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di NicolaConnect
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Sono un ragazzo della cittadina di Darwin, negli Stati Uniti, una città totalmente tagliata fuori dai confini delle mappe e da ogni tipo di comunicazione. Sapete, qui non c'è molto da fare se non stare lì sul Turtle Lake con qualche amico a parlare per ore. Ah, giusto. Non mi sono ancora presentato. Mi chiamo Brian Neal, ho 24 anni ed ho da poco lasciato il mio lavoro. Non era molto divertente: pulire le strade della città ogni mattina alle cinque e mezza era diventato straziante. Ora, però, i miei genitori hanno consigliato di cambiare aria... Proprio ieri sera, per sbaglio, ho investito con il motorino un tipo dall'aria al quanto distinta, sembrava uno di quei tipi dei film tipo 'Il Padrino' o qualcosa del genere. Mio padre quando ha saputo il nome di chi ho investito è subito accorso in camera urlando di andare via di qui... Dice che potrei avere qualche problema con la malavita. Ma malavita, cosa?! In questa città ci conosciamo tutti. Se uno esce con una pistola, una mitraglietta o qualcos'altro tutti gli saltano addosso. Se devo proprio andare da qualche altra parte sceglierò San Francisco, non per nulla, ma per la grande Sede di Twitter che sta cercando nuove persone da assumere... Ah, già che ci siamo aggiorno il mio stato su Twitter e finisco di sistemare questa dannata valigia. Non so per quanto tempo resisterò lì con tutto il gran vociare, le macchine e tutto ciò che mi accadrà intorno: nella mia città l'unico rumore che sento è quello del vento, ogni tanto. Valigia pronta, finalmente! Ora non mi rimane che scendere. Speriamo solo che non ci siano i soliti parenti che si mettono lì e ti parlano per ore: non ho molto tempo secondo quello che ha detto papà! Scendo lentamente e senza far rumore, è meglio così. Meglio essere prudenti e non esagerare, così se c'è qualcuno sgattaiolo fuori e risolvo tutto il problema. Mmh, che strano. In salotto non c'è nessuno. La porta è aperta?! Di solito i miei la chiudono sempre! Mi basta guardare fuori dalla finestra e capisco subito il perché di tutto questo. Sono tutti pronti vicino ad un Taxi per salutarmi prima di dividerci. Mi avvio verso il Taxi, poggio la mia dannata valigia nel portabagagli e abbraccio tutti i miei famigliari con le lacrime agli occhi. Per evitare di piangere e stare lì parecchio tempo, mi infilo nel Taxi e dico loro che tornerò... O almeno spero. Il Taxi parte e durante il viaggio prendo il mio iPod... Io amo la musica!




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