LittleLil: non so perchè ma mi è venuta fuori una fikkin
gothic.. spero vi piaccia.
Non piangere.
"Uccidimi. Uccidimi.
Uccidimi.
Bramo la morte, non avere pietà
di me. Costringimi nella tua morsa di ghiaccio o rinchiudimi nel buio più
profondo. Mi basta solo il fatto che mi vedrai cadere dal nostro paradiso. In
fondo siamo solo questo: angeli decaduti.
Vedo il nostro passato che mi
rincorre in sogno: candide ali che perforano i limbi del cielo, un mondo
incantato da mille e mille luci, una vita che non avrei mai voluto
dimenticare.
E ora il presente ci ha perforato
l’anima: suoni di tuono che accolgono il sangue rosso che stilla da noi, per un
vento che spera nel rimorso dell’eternità e una realtà priva delle nostre più
belle piume.
Ma noi ci siamo incontrati e
questo ci ha reso schiavi di un destino che non volevamo seguire; l’ultimo
respiro di pace per un incubo, un ultimo bagliore per riscaldarci il petto fermo
e gelido. Ora la nostra pelle aspetta bianca un raggio di sole perché siamo
stati privati delle nostre ali.
Verità indiscusse che abbiamo
infranto sono ciò che non possiamo più stringere, ci spingono verso l’abisso e chiedono
in pianto dove abbiamo perso le piume che ci coprivano la schiena. Rimorso ci
attanaglia il cuore immobile che ha abbandonato la vita. Abbiamo sperato di
rinascere ma la pietà non si è bagnata delle nostre preghiere. Abbiamo peccato,
amandoci.
Non ho paura delle fiamme, ho
conosciuto il dolore quando ti ho perso e ora riconosco la mia viltà, ma non mi
pento. Ho aspettato e atteso il tuo arrivo, non voglio dimenticarti. Le pene che
ho sofferto non sono altro che dolci ferite se strette fra le tue. Alla nostra
eternità lasceremo il pianto, ma non ripudieremo la via che abbiamo scelto.
Preferisco che tu mi uccida per
tornare a splendere. Non piangere. Ti ho chiamato per dare ragione alla mia
esistenza, sono stata egoista. Non piangere. Ti riconsegno l’onore perduto con
queste parole. Non piangere. Sei sempre stato la mia luce. Con te vivrò
anch’io.
Ti
amo,
Céline."
Questa è la lettera della mia
amata Céline che ho perso da tempo immemore. L’ho letta e letta così tanto da
consumare quel suo unico frammento. Non avrei mai voluto lasciarla. Non avrei
mai voluto perderla. Non chiedevo altro che starle accanto.
Il suo ricordo mi brucia gli
occhi di calde lacrime. Può sembrare strano, ma non credevo di conservarne
ancora. E ammettendolo non posso fare a meno di ridere con il volto già rigato
dal suo sorriso.
Ho tutta l’eternità davanti, da
condividere con questo dolore.
A chiunque leggerà queste righe
di inchiostro nero sparse nel vento, spero mi ascolterai.
Quando incontrerai una ragazza
che vaga sola sotto la neve stendile una mano e rinfranca il suo sguardo di
vetro. Non lasciarla sola come ho fatto io.
Le lettere del mio angelo vergate
di rosso sono il testamento della mia anima e tutto ciò che mi è rimasto, perciò
ti scongiuro, quando la incontrerai mostrale ciò che ti scrivo:
Non ti ho mai dimenticata e anche
adesso non faccio altro che pensare a te. Il nostro amore che abbiamo maledetto
è sopravvissuto, però per te non deve essere motivo di quelle lacrime che ti
segnano il viso. Ho scelto io questa strada, mi sono sacrificato per te, quindi
ricomincia a vivere.
Scusa se ti ho lasciata sola a
vivere una vita priva delle tue ali, priva di me.
Ripeto le stesse parole che tu mi
hai detto: non piangere perché ti amo.
Lysias.
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