L'ultimo ballo

di Mickyivy
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Ballo. Sono sul palco. Tutti mi guardano.

Sto ballando. Mani in alto, verso l'immaginario cielo.

Danzo, le mani formano cerchi tutto intorno a me.

Salto, sembra di volare, sembra che ali trasparenti

si agitino sulle mie scapole. Come un' angelo.

Mi alzo, sulle punte, è magnifica la sensazione

di leggerezza che mi provoca. Fremo intensamente.

Mi muovo. Elegantemente, dolcemente.

Balzo, in largo, come una lepre e, a terra, volteggio.

Il cuore batte a mille, costringendomi a respirare.



Avevo trattenuto il fiato a lungo, senza accorgermene.

Sento l'applauso del pubblico mentre mi inchino.

Questo è il mio ultimo ballo, la danza della vita.

 

Me l'avevano detto che poteva uccidermi,

ma sarei morta comunque,

se non avessi più potuto ballare.

 

Il piccolo pugno tra le costole è impazzito.

Non riesco a trattenerlo,

vuole uscire dalla gabbia che lo protegge.

Cado lentamente, fino a stendermi.

Chiudo gli occhi, vedo solo il buio.

La soddisfazione del ballo rimane.

Dovevo farlo, ora, finalmente, sono felice.





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