hercules,
che cosa ti ha detto per farti così tanto arrabbiare?”
Miles abbassò lo sguardo e cominciò ad osservarsi le
punte bianche delle sue Converse rosse.
“Non vuoi dirmelo?” incalzò Reneè.
Il bambino fece un sospiro e si portò una mano vicino
alla bocca, come se temesse che qualcuno potesse ascoltarlo “Mi ha
detto che io e Iris (nota 4) siamo due bambini molto sfortunati ad
avere una mamma come te e che non abbiamo un papà perchè a te
piacciono le donne... e che l'unico motivo per cui ti hanno fatto
interpretare Gabrielle è perchè anche lei ama le donne...”
Reneé lo guardò a bocca aperta e con un sorriso spento
lo abbracciò, cercando di soffocare un gemito “E tu cosa pensi di
tutto questo?”
Il bambino le strinse le braccia intorno al collo “Io
gli ho detto che è un povero stupido e che Gabrielle è un
personaggio fighissimo. Non mi interessa se le piacciono le donne. E
gli ho detto che anche se Jed (nota 5) se n'è andato e noi non
abbiamo un papà, io sto benissimo così, perchè ho la mamma più
bella del mondo.”
Reneé si staccò da lui e lo guardò con occhi lucidi
“Tu sei il mio ometto. E io sono molto orgogliosa di te.”
Miles sorrise e scese con un balzo dalla sedia “Lo sai
che cosa gli ho fatto mamma? Lui mi era venuto addosso, ma io l'ho
spinto e sai che ho fatto? Eh? Lo sai??”
Reneé scosse la testa e incrociò le braccia al petto
“Perchè non me lo dici tu?”
“L'ho colpito con il pugno che mi ha insegnato Lucy!”
rispose il bambino eccitato “Quello che Xena usa contro tutti i
cattivi! E funziona davvero!! A proposito... ma lei dov'è mamma?
Dov'è Lucy? Mi manca un sacco! E' tanto che non la vedo!”
Reneé si voltò e aprì il freezer “Amore, vuoi un
po' di gelato?” chiese, incapace di rispondere alla domanda del
bambino.
Miles gli sorrise entusiasta “Siiii... il gelato!
Perchè non dici a Lucy di venire a mangiarlo con noi? Lo sai che le
piace tanto!”
Reneé sorrise tristemente e sospirò “Non posso
amore.. Lucy è un po' impegnata in questo momento.. ma non ti
preoccupare, presto la invitiamo di nuovo a casa e le chiediamo di
portare anche Judah (nota 6) e Julius (nota 7)!”
“Oh si mamma... così giochiamo ad Hercules!!”
Reneé lo guardò stupita “Ad Hercules?”
Miles annuì, prendendo un abbondante cucchiaiata di
gelato alla nocciola “Si mamma! Io sono Hercules, Judah è Iolaus e
Julius fa il signore della guerra che vuole conquistare il mondo!
Solo che io e Judah siamo troppo forti e lui alla fine perde sempre e
decide di diventare buono!”
Reneé non potè trattenere una fragorosa risata “Allora
ho ragione a dire che sei Hercules! Hahahaha questa sì che è
divertente, devo proprio raccontarla a Lucy!” esclamò senza
pensare.
Si interruppe e di nuovo uno sguardo triste le
incorniciò il volto “Ora vai in camera tua Miles e non fare rumore
mentre sali le scale, Iris sta dormendo.”
“Ma mamma.. non mi va di fare i compiti ora!”
protestò il bambino, prendendo un'altra cucchiaiata di gelato.
Reneé sollevò il braccio e gli indicò le scale con
sguardo severo
“E va bene.. uffa...” esclamò Miles, sbuffando e
strascicando i piedi “Però non è giusto!” disse con voce
lamentosa, prima di prendere lo zaino e salire le scale in punta di
piedi.
Reneé lo osservò andare via e lasciò che un profondo
sospiro la scuotesse.
A volte i bambini sapevano essere veramente ingiusti e
tremendi...
Si voltò e notò una fotografia attaccata al lato del
frigorifero: lei e Lucy abbracciate sotto un ombrellone rosso
l'estate precedente.
“Lucy...” sussurrò, mentre lacrime silenziose le
scendevano lungo le guance.
Nota 1: Daisy Lawless. La prima figlia di Lucy, nata nel 1988 dal matrimonio tra lei e il primo marito Garth Lawless. E' la più grande dei tre fratelli Lawless.
Nota 2: "I Fiori del male". E' una raccolta di centoventisei poesie del poeta francese Charles Baudelaire. fu pubblicata nella primavera del 1857 e come dice Daisy, pesantemente censurata sin dalla prima edizione perchè ritenuta scandalosa e sconveniente.
Nota 3: Miles William Muir, Nato nel 2001, è il primo figlio di Reneé e del primo marito Steve Muir, dal quale ha divorziato nel 2005.
Nota 4: Iris Sura O'Connor. Nata nel 2006, è la figlia di Reneé e del suo attuale compagno Jed Sura.
Nota 5. Jed Sura. Attuale compagno di Reneé, nella mia storia i due sono "misteriosamente" separati ihihihih chissà come mai...
Nota 6: Judah Miro Tapert. Il terzo figlio di Lucy. E' nato nel 2002 dal matrimonio tra Lucy e Robert Tapert.
Nota 7: Julius Robert Bay Tapert: Il secondo figlio di Lucy. E' nato nel 1999 dal matrimonio tra Lucy e Robert Tapert.
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