Primavera
Un
mano di Sanzo sulla testa, le farfalle svolazzanti che facevano vento, in viso
il rosa della giornata addormentata e il debole frusciare del giornale di Sanzo
che carezzava le orecchie.
“C'è
bisogno di poco per voler fermare il tempo” pensò un Goku decenne, mentre
sentiva entrargli nelle narici l’odore delicato e contemporaneamente forte
delle Marloboro, ormai assimilabili all’odore dolciastro come tabacco di…
-
Sanzo. -
Pensò
ad alta voce Goku, sistemando meglio la testa sulla gamba del tutore, che era
forse troppo rilassato dalla soleggiata giornata libera per fare eccessivamente
caso a quelle che proprio lui chiamava “le smancerie della stupida scimmia”.
-Mh?
-
Gli
rispose distrattamente l’uomo, sfogliando una nuova pagina, bocca serrata per
trattenere la sigaretta.
Goku
gettò uno sguardo sopra di sé, lasciandosi colpire dalla visione alla rovescia
di un cielo incredibilmente azzurro e quella del momentaneamente occhialuto
Sanzo.
Gli
venne in mente l’estate, scandita dal breve respiro addormentato del biondo, il
ghiaccio scioglientesi nel bicchiere e il lontano ronzio di un ventilatore
elettrico. *
E
Goku pensò che la primavera, con il suo odore di tabacco e fiori, il sole e il
torpore che esso induceva, le oziose giornate passate a godersi una mano
appoggiata distrattamente sul capo e i propri sciocchi e beati sorrisi
immotivati, uguali a quelli di chi è dove e con chi vorrebbe essere… pensò che
si, pure quella stagione gli piaceva.
Anche troppo, forse.
Ma
finchè la felicità c’era, tanto valeva godersela fino in fondo.
-
Nulla Sanzo, scusa.-
-
Tsk, stupida scimmia rumorosa. –
E
la mano a stintignare i lunghi capelli castani di Goku, spettinandoli ancora di
più.
-
Cattivo Sanzo, così me li tiri, i capelli! –
-
Zitto. Torna a dormire. –
E
richiudere gli occhi, per afferrare con tutti gli altri sensi quella pace,
mentre Sanzo ti avvicina un po’ di più il capo alla gamba stesa apposta, come
niente fosse, sbuffando un po’ perché sei sempre il solito e magari lo fai
stare scomodo con quella testaccia acuminata, e allora tanto vale farti
appoggiare per bene, no?
O
forse a Sanzo, semplicemente, piaceva solo troppo l’odore fresco e avvolgente
di erba umida intriso nei capelli scuri, quell’odore che a lui arrivava meglio
dell’aroma ormai assimilato delle proprie cicche… ma questo Goku avrebbe solo
potuto immaginarlo, se anche fosse stato. E a Goku e al suo sorriso sciocco da
bambino sarebbe andato bene così.
**
Sì,
tutta quella felicità bisognava proprio godersela fino in fondo, si disse
infine Goku, lasciando che il naso strofinasse piano sulla stoffa dei pantaloni
di Sanzo, giusto un pochino.
**
E
una dea, a qualche stella di distanza, guardava in un laghetto stregato e
sorrideva con un po’ più di malinconia di quello che avrebbe voluto mostrare;
una dea che sorrideva, sì, e svelava al suo assistente silenzioso e attento:
-
E’ proprio vero che questo posto e il Paradiso vero hanno ben poco a che fare
tra loro. Chi sarebbero poi gli esiliati? -
Intanto
nel Togenkyo il tramonto si avvicinava e il profumo dei fiori si faceva più
intenso.
"Perché è così che
ti frega la vita. Ti piglia quando hai ancora l’anima addormentata e ti semina
dentro un’immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E
quella era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi. E già sei, per
sempre, un esule. A migliaia di
chilometri da quell’immagine, o da quel suono, o da quell’odore. Alla deriva." (**)
Fine
Legenda:
*Riferimenti
al capitolo extra del Reload 6
**Ctz di Alessandro
Baricco, da “Castelli di Rabbia”
Nota
di Melchan:
Ma
io non dovevo studiare biologia questo pomeriggio? ç____ç
Vabè, anche lì si
parla di fiori e impollinazione, dai (sé, e le dico così alla Vampira alias
prof. di scienze XD).
Stavo pensando al
sole e allo schifo di scuola dove vado (stessa cosa, eh XD), quando una
doujinshi-immagine mi ha fulminato.
Alla fine l’immagine mentale che ho del
locus amenus della storia e la posizione\età dei due non hanno quasi nulla a
che vedere con la doujinshi, ma amen, l’idea è venuta da lì @___@.
Comunque, dopo le
prime righe mi sono detta: “Cavolo, vuoi vedere che ci scappa la mia prima
drabble o al massimo double drabble?! *O*” … si è visto, eh ç___ç
Io
e le cose riassuntive proprio non andiamo d’accordo =__=
Comunque, questa
mezzo shot-mezza drouble è dedicata alla primavera, che è anche la mia stagione
preferita ^^
Spero vi faccia
sorridere un po’, perché a me l’immagine di un episodio del genere fa proprio
nascere un sorriso ^^ ( e un molto meno discreto ed elegante: - Che
puuuuuucciiiii!!!!!!! >.< - … XD ) .
Mel
ps: correggere
questa fic con “Amori infiniti”
(tutto Castelli di rabbia, ci ho letto, con questa dietro ç______ç) –leggi una
delle uniche canzoni decenti della Pausini- di sottofondo è una cosa
struggentissima ç____ç