Fragments
of Life
by:
suinogiallo
Te
no hira no ue ni sotto noseta
Yasashisa
wo atatamete sotto
Kuchizusanda
himitsu no melody
Utatte
yo ikuate mo nai kedo
Demo
furidashita ame mo
Ki
ni shinai zutto soba ni iru kara
Ikutsumo
no niji koete yukeru yo
Futari
de over the rainbow
Chiisana
hikari hoshi ni negai wo
Kanaete
yo kitto aoitori
(Aria
The animation - Rainbow - Choro Club feat - senoo)
- President
Hime - si rivolse verso la gatta che, seduta sul davanzale della
finestra osservava l'oceano di fronte alla sede della Hime-ya - Come
sto? - le domandò poi facendo una piroetta sulle punte facendo
svolazzare il leggero vestito giallo che indossava.
Una risata
gaia accompagnò poi quella domanda. Aika era felice quel
giorno. Tra mille dubbi e paure era riuscita alla fine a chiedere ad
Al-kun0 se gli andava di accompagnarla in giro per Neo
Venezia alla ricerca di un oggettino da mandare ad Ai per il suo
compleanno.
E lui aveva
detto di si. Cioè, un po' era scontato che dicesse di si, in
fondo, come ogni tanto Akari e Alice le facevano notare, c'era un
certo interesse da parte dello gnomo1
nei suoi confronti, ma questo non toglieva che un po' di paura
l'aveva avuta dopo averglielo chiesto.
Di solito
davanti alle due ragazze recitava sempre la parte della razionale,
della calma e compassata ragazza che sa quello che vuole e come
ottenerlo. In fondo era la figlia dei proprietari della Hime-ya, una
delle tre più grandi compagnia di Undine2
di Neo Venezia, e, probabilmente sarebbe stata anche una delle nuove
Fate dell'Acqua3,
motivi più che validi per essere sicura di se.
Ma dentro,
lo sapeva benissimo, era insicura e timida e spesso si trovava ad
invidiare Akari che, pur con la sua goffaggine e la sua naturalezza,
a volte era molto più sicura e determinata di lei.
In fondo,
Akari non aveva esitato molto nell'andare all'appuntamento con il
misterioso Caith Sith4
per salire sulla Ferrovia di Senso Lattea*. E loro che avevano
pensato che dovesse andare ad un appuntamento galante, magari con
Akatsuki. A ripensarci adesso le veniva da ridere.
Poi però
vedeva la sua figura riflessa nello specchio, con quel vestitino
leggero e grazioso e le passava la voglia di ridere. Era felice,
certo, ma anche tesa.
Al kun le
piaceva, anche se a volte la faceva arrabbiare con i suoi giochi di
parole da uomo di mezza età, e conservava la gemma Occhio
di Rosa che le aveva regalato il giorno del Boccolo5
come fosse il suo tesoro più prezioso, sul comodino accanto al
letto. L'ultima cosa che vedeva prima di addormentarsi e la prima
quando si svegliava.
Ed era anche
quasi sicura di piacere a lui.
Ma non
riusciva, per questo, ad essere meno nervosa.
Il miagolio
del presidente Hime la richiamò verso la finestra.
- Cosa c'è?
- le chiese affacciandosi con il terrore, e anche un po' con la
speranza di vedere Akari e Alice salutarla dalla strada. Certo,
magari le avrebbero rovinato l'appuntamento, ma, d'altro canto, era
cosi nervosa e spaventata che forse andarci con loro sarebbe stato
meglio.
Odiava
quando non riusciva a decidersi. Si odiava davvero. Quella parte di
se che non riconosceva, un po' come i capelli dopo che era stata
costretta a tagliarseli per via di quel piccolo incidente durante il
barbecue.
Quanto aveva
pianto. E quanto era stata male in quei giorni. Fisicamente, era
stata a letto con un influenza, ma anche dentro quando si era resa
conto che la vita continuava anche senza di lei.
Che volete
farci. In fondo era ancora un po' bambina, anche un po' viziata se
vogliamo e, il vedere Akari e Alice continuare la loro pratica anche
senza di lei, le aveva fatto un pochino male, l'aveva fatta sentire
inutile, con il mondo che continuava a girare anche senza di lei.
Ed un po'
forse aveva anche odiato le sue due amiche. Ma solo un po',
d'altronde come si fa ad odiare Akari? E alla fine, davanti ad un
buon budino fresco, aveva capitolato ed aveva ammesso a se stessa che
la visita delle due amiche le aveva fatto davvero piacere.
- Aika-san!
- la chiamò dalla strada Al.
- E' già
ora! - urlò voltandosi a guardare l'orologio e quasi facendo
finire il presidente Hime di sotto.
D'accordo, è
giusto che le ragazze si facciano attendere, si disse correndo di
fronte allo specchio per finire di sistemarsi le forcine con le
roselline tra i capelli.
Forse, se il
giorno che le aveva comprate non fossero poi passate a trovarle Akari
e Alice ed il budino sarebbero state relegate in qualche scatola
portagioie e mai più tirate fuori. In fondo le aveva comprate
lo stesso giorno in cui si era resa conto che il mondo andava avanti
senza di lei.
Dopo aver
dato un ultimo sguardo allo specchio per verificare che tutto fosse
in ordine, si precipitò ad afferrare il presidente Hime e,
rapida corse giù dalle scale uscendo poi sulla strada dove
trovo Al-kun ad attenderla.
- Stai molto
bene con questo vestito - sussurrò lo gnomo, anche lui, come
Aika, lievemente in imbarazzo.
- Grazie -
rispose lei. Cavolo, non era la prima volta che si incontravano, e
non era neanche la prima volta che si incontravano da soli, senza
nessun altro a fare da terzo incomodo, ma era sicuramente la prima
volta che incontravano per, cosi dire, per un appuntamento.
- Hai già
deciso cosa prenderle? - le domandò poi Al mentre iniziavano
ad incamminarsi verso il centro della città.
- Pensavo a
qualcosa in vetro - gli rispose guardando distrattamente la gente che
passava. In realtà il suo scopo era quello di cercare di
guardare il ragazzo, ma cercando al tempo stesso di non farlo notare
a lui.
- Dovremmo
andare allora a Murano - le consigliò Al - i migliori
vetri di Neo Venezia sono li - poi guardandola - Akari cosa le
regalerà? -
- Non lo so
- sorrise - ancora non ha deciso, sai com'è quella ragazza,
sceglierà qualcosa all'ultimo momento e, sicuramente farà
la scelta migliore di tutti noi -
- Le vuoi
molto bene! - si lasciò scappare il ragazzo vedendo il sorriso
allegro sul volto della ragazza e, soprattutto vedendone lo sguardo
luminoso e ridente.
- Akari-chan
è...- cercò di dire -...sai che non mi viene in mente
come definirla - ridacchiò allegramente - ce l'ho sulla punta
della lingua, so com'è, ma non riesco a dirlo a parole. Non so
come faccia, ma alla fine conosce molto più lei di Neo Venezia
che noi che ci siamo nate, e poi questo suo rapporto con i gatti -
- Akari-chan
è entrata davvero in simbiosi con Aqua - sorrise poi.
- Ai-chan -
iniziò a scrivere, come faceva ogni giorno, una mail alla sua
amica su Man-Home6 mentre il presidente Aria gironzolava
intorno al tavolo mimando una qualche danza.
Le raccontò
quello che aveva fatto il giorno prima, che aveva visto Aika-chan e
Al-kun insieme in giro per Neo Venezia, che aveva fatto uno spuntino
di mezzanotte con Alicia sulla sua gondola al largo della sede della
Aria Company.
Poi si voltò
a guardare il pacchettino che aveva sistemato in bella mostra sul
tavolo, per non dimenticarselo. Quella mattina l'avrebbe dovuto
consegnare al postino che poi l'avrebbe fatto recapitare ad Ai-chan
su Man-Home in tempo per il suo compleanno.
Sceglierlo
era stato davvero difficile e, alla fine era arrivata alla sera prima
che ancora non aveva deciso cosa mandargli.
Quando aveva
visto Aika-chan aveva avuto l'idea di chiederle un suggerimento, un
consiglio, ma poi aveva visto il sorriso che aveva negli occhi ed
aveva deciso di non disturbarla. In fondo era cosi raro per loro
starsene un po' per conto proprio, magari con la persona alla quale
si vuole bene, e non voleva rovinarle quel momento.
Anche
Alice-chan non l'aveva potuta aiutare in quei giorni a causa degli
impegni scolastici. L'ammirava proprio. Non solo si dedicava con
passione al suo addestramento come Undine, ma applicava lo stesso
impegno anche alla scuola. Lei, ne era certa, non sarebbe mai
riuscita ad essere brava come Alice.
Alla fine
era riuscita comunque a trovare cosa mandarle.
Era stata
Alicia a suggerirglielo. Una cosa alla quale sei molto legata e che
vuoi condividere con una persona alla quale vuoi bene.
Una cosa
alla quale era molto legata? Ripensando alle parole di Alicia, quella
notte si rigirò sotto il lenzuolo più volte per, alla
fine, alzarsi.
Era legata a
molte cose. Ad Alicia-san, ad Aika-chan e Alice-chan, era legata ad
Aqua e Neo Venezia, era legata anche ad Ai e a Man-Home, cosi come
era legata alla sua gondola e ai suoi amici.
Si rigirò
di nuovo andando ad urtare con il piede qualcosa che poi si mosse
farfugliando qualcosa nel sonno.
- Presidente
Aria - sussurrò vedendo il gattone bianco spostarsi
leggermente, un sorriso le animò all'improvviso il volto e,
rapidamente scese dal letto correndo poi verso la porta che dava nel
piccolo magazzino della sede dell'Aria Company.
Era sicura
di averlo messo li, dentro una scatola ben imbottita di carta per
evitare che si rompesse.
Come molte
delle cose che aveva messo li dentro, anche quella aveva una sua
storia e dei suoi ricordi. Il suo primo vero incarico, la paura che
aveva dimostrato e la gioia quando lo aveva portato a termine nel
miglior modo possibile.
Il piccolo
presidente Aria di vetro che le era stato regalato da un maestro
vetraio di Murano le scintillò tra le mani.
Un suo
ricordo al quale era molto legata, quale regalo migliore!
E con cura
lo portò nella sua stanza preparando poi il pacchetto ed una
piccola lettera scritta a mano in cui spiegava ad Ai-chan cosa c'era
dietro a quella piccola figura di vetro. Poi, sorridendo si rimise a
letto abbracciando il grosso micione bianco che, senza scomporsi e
senza svegliarsi, dopo l'abbraccio gli si accoccolò accanto
continuando placidamente a ronfare.
-
Akari-chan - iniziò a scrivere Ai tenendo il piccolo gatto di
vetro accanto al computer, spento. Aveva deciso di scrivere una
lettera tradizionale, a mano, come si faceva una volta.
Ci avrebbe
impiegato più tempo per arrivare su Aqua, ma sapeva che Akari
sarebbe stata felice di riceverla, cosi come lei era stata felice di
ricevere quel regalo per il suo compleanno.
E mentre
scriveva, nella sua mente si affastellavano le immagini dei giorni
trascorsi a Neo Venezia, i tramonti sull'oceano, le isole che
fluttuavano nello spazio e che controllavano il clima, le gigantesche
pale eoliche per la produzione di energia elettrica che spuntavano
dal mare, le gondole ed i gatti.
Anche lei,
come Akari aveva incontrato Caith Sith, lo spirito gatto che,
probabilmente proteggeva Aqua e Neo Venezia ed un po' l'aveva
spaventata anche. Ma solo un poco.
In fondo,
aveva degli occhi molto buoni e, anche se un gatto più alto di
un uomo può dare un po' di timore lei sapeva che non le
avrebbe mai fatto del male, anche perché Akari le aveva detto
che era stato lui a salvarla quando uno spirito di una donna voleva
portarla via con lei.
Quanto aveva
avuto paura quella notte, le aveva scritto, e quanto aveva tremato al
pensiero che aveva rischiato di perdere la sua amica.
Lentamente
terminò di scrivere la sua lettera dedicando poi un po' di
tempo per rileggerla. una cosa che la carta non aveva era il
correttore automatico ed aveva paura di aver fatto qualche errore,
ma, alla fine del controllo si poté dire soddisfatta del
risultato. Non era molto lunga, certo, ma ciò che quella
lettera diceva, era sicura, avrebbe raggiunto Akari molto di più
di una mail lunga due, tre volte di più, in quanto era stata
scritta con il cuore e con le sensazioni che raggiungevano la mano
facendole tremare la grafia nei punti in cui parlava di cose che le
facevano paura e facendola, invece, quasi saltare, sorridere, nei
punti in cui descriveva le cose che la rendevano felice.
Piegò
il foglio in due e lo infilò in una busta rosa sulla quale
aveva già scritto l'indirizzo poi, prima di chiuderla, prese
un'altro foglio, bianco, ci scrisse sopra "Ai-chan" quasi a
volerle far capire che voleva una risposta scritta a mano da lei, e
lo infilò nella busta dopo averlo piegato come aveva fatto con
il primo e, sorridendo la chiuse mettendola poi appoggiata contro il
piccolo gatto di vetro, ed infine, con lo sguardo sognante si mise
con i gomiti sulla scrivania guardando il bel cielo terso di Aqua e
le gondole che solcavano quel mare quasi senza rumore e senza
tempo...
copyright
© 2007 suinogiallo
copyright
per i personaggi e l'ambientazione Kozue Amano
Note:
*
- in italiano anche nella versione originale che presenta molti
termini italiani. Questa frase, Ferrovia di Senso Lattea, è
presente nell'anime è indicherebbe una specie di treno che
viaggia nello spazio, citazione molto palese di Ginga Tetsudo 999 (da
noi Galaxy Express). la traduzione che hanno fatto in italiano gli
autori dell'anime non è proprio la migliore comunque.
0
- ho scelto di mantenere i suffissi -chan, -san, -kun, per
un'obiettiva difficoltà nel rendere questi termini in
italiano.
1
- per gnomo si intendono le persone che lavorano nel
sottosuolo di Aqua e che si occupano di mantenere la gravità.
2
- le undine sono le gondoliere, ovvero guide turistiche per la
città di Neo Venezia che accompagnano visitatori e turisti in
giro su di una gondola. Solo le donne possono svolgere questo lavoro.
3
- le Fate dell'Acqua sono le undine più capaci nel loro
lavoro. Nell'universo di ARIA sono le tre sempai delle protagoniste,
ovvero Alicia, la sempai di Akari, Akira, la sempai di Aika e Athena,
la sempai di Alice.
4
- Caith Sith è un grosso gatto che veste abiti
tipicamente veneziani (simili a quelli indossati da Casanova per
intenderci) che è un po' il protettore di Aqua. Durante il
Carnevale gira per le strade di Neo Venezia vestito come Casanova,
con una grossa maschera. In un episodio lo troviamo invece vestito
come il bigliettaio di Galaxy Express.
5
- la festa del Boccolo è una festa di Neo Venezia in cui gli
uomini regalano un bocciolo di rosa rossa alle ragazze.
6
- Man-Home sarebbe la Terra.
Altre
Note:
Aqua
- si tratta del pianeta Marte che, durante il processo di
terraforming, forse per un errore è stato quasi ricoperto
completamente dall'acqua, da cui il suo nome.
Aria
Company - una delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. La
sua unica dipendente è Alicia, la sempai di Akari.
Hime-ya
- una della delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. Aika
è la figlia dei proprietari nonchè apprendista presso
di essa.
Orange
Planet - una delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. Vi
fa il suo praticantato Alice.
Ho
cercato di mantenermi abbastanza fedele ai personaggi originali, il
fatto che ci sia un qualche coinvolgimento romantico tra Aika e Al è
canon.
La
canzone citata all'inizio è Rainbow e fa parte della colonna
sonora di Aria the Animation.
Per
chi volesse approfondire consiglio wikipedia nella versione in lingua
inglese e, ancora di più, in quella giapponese, oltre che la
visione dell'anime attualmente alla sua seconda stagione.
Quattro
Chiacchiere Con L'autore
Una
nuova storia dedicata ad Aria, scritta più che altro per mio
divertimento personale, senza una meta precisa o un qualche cosa a
quale arrivare. Semplicemente mi sono messo davanti qualche immagine
di Aqua tratta dal sito di Kozue Amano, ho fatto partire il player
con alcune delle canzoni della colonna sonora ed ho iniziato a
scrivere lasciando alle dita il compito di portarmi avanti e, alla
mia fantasia l'onere di trovare poi un titolo da dare a questa
piccola storia.
Vorrei
ringraziare, prima di salutarvi, Kurumi, Dragon88 e Flannery che
hanno letto la mia precedente storia su Aria, poi Maki_chan che, in
un momento di rintontimento mio mi ha aiutato a chiamare con il loro
nome le forcine per capelli (cavolo, non mi veniva in mente come si
chiamavano), ed infine tutti voi che leggerete questa mia nuova
storia, sperando che vi piaccia e che vi faccia passare almeno cinque
minuti in tranquillità.
Prima di lasciarvi, una piccola aggiunta, una mia pic di Aika (ripresa
da un fotogramma dell'episodio 19 - per la precisione, dalle parti del
10359). Occhio che è un po' spoiler...
E su questa immagine ringrazio di nuovo Kurumi per la sua recensione anche a questa storia. Grazie...
Grazie.
31 Marzo
2007
Suinogiallo
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