Thirteen

di Beatriz Aldaya
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Questa raccolta partecipa al "12 mesi di fanfiction contest", di BS.
Tema del mese: Non ho voglia di pensare al futuro.
Non potremmo semplicemente goderci il presente?



        -Se vincerò-

La ragazza ormai sapeva dove l'avrebbe potuto trovare: senza nemmeno perder tempo a cercare in Sala Grande, si diresse a passo svelto verso la biblioteca, un po' curva per il peso della cartella.
Non appena entrò, Madama Pince le fece un cenno a metà tra il saluto e l'ammonimento e tornò a spolverare a colpi di bacchetta i suoi preziosi libroni di magia, mentre la ragazza individuava tra gli scaffali una figura quasi nascosta dalla pila di libri che aveva accatastato davanti a sé.
Si avvicinò piano, sorridendo.
«Buonasera.»
Il ragazzo sorrise stancamente e, quando aprì bocca per ricambiare il saluto, si ritrovò le labbra spiacevolmente incollate, dopo ore passate senza mai proferir parola.
Lei gli posò di fronte qualcosa infagottato in un tovagliolo, e sbirciò in direnzione di Madama Pince.
«Non farti vedere da Mrs. Avvoltoio, ma ti ho portato qualcosa per cena.»
«Grazie, muoio di fame.» la ringraziò lui, riconoscente, afferrando dal malconcio cartoccio una fetta di pane.
«Si vede, Ced.»

Parechie ore più tardi, la ragazza alzò la testa dall'affascinante tomo sulla cura dei Vermicoli sul quale si era assopita, sbadigliando.
«Bentornata fra di noi» scherzò il ragazzo, prendendole una mano e accarezzandole il dorso con il pollice.
«Sì, ero troppo assorta nello studio» rincarò lei, stringendo la stretta a sua volta.
Guardando fuori dalla finestra, lei ebbe un sussulto.
«Ma quanto ho dormito?» chiese a sé stessa, incredula.
In risposta ottenne una risata stanca.
La ragazza si alzò stiracchiandosi e, dopo aver fatto il giro del tavolo, abbracciò il ragazzo da dietro, poggiandogli il mento su una spalla.
«Non è ora che tu smetta di spulciare questo libro, Ced?»
Lui le diede un bacio su una guancia.
«Mi mancano solo due incantesimi da padroneggiare, non ci metterò più di due ore.»
«Due ore!» si indignò lei. «Pensi davvero che ti salveranno la vita nel Labirinto, questi due incantesimi?»
Il ragazzo si irrigidì tra le sue braccia.
«Scusa, non volevo. Sono sicura che andrà tutto benissimo, lì dentro» cercò di rimediare lei, nervosa.
Lui mugugnò qualcosa e ricominciò a leggere le righe fitte e sbiadite.
Lei gli strofinò il naso sulla spalla.
«Dài, Cho. Lasciami finire, sono esausto.»
«Appunto. Lascia perdere e andiamo via.»
«Ma domani...»
«Non ho voglia di pensare al futuro. Non potremmo semplicemente goderci il presente?»
Cedric sospirò.
«No. Il mio futuro potrebbe giocarsi domani, in quel Labirinto. Se vincerò, la mia vita cambierà, e poi ci sarà un sacco di presente, per stare insieme.»


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Va bene, per questo mese va così, ragazze XD sono molto consapevole dell'insignificanza di questo capitolo, fa proprio schifo, ma il prompt questo mese non mi ispirava proprio .-. e sono già in ritardo di due giorni con la mia pubblicazione....
Già che ci sono dedico questo capitolo alla mia sorellina (wow, che onore XD), visto che oggi è il suo compleanno... <3
Se leggesse questa storia però mi picchierebbe per quanto schifo fa, quindi acqua in bocca :P




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